domenica 12 settembre 2010

Recensione - Il Graffio della pantera

IL GRAFFIO DELLA PANTERA(Primo volume serie Shifters)
RACHEL VINCENT
HALEQUIM MONDADORI (COLLANA BLUENOCTURNE)
346 PAGINE
5.40 EURO
PAPERBACK
Sito dell'autrice



Trama:

Ho gli artigli, e non ho remore a usarli...

Faythe Sanders sembra una normalissima studentessa, con i desideri e le abitudini di una qualunque giovane donna della sua età. Nessuno, al campus, sospetta che lei sia una creatura dalla doppia natura, umana e felina. E nemmeno che per conquistare la propria indipendenza abbia sfidato l'autorità del padre e rinunciato a Marc, il suo unico vero amore. Poi un Randagio, un mutaforma senza legge né branco, attacca la comunità, mandando all'aria i sogni e i progetti di Faythe. E a quel punto lei decide di sfoderare gli artigli e fargliela pagare. Chiunque lui sia.

Commento personale:

Avevo sentito parlare di questo libro in toni positivi e devo dire che non ne sono rimasta affatto delusa, anzi!
Partiamo col dire che ultimamente (e cioè da quando ho letto Bitten della Armstrong) ho sviluppato una sorta di affezionamento empatico a quelle bizzarre creature che sono i licantropi. Sono esseri completamente diversi dai vampiri, metà umani e metà animali, caratterizzati spesso da assenza di poteri magici. Governati da istinti, col senso della famiglia/branco. Questa comunque è un'altra storia. Ritornando al libro, qui sono protagonisti mutaforma, che si trasformano in pantere nere, ma le caratterizzazioni rimangono pressoché le stesse.
Dicevo dunque che da un po di tempo a questa parte, non solo queste creature mi “stanno simpatiche” ma mi piace leggere di loro. E Il graffio della pantera ha riconfermata questa mia simaptia.


Seppur nella semplicità di trama e nella somiglianza,in alcuni punti a Bitten, mi è piaciuto molto. C’è stato qualcosa nella caratterizzazione dei personaggi, nel loro agire, nel loro comportarsi che mi ha colpito e mi è rimasto. Buon segno, immagino. Ho molto apprezzato come è stato reso il dilemma interiore di Faythe, lacerata tra senso di appartenenza e voglia di libertà, allo stesso modo mi è piaciuta sia l’organizzazione,sia la descrizione della società dei felini. Ripeto, niente di eccezionale, ma bello e accattivante nella sua linearità.


Qualche difettuccio c’è,ovviamente, ma niente di così grave, per i miei gusti. L’intreccio ristagna leggermente nella parte centrale, ma tutto è comunque sopperito dalla narrazione in prima persona(che a me piace sempre molto) e dall’ironia nei punti giusti e comunque mai eccessiva.


Devo ammettere poi, che credevo Il graffio della pantera più romance, mentre invece sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla tenerezza dei sentimenti descritti, mea culpa, che sono rimasta influenzata dalla collana di pubblicazione.


In definitiva quindi, consigliato. Spero arrivino presto i seguiti, che non mancherò di seguire con interesse.


GIUDIZIO: 4/5

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