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martedì 15 ottobre 2013

Quattro Recensioni Autunnali

Cari Lettori,
ben ritrovati! Oggi voglio proporvi quattro brevi recensioni di letture che, per un motivo o per un altro, non ho mai trovato il tempo di scrivere prima d'ora. Ma bando alle ciance e partiamo con le opinioni!

IN FUGA
KEVIN HEARNE
FANUCCI
315 PAGINE
10,00 €
ED. BROSSURATA
(#1 The Iron Duke Chronicles)



Appena ho saputo dell'uscita italiana di questo libro (e sto parlando della fine di Agosto T.T) sono stata presa da una smania incontenibile di leggere le avventure di Atticus: druidi, magia celtica, dei e ambientazione moderna mi sembravano un mix assolutamente da non lasciarsi scappare e molto in linea con i miei gusti! In effetti posso dire, con buona certezza, di averci visto giusto. Tutto considerato, infatti, sono rimasta più che soddisfatta dell'esordio narrativo di Hearne. La trama interessantissima e ricca di avventure, senza contare l'originalità molto marcata che contraddistingue l'intero lavoro, sono solo alcuni dei numerosi punti positivi del romanzo. L'autore è riuscito a creare un mix veramente sorprendente ma ben calibrato di mitologia e urban fantasy, mischiando la tradizione celtica con molte altre e  facendo intervenire il pantheon di dei direttamente nella vicenda stessa come personaggi, creando così interessanti svolte narrative. Il personaggio di Atticus poi, mi è piaciuto tantissimo: chiacchierone e disinvolto, proietta immediatamente il lettore dentro la storia ma senza mai lasciarlo a se stesso. Il risultato è dunque un romanzo che è un vero piacere leggere, originale e molto dinamico. Unica pecca, a mio avviso,  è stata la ripetitività di determinate situazioni che, per quanto siano state debitamente camuffate dall'autore, alla fine ripresentano sempre la stessa dinamica di fondo. C'è da dire però che In fuga è il primo libro di una serie che  in patria conta già nove volumi e dunque sono ragionevolmente sicura delle ampie possibilità di miglioramento dell'autore. Per ora, quindi, non mi resta che attendere il seguito, nella speranza che l'attesa non sia troppo lunga! :)
Giudizio: 3.75/5



EVERNEATH
BRODI ASHTON
370 PAGINE
(#1 Everneath)



Everneath era un romanzo su cui avevo altissime aspettative ma che purtroppo mi ha enormemente deluso! Dai voti stratosferici collezionati su Goodreads ero convinta di avere per le mani un piccolo gioiellino, in cui la rivisitazione del mito di Orfeo e Euridice fosse il perno principale e anche il pretesto per una rielaborazione in chiave moderna e originale dei vecchi miti greci. Niente di più errato!! Per gran parte del romanzo semplicemente non accade nulla. La protagonista compie sempre le solite azioni, generando sempre più domande nel povero lettore, ma sempre senza mai fornire uno straccio di risposta! Il povero malcapitato (me, in questo caso!) si deve sorbire più di trecento pagine di vuoto cosmico per avere l'opportunità di riuscire, peraltro da solo, a mettere insieme i pezzi e costruirsi una soluzione che si tenga in piedi! E tutto questo senza contare che un libro del genere, che si spaccia come il retelling di un mito, non tiene mai- e sottolineo mai- in considerazione il mito stesso. In pratica il libro tratta argomenti mitologici ma solo perchè l'autrice- bontà sua- ha nominato tre volte in croce il nome di Euridice!!! Mi pare giusto! 
E poi il finale. Devo davvero parlare del finale più scontato che io abbia mai letto?! 
Evidentemente io e gli utenti di Goodreads abbiamo letto due libri diversi ma con lo stesso titolo!
Giudizio: 2/5

ENCLAVE
ANN AGUIRRE
260 PAGINE
(#1 Razorland)



