lunedì 13 maggio 2013

Recensione - Legend

Cari Lettori,
inauguro oggi quella che spero sia una lunga tornata di post futuri: le mie recensioni a libri ancora inediti in Italia e pertanto letti in lingua! Dico spero perchè mi conosco e so che non sempre sono costante nei miei propositi - anche se meritevoli, come in questo caso- Voi dunque incrociate le dita e, naturalmente, fatemi sapere se l'idea vi piace!
Il primo titolo che vi propongo fa parte dei miei acquisti londinesi (uno dei tanti :P)

LEGEND
MARIE LU
PENGUIN
295 PAGINE
£ 6,99
(# 1 Legend)



Legend avrà per sempre un posticino nel mio cuore! L'ho comprato in una libreria che fino a non molto tempo fa era considerata una della più grandi del Regno Unito: Foyles, cinque piani di libri. Il paradiso dei lettori. Ed è straordinario -ma anche un po' strano- pensare che tra le migliaia di titoli disponibili proprio questo mi sia saltato tra le mani, così, senza che io facessi chissà cosa per averlo. Di Legend in effetti non sapevo un granchè inizialmente- solo che fosse un distopico, e la cosa mi piaceva ovviamente- e che la sua cover aveva qualcosa di magnetico! Dire che ero curiosa di leggerlo è dire poco e così, appena ne ho avuto l'occasione, mi ci sono fiondata sopra. L'esordio di Marie Lu si è rivelato essere una piacevolissima sorpresa e ora, naturalmente, non vedo l'ora di calarmi nuovamente nel mondo che ha creato con il secondo volume, che naturalmente è già tra le mie manine!

Siamo in un futuro non meglio specificato. Gli Stati Uniti d'America, così come li conosciamo oggi, non esistono più, distrutti da calamità naturali e sconvolgimenti politici che ormai nessuno ricorda più. Quello che c'è al loro posto è la Repubblica da un lato - un insieme degli stati  dell'Ovest che va da Washington alla California, dal Nevada al Colorado arrivando fino al West Texas- e le Colonie d'America dall'altro - che comprendono tutti gli altri stati rimanenti e sono in mano ai Patrioti, ribelli organizzati che combattono lungo la linea di confine le truppe della Repubblica. Nel mezzo una massa informe e non organizzata di malviventi e fuorilegge non meglio disciplinati. All'interno della Repubblica però le cose non sono affatto democratiche, come era ovvio immaginare! La popolazione è nettamente divisa tra le classi molto abbienti, che vivono circondate dal lusso più sfrenato, e le classi più disagiate che vivono nei sobborghi delle grandi città in condizioni di estrema povertà, tra sporcizia e malattie infettive come la Peste che imperversa ciclicamente. La sicurezza e la giustizia sono in mano alla polizia, organizzata per gradi, i cui comandanti fanno capo direttamente all'Elettore Primo, l'uomo a capo della Repubblica. Ogni cittadino, quando compie dieci anni è sottoposto a una Prova, che consiste in test attitudinali atti a valutarne il proprio profilo intellettivo. A seconda del punteggio ottenuto si vieni destinati a una particolare "carriera" per il resto della propria vita, dopo aver frequentato una delle tre università della Repubblica. Chi ottiene un punteggio non sufficiente invece,viene immediatamente tolto da scuola e mandato nei campi di lavoro, in cui si svolgono i lavori manuali utili alla società. 
I due protagonisti della vicenda sono June Iparis, il Prodigio ovvero l'unica bambina che ha ottenuto il punteggio massimo di 1500 alla sua Prova, che fa parte della classe aristocratica e il cui fratello- Metias- è capitano di uno squadrone di polizia; e Day, la Leggenda, il più famoso fuorilegge di Los Angeles (luogo in cui è ambientata tutta la vicenda), responsabile di decine e decine di attacchi alle forze della Repubblica. June è orfana, vive insieme al fratello e grazie alla sua intelligenza smisurata sta per completare la sua formazione universitaria un anno primo del previsto, dopo l'attende l'entrata nelle forze di polizia e un futuro radioso. Day invece, ha due fratelli - John e Eden- ed è orfano di padre, perso in tenera età sul fronte di guerra. Sua madre e il suo fratellino più piccolo non sanno che è ancora vivo e che è lui il pericoloso criminale che tutta la città teme, credono che sia morto il giorno in cui ha fallito la sua Prova: solo John sa la verità sulla sua identità e accetta di mantenere il segreto in cambio dei soldi e dei beni di prima necessità che Day consegna regolarmente alla sua famiglia. Ma tutto sta per cambiare. Una nuova epidemia di Peste sta imperversando nel quartiere e quando Eden si ammala, Day è costretto a tentare il suo colpo più grosso: rubare le scorte di medicine direttamente dall'ospedale cittadino. E qui il destino decide di intrecciare le vite di Day e June. Durante quella terribile notte, in cui tutto va storto, Metias incrocia la strada con Day che per scappare e difendersi è costretto a pugnalarlo. Quando June scopre il cadavere di suo fratello giura vendetta e promette che - in un modo o nell'altro- troverà Day.
Quello che succede quando i due si troveranno faccia a faccia non ve lo dico, ovviamente!!!! Sappiate solo che non è affatto scontato e che la trama prende una piega molto interessante da lì in poi.

