venerdì 17 settembre 2010

Recensione - Black Friars: l'ordine della spada

Cari lettori, oggi è venerdì 17!! Ma voi non siete superstiosi vero?!
Allora... cominciamo la giornata con una bella recensione!

BLACK FRIARS: L'ORDINE DELLA SPADA
VIRGINIA DE WINTER
FAZI EDITORE
 682 PAGINE
19.90 EURO
HARDBACK
Sito dell'autrice

 
Trama:

Chi è Eloise Weiss? Perché il più antico vampiro della stirpe di Blackmore abbandona per lei l'eternità suscitando le ire di Axel Vandemberg, glaciale Princeps dello Studium e tormentato amore della giovane? La Vecchia Capitale si prepara alla Vigilia di Ognissanti e il coprifuoco è vicino perché il Presidio sta per aprire le sue porte. Il lento salmodiare delle orde di penitenti che si riversano per le vie, in cerca di anime da punire, è il segnale per gli abitanti di affrettarsi nelle proprie case, ma per Eloise Weiss è già troppo tardi. Scambiata per una vampira, cade vittima dell'irrazionalità di una fede che brucia ogni cosa al suo passaggio. In fin di vita esala una richiesta d'aiuto che giunge alle soglie della tomba dove Ashton Blackmore, un redivivo secolare, riposa protetto dalle ombre della Cattedrale di Black Friars. Il richiamo della ragazza è un sussurro che si trasforma in ordine, irrompe nella sua mente e lo riporta alla vita. Nobili vampiri di vecchie casate, spiriti reclusi e guerrieri, eroici umani e passioni che il tempo non è riuscito a cancellare: "Black Friars. L'ordine della spada" è un mondo nuovo che profuma di antico, un romanzo che si ammanta di gotico per condurre il lettore tra i vicoli della Vecchia Capitale o negli antri del Presidio, in un viaggio che continua oltre la carta e non finisce con l'ultima pagina.

Commento personale:

Libro davvero particolare, non credo di aver mai letto qualcosa di simile. È questa la prima cosa che mi viene in mente parlando di Black Friars. Dopo naturalmente essermi riappropriata della mia identità facciale.
A me,è piaciuto, nonostante abbia alcuni aspetti negativi. Sicuramente comprerò altro della signorina dell’inverno.



Arriviamo al punto caldo, lo stile. Lo stile di Virginia è stato giustamente definito da qualcuno, barocco, gotico. E ovviamente particolare,talmente tanto da non avere mezzi termini: o piace o non piace.
Concordo in pieno. È pomposo, altisonante, ridondante, voluttuoso, a tratti pesante, ma soprattutto è evocativo. E a me, piace. Ha il potere di stamparti contro gli occhi la scena, in tutti i dettagli. Dico la verità, più di una volta mi è sembrato di stare a guardare un film , più di leggere un libro: le immagini nella mia testa erano così vivide e reali, che mi sembrava di vedermele davanti.


Ovviamente, l’autrice è giovane (credo di averlo letto...) ed esordiente e si ritrova a maneggiare uno strumento bellissimo e allo stesso tempo affilatissimo. In alcuni punto scivola, è vero e la narrazione si appesantisce, ma i punti in cui gli ingranaggi funzionano, sono di una tale bellezza,che coprono gli scivoloni.


Black Friars è un romanzo lungo perché è un romanzo molto descrittivo, ma è un romanzo completo. È vero, la storia di sottofondo è offerta a spizzichi e sprazzi, ma davvero sarebbe stata più godibile se fosse stata spiaccicata al lettore in tre pagine di spiegazione lineare?


I personaggi, poi, sono fantastici, tutti, dai principali ai secondari.Dai "buoni" ai "cattivi".Il loro umorismo mi ha tenuta allegra e mi è piaciuto leggere di loro.


Un merito particolare va riconosciuto alle scene tra Eloise e Axel. Sono di una dolcezza straziante, mi sono piaciute tantissimo, l'autrice è stata davvero brava nel delineare la loro continua tensione sensuale senza mai cadere nel rozzo o nello scontato.


Unico neo, che a onor del vero, che va detto è la mancanza di spiegazione da parte dell’autrice della complicata gerarchia sociale, che è data per scontata e della presenza di una cartina per orientarsi in un mondo tanto affascinante quanto complicato.

In conclusione quindi, una lettura caldamente consigliata, che come tutte ha punti d'ombra ma molti punti di luce.

GIUDIZIO: 5-/5





E per finire....

2 commenti:

  1. Io resto sempre un po' dubbiosa su questo libro, ma avrò il coraggio di leggerlo prima o poi.
    Grande recensione, in fondo penso anche io che lo stile di Virginia o lo si ama o lo si odia, e lo dico avendo letto solo il prologo.
    Complimenti Morna!!

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  2. Mah in effetti anche io ero piena di dubbi all'inizio della lettura e i commenti in rete sono molto discordanti tra di loro e resta comunque il fatto che poi un libro bisogna leggerlo per discuterne, ma io nel comlplesso non sono rimasta delusa, anzi!!

    Beh il prologo ricordo di averlo trovato alquanto intrigante....

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