Distopico che tenevo d'occhio da un bel pezzo. Alla fine la curiosità ha avuto la meglio sul portafoglio.
Ora, non vorrei sembrare la Signorina Incontentabile, ma devo dire che mi aspettavo molto, ma molto di più da questo libro, nonostante le quattro stelline che si è guadagnato:D 
In ogni caso, va detto che Enclave è un buon distopico: originale e dinamico. Le premesse sono interessanti, le svolte narrative pure e non risultano mai noiose. I personaggi sono ben costruiti e molto interessanti. Deuce mi è piaciuta molto, a tratti mi ha ricordato la Katniss del primo libro e mi è piaciuto moltissimo il cambiamento che subisce durante l'andare della storia. Anche Fade mi ha decisamente conquistato con i suoi misteri, i suoi sguardi tenebrosi e le frasi non dette. Ugualmente ho amato lo stile dell'autrice, che ho trovato molto interessante e non convenzionale. Purtroppo però, nonostante gli indubbi aspetti positivi del libro, non posso non considerare- anche in questo caso - le mancate di risposte a diversi quesiti che la narrazione solleva e le lacune di world building, che in diversi punti diventano piuttosto marcate. Il mondo creato dall'autrice è molto interessante, ricco di particolari e "usanze" che avrebbero sicuramente meritato maggiori spiegazioni! E' vero che tutto sommato sono dettagli, ma sicuramente avrebbero contribuito a una visione più completa dell'ambientazione rendendo il tutto molto più coinvolgente per il lettore. Tuttavia, risolti questi aspetti (che possono benissimo essere recuperati nel secondo volume) posso sicuramente affermare che la Aguirre è, per quanto mi riguarda,  un'autrice da tenere sotto sorveglianza perchè potrebbe riservare delle belle sorprese in  futuro. Per ora quindi, non mi resta che leggere il seguito!
Giudizio: 4/5



Ho voluto tenere il meglio per il finale. Bè, definirlo "meglio" è una grossa parola, ma sicuramente dei quattro libri, Bloodrose è stato quello che mi ha maggiormente sconvolta.

BLOODROSE
ANDREA CREMER
DEAGOSTINI
416 PAGINE
14,90 €
ED RILEGATA
(# 3 Nighshade)



Come preannunciato, Bloodrose credo sia stato il libro che in questo 2013 mi ha maggiormente sconvolta, e ancora adesso non sono pienamente sicura di essermi ripresa fino in fondo dal finale. Mai, nemmeno nei miei incubi più sfrenati, avrei pensato che l'autrice concludesse così la trilogia. Ok, va bene, lo ammetto: forse sto usando toni un po' troppo melodrammatici per descrivere la situazione, ma come vi sentireste se l'autrice facesse morire il vostro personaggio preferito? Perchè è proprio di questo che stiamo parlando! Oh si! (e se avete letto le mie recensioni precedenti saprete certamente a chi mi sto riferendo!) E poi ci credo che l'autrice ha ricevuto così tante lettere di fans scontenti da dover scrivere chiarimenti pubblici e, stando a quanto si vocifera, uno spin off in cui questa verità potrebbe essere ribaltata!!!! In ogni caso, soprassedendo per un attimo su questa evitabile e assurda morte, devo ammettere che Bloodrose è stato un buon finale di saga. Non posso dire di aver condiviso le scelte della protagonista (ovvio!), ma posso accettarle. Il fatto poi che la saga abbia preso questa piega così inaspettatamente drammatica, in cui il lieto fine non è dolce e zuccheroso, ma al contrario amaro e discutibile, è stato per me un valore aggiunto, una conferma della differenza rispetto alle altre saghe ya e in qualche modo della sua "superiorità". Vuoi perchè mi sono trovata a fare il tifo per i lupi, vuoi perchè la Cremer ha creato un mondo davvero magico o semplicemente perchè mi sono affezionata ai personaggi, ma mi è davvero dispiaciuto un sacco dover dire "arrivederci", nonostante sappia che potrò sempre rileggere i libri! Ed è proprio per questo che, nonostante tutto, mi sento davvero consigliarvi l'intera trilogia.
Giudizio: 4/5



sabato 16 marzo 2013

Recensione - Wolfsbane

Cari Lettori,
ecco la recensione del giorno!

WOLFSBANE
ANDREA CREMER
DEAGOSTINI
383 PAGINE
14,90 €
ED. RILEGATA
(#2 Nightshade)



Trama
(dalla copertina)

Quando Calla si risveglia nel quartier generale dei suoi acerrimi nemici, pensa di avere le ore contate. Contro ogni ipotesi, però, i Cercatori le fanno una proposta che, oltre a consentirle di rimanere in vita, le permetterebbe di portare in salvo il resto del suo branco. Il piano è rischioso e la battaglia potrebbe mietere più vittime del previsto, ma Calla sa che è l'unico modo per mettere fine a una guerra che va avanti da secoli. Chi sarà a pagare il prezzo del suo tradimento? L'impetuoso Shay, deciso a ogni costo a rimanere al fianco della ragazza che ama, o il fedele Ren, rimasto indietro a coprire la fuga dei due amanti?

