martedì 8 aprile 2014

Tre recensioni di inizio Aprile

Cari Lettori,
ritornano le recensioni cumulate! Era da un po' di tempo che non ne scrivevo qualcuna, ma ultimamente ho accumulato qualche libro su cui ho piacere a confrontarmi con voi, perciò eccomi! Siete pronti?!


Il primo libro di cui vi parlo è una lettura di Febbraio, perciò leggermente datata; ma meglio tardi che mai, no?! ^_^ Un libro per Hanna è stata infatti la mia scelta per il Bookclub Libri e Caffè che, nel mese del febbraio appunto, aveva come tema l'Olocausto.
Che dire dunque? Come forse vi avevo anticipato in qualche puntata precedente di Yes&No, purtroppo questo libro non mi ha convinta del tutto. Ho trovato davvero lodevole e in qualche modo commovente l' intenzione dell'autrice di raccontare la storia di Hanna, personaggio realmente vissuto, affinché la Storia e le generazioni future non si dimentichino di lei, e affinché la forza d'animo e la determinazione del personaggio possano servire da esempio per ciascuno di noi. Purtroppo però la storia, parlando in termini di romanzo, non decolla praticamente mai, a parte per brevissimi momenti che però, per quanto mi riguarda, non ce l'hanno fatta a risollevare le sorti del libro. Ho trovato i personaggi estremamente manchevoli (a parte qualche eccezione come Mira) e questo mi ha impedito di immedesimarmi fino in fondo nel personaggio di Hanna, che pur era pieno di potenziale. Inoltre, ho trovato la narrazione piuttosto annacquata e troppo veloce, dalla quale erano assenti i dettagli più raccapriccianti e disumani della permanenza in un un campo di concentramento come quello di Terezin. Forse la mancanza di scene dettagliate e approfondite a riguardo è da imputare al target al quale il libro è indirizzato (middle grade mi verrebbe da dire) ma, per come la vedo io, bypassare scene del genere rende quasi del tutto inutile lo scopo ultimo di un libro sull'Olocausto. Non lo so, onestamente questo è un discorso spinoso poiché bisognerebbe vedere effettivamente le reazioni di un ragazzino a una lettura del genere, ma per quanto mi riguarda, dall'alto dei miei ventitré anni, posso dire che ho trovato la narrazione troppo semplicistica e abbellita. Al contrario, un aspetto che ho particolarmente apprezzato del libro è stata la scelta dell'autrice di approfondire le condizioni di vita dei prigionieri danesi all'interno del campo e sulle condizioni di favore di cui godevano in conseguenza della resa della Danimarca alla Germania. Stesso discorso per quanto riguarda il ruolo della Croce Rossa nella guerra e nell'amministrazione dei campi e il comportamento dei nazisti in relazione a quest'ultima.
In conclusione quindi Un libro per Hanna è stata una lettura con molte luci e ombre. In generale mi sentirei di consigliarvi di provare a dargli una possibilità perché certamente ha parecchi punti a suo favore; vero è, d'altra parte, che sull'Olocausto ho letto di meglio.

Coinvolgimento: 3/5
Stile: 3/5
Personaggi: 3/5
Vicenda: 3/5

Giudizio: 3/5



E arriviamo a una recensione controcorrente!Anche per questa lettura vi avevo anticipato che non mi aveva entusiasmato così tanto, a dispetto invece di tutte le lodi sperticate che in rete si sprecano. Il libro di cui sto parlando è ovviamente Oltre i limiti di Katie McGarry arrivato da noi grazie alla De Agostini YA. Probabilmente sarà stato un insieme di fattori e circostanze, primo su tutti l'accumularsi di parecchie letture consecutive dello stesso genere, che mescolati insieme hanno prodotto il mio non godimento del romanzo, ma davvero ancora adesso mi domando da dove venga tutto questo entusiasmo che circonda questo libro.
Personalmente ho trovato la storia estremamente giocata sul pietismo del lettore e la cosa mi ha infastidì parecchio. Va bene che il genere richiede i propri cliché e che l'autrice abbia dichiarato che il suo intento era quello di dimostrare come l'amore possa sorpassare qualsiasi ostacolo, ma qui mi pare che si è esagerato un tantino troppo. E dalle mie parti si dice che il troppo stroppia. A questi due poveretti ne succedono davvero di tutti i colori, roba che nella realtà ci sarebbe da attaccassi al tubo del gas senza nemmeno pensarci un attimo! Mah!
Detto questo,  c'è da considerare che non ho gradito diversi passaggi che a mio parere sono stati messi semplicemente per allungare il brodo; al contrario, la McGarry avrebbe fatto nettamente una figura migliore inserendo una semplice e lineare risoluzione del conflitto (mi viene in mente, per esempio, in passaggio in cui Noah finalmente capisce che i suoi fratellini stanno e staranno decisamente meglio nella famiglia adottiva piuttosto che con lui, che ha ben poco da offrire a parte l'amore. Ebbene ci sono volute quasi quattrocento pagine per giungere a questa conclusione quando ne sarebbero bastate meno della metà). Ma lasciando comunque perdere questi che possono anche essere considerati dettagli, ciò che maggiormente non mi ha convinto del libro sono stati i personaggi che assolutamente non mi hanno lasciato nulla. Non sono riuscita a entrare in sintonia con loro, a farmi coinvolgere dalle loro vicende. Semplicemente non mi sono entrati nel cuore. Li ho trovati spesso sminuiti, stereotipati e privi di interesse per me. Non mi interessava leggere di loro perché non ho trovato nulla di originale o di interessante capace di catturare il mio interesse, spesso mi sono annoiata e sopratutto ho trovato poco cambiamento in loro a dispetto dei molti eventi che occorrono nell'intreccio.
In definitiva perciò Oltre i limiti non è brutto romanzo, anzi, se amate i new adult e le storie d'amore potreste trovarlo decisamente nelle vostre corde. Per quanto mi riguarda però non c'è nulla di originale, niente di incisivo o di sorprendente che possa giustificare tutto l'entusiasmo  che il libro ha generato. Non ho ancora deciso se proseguirò la serie per ora promuovo a malapena il primo romanzo!

