giovedì 23 settembre 2010

Recensione - Il silenzio dell'acqua

Cari lettori,
la recensione del libro di oggi è dedicato a un romantic suspance davvero carino

IL SILENZIO DELL'ACQUA
BRENDA NOVACK
HARLEQUIM MONDADORI- BEST SELLERS
348 PAGINE
5.90 EURO
PAPERBACK
Sito dell'autrice



Trama:

Un cadavere, indizi incongruenti, la polizia locale che non sembra interessata a indagare oltre. 
Nell'aria fredda di gennaio, sotto una pioggia insistente, Madeline Barker osserva poliziotti e volontari impegnati nel recupero di un'auto da una cava abbandonata e piena d'acqua. È l'auto di suo padre, scomparso da più di vent'anni.
In quel momento non è solo la speranza di rivederlo vivo che va in frantumi. Nell'auto infatti vengono rinvenuti oggetti che lasciano pensare a un caso di omicidio.
Per vederci chiaro, Madeline decide di ingaggiare un investigatore privato. E ciò che Hunter Solozano porterà alla luce è una verità sconcertante e inaccettabile



Commento personale:

ma la verità ha spesso la brutta abitudine di tornare a galla

Allora, il libro di cui parlo oggi è un volume che ho finito in un giorno appena di lettura e che, devo dirlo a rischio di sembrare quella a cui tutti i libri che legge piacciono, mi è piaciuto!. È curiosa la storia di come questo volume sia “approdato” nella mia libreria:non l’ho comprato, e se spettava a me infatti non l’avrei mai letto, perché il genere non mi attirava più di tanto. L’ho vinto in una specie di caccia al libro organizzata più di un anno fa sul blog Itsn’t it romantic?. Mi è arrivato. L’ho scartato. L’ho messo nella libreria e lì vi è rimasto appunto per un anno e più, fino a quando due giorni fa non mi è venuta voglia di leggere qualcosa di diverso, tanto per cambiare.



La storia de Il Silenzio dell'acqua è una storia alquanto lineare, tuttavia è riuscita in un modo che ancora io devo capire ,a colpirmi.
La vicenda si svolge in un piccolo paese di provincia americano, Stillwater nel Mississipi , custode di un terribile segreto: più di vent’anni prima infatti 3 morti alquanto troppo violente per un pesino del genere, scuotono la comunità rurale e subito dopo il predicatore del luogo, nonché padre della protagonista scompare senza lasciare traccia. Nessuno può immaginare la bufera che si scaglierà contro Stillwater. Dopo vent’anni,appunto, nei quali ogni tentativo da parte della polizia fallisce miseramente, viene ripescata, grazie a circostanze fortuite, da una cava sommersa dall’acqua, la macchina del reverendo Becker. All’interno vengono ritrovati un giocattolo erotico e tre mutandine da bambina. Per Madeline (la protagonista) è l’inizio della fine. Le ricerche si riaprono, ma sembra che tutto ruoti sempre attorno agli stessi punti morti.
Così Madeline prende una decisione che cambierà il corso della sua vita: chiama un investigatore privato, il migliore(ovviamente) che trovi, affinché possa finalmente regalarle la tanto sospirata verità. E Hunter Solozano (il dective), scoprirà con molto fatica una verità amara.

Queste le premesse, il libro quindi mi è piaciuto, ripeto seppur nella sua linearità: che infatti il reverendo sia implicato in qualcosa di sordido, lo si intuisce dall’inizio, tuttavia l’autrice è stata brava nel mantenere la suspance su chi abbia “fermato” il colpevole fino in fondo, creando un indagine di non facile soluzione. La parte che mi è piaciuta di più è la “ricostruzione” del paesino rurale americano del profondo sud: pochi abitanti, tutti sanno tutto di tutti e tutto fanno quadrato. Un segreto celato dall’acqua per più di vent’anni che torna inesorabilmente a galla.


Brenda Novack è anche riuscita a delineare convincentemente la psicologia della protagonista che dovrà infatti decidere se scoprire fino in fondo la verità anche se molto probabilmente non sarà affatto dolce e mettere perciò in discussione le persone a cui vuole più bene, oppure decidere di vivere nell’ignoranza per il resto della vita. Quello che infatti l’affascinante detective scoprirà, con la sua visuale estranea e oggettiva, sarà molto sconvolgente.


Non posso comunque, non dire che alcuni buchi nella trama sono rimasti, seppur minimi; però,come già ampiamente ripetuto non mi sento di bocciare questo suspance, sebbene confesso che le prime cinquanta pagine siano state davvero pesanti da leggere e sia quasi stata tentata di richiudere il libro e lasciarlo al suo posto per un altro anno!

GIUDIZIO: 4-/5

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