Commento Personale

I seguiti sono sempre una questione spinosa, almeno per quanto mi  riguarda. Quante volte ci troviamo davanti un secondo libro all'altezza del primo che ci aveva così tanto conquistato? La risposta corretta è: troppe poche. Ma - ebbene si c'è un ma - c'è un'eccezione che conferma la regola, e tale eccezione per quanto mi riguarda, è Wolfsbane.  Ho avuto la fortuna di leggere Nightshade non poco molto tempo fa e di avere quindi ancora fresche in mente le ultime drammatiche scene di chiusura del primo capitolo. Naturalmente, facendo finire sul più bello le pagine scritte, la signora Cremer non ha fatto altro che aumentare la mia curiosità e la mia voglia di leggere ancora, e non vedevo dunque l'ora di proseguire nella storia, anche se avevo molta paura che quel fragile equilibrio che il libro d'esordio aveva saputo creare, si spezzasse da un momento all'altro. Per quanto infatti avessi ritenuto Nightshade  un buon romanzo ya, reputavo che difettava di qualcosa, quella marcia in più che poteva farlo diventare un libro veramente stupefacente; gli ingredienti c'erano tutti per quanto mi riguardava, si trattava solo di saperli mescolare nel modo più corretto per donare alla storia quelle ali che tanto meritava. Tutto ciò è, con mia grande gioia e sollievo, avvenuto nel sequel, che finalmente ha saputo spiccare il volo dalla massa informe di libri non particolarmente originali, librandosi in quella porzione di cielo ancora inesplorata (o comunque non ancora osservato sotto questo punto di vista) della narrativa  urban fantasy young adult. Ed  è quindi con immenso piacere, che oggi posso gridare alla blogosfera intera che Wolfsbane mi è piaciuto parecchio, anche più di del suo predecessore! Proprio sull'incipit ammetto di essere stata un pochino disorientata: Wolfsbane non è il classico libro d'intermezzo di una trilogia, anche se indubbiamente spiana la strada al gran finale, e il cambio completo di ambientazione e di prospettive repentino frastorna un pochino il lettore. Anche i numerosi personaggi nuovi turbano inizialmente, ma ingranate le prime cinquanta pagine la mia lettura è proseguita, dritta e filata fino al finale in cui il mio povero cuoricino ha perso un battito! Ho adorato, ma proprio tanto, il triangolo amoroso che l'autrice ha creato perchè a differenza di molti altri libri in cui ugualmente compare, questo ha un suo perchè che si regge in piedi solitamente. Calla - la protagonista- ha infatti un motivo ben preciso per essere dilaniata da così tante emozioni  e le sue titubanze non annoiano ma anzi aggiungono un pizzico di tensione in più, una manciata di dramma psico-emotivo che mi ha totalmente conquistata. Personalmente ho molto sentito questo attrito ma stranamente- e al contrario di molti atri romanzi in cui ciò accade- non mi ha dato per nulla fastidio, ma anzi mi ha coinvolto ancora maggiormente.

Fin dal suo esordio ho sempre visto nei libri di Andrea Cremer un'originalità e un' attenzione per i dettagli molto particolare e assolutamente valida, che trasporta i suoi scritti su un altro livello. A me piacciono- c'è poco da fare - forse perchè adoro i lupi e le relazioni e i sentimenti così forti che condividono, forse perchè adoro il background (che qui è ancora più presente e più analizzato che in Nighshade) che l'autrice ha saputo creare attingendo ugualmente a piene mani dalla creatività sfrenata e dal folklore, ma c'è una magia particolare che si sprigiona quando leggo i suoi libri che mi spinge letteralmente a divorarli e a saziarmene. E Wolfsbane mi ha dato, se possibile, ancora più conferma di ciò. Mi ha steso, letteralmente, mi ha dato il colpo di grazia e mi ha conquistato irrevocabilmente. Qui lo annuncio: sono in crisi d'astinenza fino a quando non avrò tra le mani il terzo capitolo!