Leggere  Legend è stata quindi un'autentica sorpresa. Forse perchè non sapevo davvero cosa aspettarmi e non avevo nessun tipo di aspettativa al riguardo, ma mi sono trovata, a un certo punto, totalmente avvolta dalla storia e avvinta alla vicenda di June e Day, vittima delle parole di Marie Lu. Legend è un romanzo fortemente dinamico, ricco di azione e di scene molto movimentate: lotte, zuffe, inseguimenti e chi più ne ha, più ne metta. Di certo non c'è da annoiarsi ed è perfetto per gli amanti delle storie dense di avvenimenti. Buoni anche molti colpi di scena e cambi narrativi, sebbene- a volte- li abbia trovati leggermente prevedibili. Molto buona invece la società distopica creata dall'autrice, di cui spero di scoprire ancora più dettagli con il prossimo volume. Nel complesso posso dire che nonostante alcuni passaggi della vicenda siano risultati classici nella loro elaborazione e nel loro svolgimento, la storia è stata davvero molto godibile e veramente un piacere da leggere. Anche lo stile con cui è scritto contribuisce a fare di Legend un romanzo davvero interessante e facilmente fruibile: l'alternanza dei capitoli e dei POV - un capitolo per June e uno per Day- calano pienamente il lettore dentro la vicenda, ottenendo la sua più piena attenzione, costantemente. Ottima la caratterizzazione dei personaggi, che è stato probabilmente uno degli aspetti che mi ha sorpresa maggiormente e mi è piaciuto di più: Marie Lu è riuscita a tratteggiare due protagonisti praticamente perfetti e estremamente credibili, che è stato un vero piacere leggere e con cui vivere le avventure del romanzo.
In conclusione perciò, Legend è stato un ottimo esordio e naturalmente un ottimo distopico che consiglio caldamente a tutti gli amanti del genere, che sapranno certamente apprezzarlo a dovere! (Ma lo consiglio anche a chi vuole provarsi a cimentarsi con qualcosa di ancora inedito qui in Italia). Tuttavia, ho come l'impressione che Prodigy saprà regalarmi ancora più emozioni, i presupposti per qualcosa di davvero folgorante ci sono tutti, e sento che è esattamente quello che avverrà!

Giudizio: 4/5



5 commenti:

  1. Vorrei tanto cimentarmi anch'io coi libri in lingua! Questo mi incuriosisce tanto, ma aspetterò un po'.. se non sbaglio, in Autunno, lo pubblicherà la Piemme Freeway :)

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    1. Grazie Mik... Mi hai tolto un peso! Stavo litigando tra me e me per decidere se tentare la lettura in inglese oppure no!
      Se in autunno non arriva, riprendero' il discorso.
      Morna tu che dici, la scrittura in lingua originale di Legend è facile o è piena di parole difficili come tanti distopici?

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  2. Io sarei felicissima di leggere tutti i suoi post su libri i lingua originale ancora inediti in Italia. Infatti ne posseggo un' bel po'(compreso Legend ed il seguito Prodigy)

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  3. Ne ho sentito parlare molto bene. La società distopica in sé non mi attira moltissimo, ma il fatto che i personaggi siano ben delineati e in conflitto tra loro è un punto a favore :D

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  4. @Lorenza: ti dirò io l'ho trovata molto scorrevole e comprensibile! Non è difficile, almeno per me non lo è stata! La storia si comprende piuttosto facilmente e le espressioni strane o in slang sono poche e ricorrenti, perciò una volta capite sei a posto per l'intero romanzo ^^

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