martedì 21 settembre 2010

Recensione - Assassins Creed: Rinascimento

Cari lettori,
oggi vi propongo una recensione davvero cattiva, lo ammetto.

ASSASSINS CREED: RINASCIMENTO
OLIVER BOWDEN
SPERLING & KUPFER
 405 PAGINE
19.90 EURO
HARDBACK



Trama:

Firenze, 1476. Ezio Auditore ha diciassette anni, è figlio di un ricco banchiere alleato dei Medici, e trascorre molto del suo tempo assieme agli amici, tra divertimenti e bravate. Non ha un problema al mondo, e si gode la vita. Ma quella giovinezza spensierata termina bruscamente quando la sua famiglia viene ingiustamente accusata di aver cospirato ai danni del governo. Suo padre e i suoi fratelli vengono giustiziati dopo che Uberto Alberti, un magistrato corrotto alleato dei Pazzi, distrugge le prove che inchiodano i veri responsabili. Solo Ezio, miracolosamente, riesce a sfuggire alla cattura. All'improvviso, è costretto a diventare adulto: deve nascondersi, difendersi, proteggere la sorella e la madre. Ma vuole vendetta. Si rifugia dallo zio a Monteriggioni, il borgo fortificato in alta Toscana, e scopre così che il padre era in realtà membro della setta degli Assassini, che da secoli si contrappongono ai Templari, dove militano sia i Borgia sia i Pazzi. Da quel momento e per molti anni Ezio si aggira per l'Italia, silenzioso e invisibile ma non privo di amici, per uccidere a uno a uno i Templari, di cui il padre gli ha lasciato una lista; è aiutato da Leonardo da Vinci, che costruisce per lui armi sofisticate, e da Niccolò Machiavelli, anch'egli membro dell'ordine degli Assassini.

Commento personale:

Allora, questo romanzo è tratto da un famoso videogioco.
Io non ci ho mai giocato e quando per la prima volta mi sono ritrovata in mano questo volume, conoscevo approssimativamente la trama.Tuttavia leggendo la quarta, mi aveva davvero incuriosita: vuoi l'ambientazione particolare, vuoi le tematiche, vuoi alcuni personaggi o vuoi comunque alcune idee, che devo dirlo, erano veramente carine, mi sono convinta.
Avrei voluto davvero che mi piacesse, perchè alcune idee, ripeto erano davvero grandiose, ma purtroppo così non è stato.
A conferma del fatto, che lo stile è per me una parte essenziale di un buon romanzo, questo libro è risultato illegibile proprio per questo motivo.
Principalmente manca di mordente, le frasi sono brevi e non riescono a incalzare il lettore nel continuare a girare la pagina.Dico la verità, ci sono stati momenti in cui mi sono davvero annoiata.
I fatti sono elencati uno dopo l'altro, spiattellati lì e lì lasciati. La sequenza temporale, poi,davvero terribile!! Una riga prima siamo qui e la riga dopo siamo cinque mesi dopo!!

Ho provato due volte a portare a termine la lettura di questo romanzo e per due volte non ci sono riuscita. L'ho abbandonato e senza rimpianti.

GIUDIZIO: 1/5

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