Coinvolgimento

Ottimo, a parte l'inizio che - ripeto- mi ha un attimo disorientata. Passate però le prime pagine, la lettura procede senza intoppi. Alla prima parte più statica, ma ugualmente interessante e mani noiosa, si contrappone la seconda metà del romanzo decisamente più ricca d'azione e di dinamica che mi è piaciuta moltissimo! I colpi di scena non mancano, le rivelazioni shock nemmeno, la tensione - di qualunque tipo- idem: cosa volere di più? 5/5

Stile

Ho notato un miglioramento rispetto al precedente libro. L'autrice si è decisamente sciolta, forse perchè non aveva più l'ingombrante compito di definire un nuovo mondo al lettore, ma ho notato come tutta la lettura è trascorsa in maniera molto più fluida e ricercata del precedente romanzo. Lo stile è sempre adatto alla narrazione, ben calibrato da azione e descrizione (che qui è forse un pizzico più presente). A me è piaciuto e ho apprezzato lo sforzo di crescita compiuto verso questa direzione. 5/5

Personaggi

Ben caratterizzati e ben delineati. Ce ne sono decisamente più che in Nightshade, ma l'autrice sembra sapere bene come trattare le dinamiche di gruppo. Come anche per il suo precedente romanzo, ho apprezzato il senso di cameratismo che ha saputo ricreare, i sentimenti condivisi e repressi, i dissapori, i malumori ma anche gli scherzi e le battute che un gruppo di guerrieri necessariamente condivide. In questo libro ho imparato ad amare Calla, che a differenza di pareri letti in giro, a me non è dispiaciuta affatto come personaggio. In Wolfsbane si trova a dover affrontare le conseguenze delle scelte che ha fatto precedentemente, si ritrova in una situazione completamente nuova e, come è logico che sia, mostra il suo lato più umano e vero; e, come è altrettanto logico che sia, nutre dubbi sulle sue decisioni. Ciò nonostante non cade nella lamentela o nel piagnisteo, non ammorba il lettore e questo è quello che ho apprezzato maggiormente. Come detto prima, per la prima volta nella mia carriera di lettrice, mi sono trovata a dissentire sulle scelte amorose compiute dalla protagonista: a mio parere l'altro vertice del triangolo - Ren (che anche se compare pochissimo, è sempre molto presente) - è decisamente molto più interessante. Quello che ho apprezzato tantissimo, forse anche in virtù dei miei pensieri- è che lo sviluppo di tale triangolo, che non è affatto prevedibile nè scontato.Per questo e per il finale da cardiopalma che mi fa ben sperare, assegno il punteggio massimo. 5/5

Vicenda

Mi è piaciuta, l'ho trovata originale e dinamica, diversa dalla maggior parte degli sviluppi di libri urban fantasy con tema centrale i lupi. Mi è piaciuto moltissimo il background sul quale l'autrice ha scelto di muovere i suoi personaggi e come gli ha mossi, i drammi, gli amori, le amicizie e anche la morte a cui vanno incontro. Non svelo troppo perchè essendo un secondo romanzo non voglio rovinare il piacere di scoprire cosa accade, vi basti sapere che a me è piaciuta, parecchio. 5/5

(Cover:Identica all'originale americana, mi piace molto, sopratutto il verde squillante che è uno dei miei colori preferiti. Come sempre la DeAgostini ha fatto un lavoro certosino nella cura dei dettagli, dell'edizione e dell'impaginazione. Mi piace moltissimo anche la cover scelta per la versione paperback. 5/5)




Consigliato? Sì, consigliato se vi è piaciuto Nightshade: in Wolfsbane troverete un romanzo  ancora migliore. Consigliato anche se cercate un buon romanzo ya urban fantasy che si legge in fretta ma prende dritto al cuore, in ogni caso vi consiglio caldamente di partire dal primo volume.

Giudizio: 5/5


venerdì 21 dicembre 2012

Recensione - Nightshade

Cari Lettori,
ecco la recensione del giorno!

NIGHTSHADE
ANDREA CREMER
DeAGOSTINI
460 PAGINE
9.90 €
ED RILEGATA
(# 1 Nightshade)




Trama
(dalla copertina)

Tutte le diciassettenni sognano di incontrare il vero amore. Tutte tranne Calla Tor. Nella sua testa c'è un solo costante pensiero: squarciare la gola dei suoi nemici. Calla è la femmina Alfa di una delle più potenti famiglie di Guardiani che vivono in America, creature magiche capaci di trasformarsi in lupi, e responsabili della protezione dei luoghi sacri. Ma Calla, destinata al maschio Alfa del branco vicino, sceglierà una strada diversa, semplicemente salvando un escursionista, un ragazzo della sua stessa età ferito da un orso. Da quel momento niente sarà più come prima, perché Shay - l'irresistibile umano - custodisce un segreto che potrebbe cambiare le sorti del mondo e far vacillare il cuore saldo di Calla.

