giovedì 7 ottobre 2010

Recensione - Il Suggeritore

Cari Lettori,
oggi voglio parlarvi di un libro che ho finito di leggere ieri sera e che mi ha molto colpita e fatto riflettere.

IL SUGGERITORE
DONATO CARRISI
LONGANESI
18.60 EURO
460 PAGINE
HARDCOVER

Dio è silenzioso, il Diavolo, invece, sussurra...


Trama:

Questo libro non è solo un thriller scritto da un autore italiano agli esordi, che si confronta con un genere finora appannaggio dei grandi autori americani, reinventando le regole del gioco. È una storia che esplora la zona grigia fra il bene e il male fino a cogliere l'ultimo segreto, il minimo sussurro. Qualcosa di sconvolgente è successo, qualcosa che richiede tutta l'abilità degli agenti della Squadra Speciale guidata dal criminologo Goran Gavila. Il loro è un nemico che sa assumere molte sembianze, che li mette costantemente alla prova in un'indagine in cui ogni male svelato porta con sé un messaggio. Ma, soprattutto, li costringe ad affacciarsi nel buio che ciascuno si porta dentro. È un gioco di incubi abilmente celati, una continua sfida. Sarà con l'arrivo di Mila Vasquez, un'investigatrice specializzata nella caccia alle persone scomparse, che gli inganni sembreranno cadere uno dopo l'altro, grazie anche al legame speciale che comincia a formarsi fra lei e il dottor Gavila. Ma un disegno oscuro è in atto, e ogni volta che la Squadra sembra riuscire a dare un nome al male, ne scopre un altro ancora più profondo...

Commento personale:

**  SPOILER**

Leggere Il Suggeritore non è semplice. La storia raccontata è cruda, dura, violenta.Tuttavia è anche un libro scritto in maniera impeccabile, davvero un piccolo gioiello nel suo genere.

Non credo sia possibile dire che mi è piaciuto. Mi spiego meglio. Una storia così non può piacere perchè vorrebbe implicitamente ammettere che si giustificano le brutalità raccontate. Può catturare l'attenzione del lettore e in questo ci riesce pienamente, bisogna ammetterlo. Può stimolare la lettura e anche in questo ci riesce molto bene.

Ci sono, a mio avviso, due punti sostanziali che il lettore non riesce a "digerire" . Il primo è la consapevolezza, ribadita sulla copertina e nelle note dell'autore, che la storia è ispirata a fatti reali. E la seconda è il finale.
Io, almeno, ho  trovato molto difficoltà a rapportarmi con questi elementi. Si cerca di non pensarci, e di ripetersi che soltanto un libro ma intanto il pensiero c'è e ci si continua a pensarci.
Il "colpo di grazia" arriva poi nel finale.
Quella l'ho trovata la parte più sconcertante del libro.
Vi aleggia, infatti un senso di sconfitta, un senso di impotenza. Sembra quasi che Albert abbia vinto, tutto si è mosso per ritornare così come era all'inizio.
Questa, ripeto, è la cosa che lascia interdetti. é come se tutto il lavoro fatto dalla squadra fosse servito solamente a ripulire una parte minima di tutta il marcio che cercavano, perchè invece, la parte sostanziosa è ancora lì, latente ma esistente, che può tornare a colpire.
E aleggia anche una minaccia, come un "non è finita qui" davvero inquietante.

Quando ho deciso di leggere questo romanzo, però, cercavo proprio qualcosa che in qualche modo mi sconvolgesse, qualcosa che ti prendesse e che  avrebbe continuato a farti pensare anche dopo averlo finito di leggere .
Devo dire di averlo trovato pienamente.

Voglio, comunque, pensare che l'autore abbia voluto inserire una sorta di lieto fine. Mi piace pensarlo perchè in fondo tutti hanno bisogno di una speranza, di qualcosa in cui credere.
Il finale è aperto e a me, piace pensare che sia così, con una luce in fondo.

Ma questo libro ha, come ho detto, cnhe molti pregi, che lo rendono davvero incredibile.
A partire dai personaggi, stupendi! Sembravano quasi reali, con le loro paure i loro segreti le loro ombre.
L'ambientazione mi piaciuta tantissimo, poi. Non è mai specificata chiaramente e ognugno può immaginarla dove vuole e dove meglio crede. L'inverno rigido e le coltri di nubi così come i boschi che avvolgono questa misteriosa città sono davvero un tocco di classe.

Una nota particolare è da riservare poi, ai numerosi e ottimi colpi di scena.Mi è cascata la mascella sopratutto per quello riguardo i due protagonisti principali.*o* 

In conclusione quindi,lo consiglio perchè Il Suggeritore è un romanzo che ti rimane dentro anche dopo la lettura e questo significa che è davvero un buon libro.
é un romanzo inoltre che si presta a molte interpretazioni e può essere letto in molti modi diversi, ma è sopratutto un romanzo ben scritto e ben congegnato.

GIUDIZIO: 5+/5 



5 commenti:

  1. Probabilmente la mia attenzione si è andata via via perdendo tra le ultime pagine di questo fantastico libro... Fin dall'inizio sono stato attratto dalla descrizione di tutti i vari personaggi e dalla capacità di intrappolare il lettore all'interno del libro, che Carrisi ha saputo pensare e costruire. Sono pienamente d'accordo con la tua recensione, ma ho bisogno di commentare con te il legame finale che collegava Mila, Sandra, Frankie e il Suggeritore... (Steve e Frankie sono la stessa persona?) Sarebbe veramente un peccato lasciare inconcluso una storia del genere per il fatto di non aver in mente un finale chiaro e preciso. Ti ringrazio per il tempo e la pazienza che deciderai di utilizzare per chiarirmi le idee.

    D.

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  2. D, non credo di aver capito bene quello che mi chiedi. Mi sembra però di intuire che tu stia facendo confusione tra i personaggi del Suggeritore e quelli del Tribunale delle anime. Le storie sono separate e una non ha che fare non l'altra!

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  3. Sì, so bene che non sono due storie collegate e tra l'altro devo ancora iniziarlo a leggere... ciò che volevo sapere (provo a fare meno giri di parole e andare direttamente al punto) è, alla fine, la mente che ha organizzato tutto è il detenuto di cui si parla all'inizio del libro e che poi Mila va a trovare direttamente in carcere. colui che ha seguito tutti i piani è il vecchio compagno di cella; ma nell'ultimo capitolo, quando Mila parla con Sandra mi è sembrato di capire che l'uomo che da giovane aveva rapito (Steve. come viene detto nei capitoli scritti in corsivo)Mila fosse lo stesso di cui poi parla Sandra... probabilmente sto facendo un pò di confusione, ed appunto per questo vorrei che mi dicessi tu che hai capitto alla fine: se c'è un legame tra i due uomini o se la storia di Mila e Sandra non ha nessun elemento in comune (tranne quello, ovviamente del rapimento e della violenza subita).
    Grazie mille, prima di tutto per avermi risposto e poi per la disponibilità.
    Dario.

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  4. Da quello che ho capito io non ci sono collegamenti. Nel senso che i collegamenti tra Sandra e Mila si interrompono al rapimento.
    é anche vero che è passato diverso tempo da quando ho letto questo romanzo, potrebbe darsi che la memoria mi gioca brutti scherzi, ma se devo darti una risposta, direi che i collegamenti sono limitati :)

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  5. Il collegamento tra Mila e Sandra è Frankie, cioè il detenuto che Mila è andato a trovare in carcere e che si capisce che sia stato il "suggeritore" sia di Steve il rapitore di Mila che di Vincent il rapitore di Sandra. Spero di essere stata esaudiente.

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