Coinvolgimento: 3/5
Stile: 3/5
Personaggi: 2/5
Vicenda: 2/5

Giudizio: 2.5/5



La terza e ultima recensione per questo appuntamento è dedicata al libro del momento, quello di cui tutti parlano e che è piaciuto così tanto che i diritti cinematografici sono già stati acquistati! Il libro in questione è Half Bad libro d'esordio di Sally Green, uscito in contemporanea  con l'America e portato in Italia dalla Rizzoli. Ebbene sono felice di dire che sono tra le schiere di fans del libro! Half Bad mi è piaciuto e anche tanto, sebbene le mie aspettative prima della lettura fossero praticamente nulle. Non so per quale motivo ma la parte fantasy del libro non m'ispirava minimamente, mi dava l'idea di qualcosa di già letto e già visto. Le aspettative però l'hanno fatta da padrone e alla fine ho ceduto alla tentazione di sapere se tutte le lodi valessero qualcosa. 
Come accennavo prima, devo ammettere di essere rimasta piuttosto sorpresa e non solo perché il libro mi è piaciuto parecchio ma anche perché Half Bad si è rivelato essere molto di più un semplice libro fantasy. Il personaggio di Nathan riempe le pagine con la sua voce, con le sue azioni e con i suoi pensieri semplici ma diretti. E' impossibile ignorarlo o restare indifferenti davanti ai torti che è costretto a subire, alla sua sofferenza, alla sua emarginazione.  Così come non si può non apprezzare la sua trasformazione, la sua crescita. Io ho provato i suoi stessi conflitti interiori, le sue stesse paure e così, nel giro di poche pagine, sono stata totalmente conquistata dall'esordio della Green. Questo è certamente il pregio maggiore del romanzo, che senza dubbio rientra nella categoria del romanzo di formazione, ma non è l'unico. Oltre ai personaggi, infatti, l'altro grande punto di forza del romanzo è lo stile davvero particolare e unico con il quale è scritto: semplice ma estremamente diretto e...candido; mi è piaciuto da subito e lo trovo assolutamente in linea con il personaggio di Nathan, il quale è lui stesso a narrarci la vicenda. 
Unico neo, se proprio ne devo trovare uno al romanzo, è il finale che si interrompe davvero in maniera troppo brusca lasciando il lettore a bocca aperta per la sorpresa. 
Detto questo, che comunque non mina la godibilità del testo, mi sento davvero di consigliare caldamente il libro a tutti: sono sicura che non vi deluderà!

Coinvolgimento: 5/5
Stile: 5/5
Personaggi: 5/5
Vicenda: 5/5

Giudizio: 5/5




2 commenti:

  1. Il primo libro a dire il vero non lo conoscevo. Il secondo pensavo di leggerlo ma ultimamente sto vedendo parecchi commenti non molto positivi al riguardo e tu mi hai dato la conferma che non spicca di tantissima originalità e che magari l'autrice si è lasciata prendere la mano e ha esagerato... va beh vedrò un pò se dargli una chance in futuro... Il terzo invece è già nella mia wishlist e non vedo l'ora di averlo tra le mani :)

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    1. Half Blood è davvero un bellissimo libro! Fammi sapere che ne pensi, se vuoi :) Oltre i limiti, ripeto, non mi ha dato quello che mi aspettavo e, appunto, l'ho trovato un tantino troppo calcato su aspetti che alla lunga mi hanno annoiata. Ovviamente questa è solo la mia opinione, se ami i new adult e le storie romantiche potrebbe anche essere nelle tue corde :)

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