Commento Personale

In questo periodo per me di attesa e di incertezze, il mio umore incostante e la mia voglia completa di evasione si rispecchiano pienamente nelle letture che scelgo di portare avanti. Fantasy e romanticismo sono gli elementi che sempre più spessa mi sono ritrovata  cercare tra le pagine di un libro. E la semplicità di una storia che so già sfocerà in un magnifico e trionfante happy ending.
 In effetti non avrei potuto desiderare di meglio scegliendo il romanzo d'esordio di Andrea Cremer. Nightshade è un classico romanzo destinato a un pubblico giovane, ma non per questo meno godibile da un pubblico fuori target, che ben integra al suo interno gli elementi sopra citati. Amore, avventura, fantasia e magia: le pagine di questa storia di lupi ne sono piene. Tutto sommato quindi credevo che sarei inciampata in una vicenda trita e piena di stereotipi, e invece non è successo; anche se naturalmente sono presenti elementi cardini del genere sia nello svolgimento della storia che nella caratterizzazione dei personaggi. Sicuramente dunque Nightshade non sarà stato il romanzo più bello che abbia mai  letto quest'anno ma era quello che cercavo, quello di cui avevo bisogno in questo periodo. Questo romanzo mi ha dato le giuste emozioni nel giusto momento.E questo credo sia il meglio che si possa ottenere  da una lettura. 

Coinvolgimento

Buono e costante durante gran parte della lettura. Personalmente ho trovato le prime pagine un po' lente. La vicenda ci mette infatti un po' di tempo per entrare nel vivo, ma dopo i primi capitoli la storia si fa originale e a suo modo avvincente. 4/5

Stile

Semplice, diretto, lineare. Ottimamente rapportato con la vicenda. 4/5

Personaggi

Ben caratterizzati, anche se non eccellenti. I tre protagonisti risultano sicuramente meglio delineati dei restanti secondari. Ho apprezzato comunque il tentativo dell'autrice di  voler creare quel senso di branco caratterizzato da fedeltà, lealtà e amicizia profonda che lega ogni componente dei due schieramenti di lupi ai loro alfa e loro stessi. Il risultato, a mio avviso, non è stato pienamente raggiunto ma sicuramente si è sulla buona strada per una migliore evoluzione di questo aspetto nel secondo romanzo. Relazione importante e molto presente tra i protagonisti che mi sento di sottolineare è il triangolo amoroso, classico in tutti i sensi e sopratutto nella sua evoluzione. La cosa non mi ha dispiaciuto dal momento che, se ben gestito, è a mio avviso il pepe di questi tipi di romanzi, ma so che non tutti possono pensarla come me. Lettore avvisato!  Sempre inerente a questo aspetto, mi è capitata una cosa che mai prima d'ora mi era accaduta: detestare la scelta della protagonista in fatto d'amore. Tra i due vertici di questo fantomatico triangolo, per me non c'è paragone: Ren e Shay sono uno l'opposto dell'altro e non capisco come Calla (o meglio l'autrice) possa far propendere l'intera love story verso quest'ultimo! 4/5

Vicenda

Io la definirei classicheggiante nella sua originalità. Classicheggiante perchè lo svolgimento segue fedelmente i dettami che il genere imporrebbe, originale perchè il background sul quale i personaggi della Cremer agiscono è effettivamente inedito e accattivante. Guardiani, Custodi e Cercatori; la figura della Shion e del Caduto; l'utilizzo della mitologia che attinge a piene mani dal folklore magico e l 'uso di figure interessanti quali i Succubi e gli Incubi e poi ancora bugie, colpi di scena e capovolgimenti vari dei ruoli,  sono elementi sapientemente utilizzati dall'autrice nel creare qualcosa di inedito sul quale far agire i suoi personaggi. 
Se sono partita un tantino scettica sul potere di coinvolgimento di questa storia, mi sono dovuta ricredere leggendo una pagina dopo l'altra, e un finale davvero d'impatto e che lascia nel lettore la voglia di saperne di più. 4/5

(Cover: La DeAgostini fa delle edizioni che sono davvero delle bombe! Per un prezzo estremamente esiguo, l'edizione risulta estremamente curata in ogni dettaglio e identica alla versione non economica originale: questa particolare cover infatti è uguale alla paperback americana. Nonostante mi piaccia molto- la sovrapposizione del volto della ragazza con il muso del lupo- è davvero impressionante, non posso in ogni caso non pensare alla cover dell'edizione hardaback americana identica a quella arrivata qui in Italia 5/5)


Consigliato? SI consigliato a chi cerca un buon ya con protagonisti i lupi. A chi cerca una lettura simpatica, coinvolgente, ottima per staccare per qualche tempo la mente dalla realtà.

Giudizio:4 /5