sabato 29 dicembre 2012

Recensione - Ritorno a Riverton Manor

Cari Lettori,
ecco la recensione del giorno!

RITORNO A RIVERTON MANOR
KATE MORTON
SONZOGNO
510 PAGINE
11.00 €
ED. BROSSURATA



Trama
(dalla copertina)

Riverton Manor, Inghilterra 1924. È la festa di inaugurazione della sontuosa dimora degli Hartford, e il fragore di uno sparo si confonde con i botti dei fuochi d'artificio che illuminano il cielo. Il poeta Robert Hunter giace senza vita nei pressi del laghetto della tenuta, con la pistola ancora fumante in mano. È suicidio? Di sicuro è uno scandalo che scuote fin dalle fondamenta l'aristocratica casata, perché le uniche testimoni del fatto sono le sorelle Hannah ed Emmeline Hartford. Che da allora non si parleranno mai più. Inverno 1999. Sono passati più di settant'anni da quella notte, e la quasi centenaria Grace Bradley, nella casa di riposo in cui trascorre i suoi ultimi giorni, è convinta di essersi lasciata per sempre alle spalle i fantasmi del passato e i tristi ricordi. Ma una giovane regista americana, che vuole realizzare un film sulle sorelle Hartford e su quel misterioso suicidio, chiede la sua consulenza. Grace, infatti, oltre che testimone di tempi ormai remoti, è stata anche direttamente coinvolta nella vita della famiglia: cameriera personale di Hannah, fin da bambina aveva servito come domestica a Riverton Manor. Dapprima riluttante, accetta poi di collaborare e comincia a rievocare le vicende dei giovani Hartford, destinati a un'esistenza tanto fulgida quanto breve: il promettente David, partito giovanissimo per il fronte e mai più tornato; la sensuale e intelligente Hannah; la gaia e capricciosa Emmeline; e soprattutto l'enigmatico Robert Hunter, del quale entrambe le sorelle erano innamorate...

Commento Personale

Finalmente sono riuscita a mettere le mani su questo volume che era diventato di fatto introvabile! Lo bramavo da tantissimo tempo e ora, grazie alla pronta ristampa da parte della casa editrice, ho avuto finalmente l'opportunità di leggere il romanzo d'esordio di quella che si  può a tutti gli effetti considerare una delle mie scrittrici preferite.
Leggere a ritroso le opere di un autore o, come in questo caso, leggere per ultimo quello che invece è stato l'inizio delle carriera letteraria, mi fa sempre un certo effetto: tra le pagine di Ritorno a Riverton Manor ho trovato infatti i tratti distintivi dell'autrice che me l' hanno fanno apprezzare e amare a ogni suo  romanzo come narratrice, ma anche aspetti che sono assenti nei successivi testi e che mi hanno abituato a un certo livello di complessità e bellezza. Credo sia un po' come  quando si guardano le foto di qualcuno bambino: indubbiamente è sempre la stessa persona che ci osserva dalla carta stampata ma ci sono dei tratti che resteranno per sempre confinati nell'infanzia. I libri non credo facciano eccezione.
La struttura narrativa rimane di fatto molto simile alle successive opere sebbene si presenti più semplice in quanto, per esempio, risultano assenti intrecci più poderosi tra personaggi di più epoche, la presenza di più narratori su più piani temporali e in definitiva una maggior complessità nella trama. Mi rendo conto che si tratta tutto sommato di sottigliezze, che non precludono in alcun modo la bontà del romanzo, ma leggendo questa storia mi sono resa fortemente conto di quando l'autrice sia cresciuta sotto molti aspetti tra una pubblicazione e l'altra. Ho trovato i suoi lavori successivi come Il giardino dei segreti e Una lontana follia, più maturi in termini di costruzione della vicenda, di legami tra i vari personaggi, di dosaggio dei tempi narrativi. Li ho trovati più curati e ricercati sotto piccoli aspetti che però fanno dei suoi testi delle grandi storie da leggere e amare profondamente. Con ciò non voglio assolutamente dire che Ritorno a Riverton Manor sia un brutto romanzo, anzi, per essere un esordio è straordinariamente lucido e ben congegnato, ma essendo io abituata al livello dei suoi libri successivi, ho necessariamente dovuto riscontrare una discesa in questo. Ovviamente niente mi vieta di ribadire che, a mio parere, Kate Morton sia una talentuosissima narratrice, dotata di grandissime potenzialità per lo più pienamente esplicate in tutti i suoi romanzi, che non manca mai di regalarmi storie profonde e sentite, che immancabilmente mi rapiscono dalla prima all'ultima pagina.

Coinvolgimento

Buono per gran parte del romanzo. Purtroppo la più grande pecca di questo libro è l'errata gestione dei tempi narrativi. Su cinquecento pagine, la vicenda prende corpo ed azione solo nell'ultimo centinaio. Il resto, sebbene crei una magnifica cornice ai personaggi e funzioni benissimo come contestualizzazione risulta di fatto inutile. Tuttavia la perizia che l'autrice dimostra di possedere fa si che queste pagine non vengano a noia al lettore. 4/5

Stile

Sicuramente uno tra i miei preferiti in assoluto. Corposo, descrittivo e particolareggiato senza però essere mai noioso o pesante, risulta invece estremamente evocativo e dettagliato. Io l'adoro nonostante possa capire che può non piacere a tutti. 5/5

Personaggi

Perfetti nella loro imperfezione! Sicuramente le caratterizzazioni sono uno degli aspetti meglio riusciti sotto questo aspetto: per ogni personaggio conosciamo esattamente ogni minimo particolare che lo contraddistingue, non tanto in termini fisici quanto proprio della sua interiorità e nella sua personalità. Ogni pensiero, ogni azione ci risultano estremamente chiari  ed in linea con il personaggio che lo compie perchè ci sembra di conoscerli quasi fossero persone in carne ed ossa. Anche se qualcuno potrebbe dire che risultano stereotipati e sempre uguali di romanzo in romanzo, io trovo grandiosa l'idea di sapere che aprendo le pagine di uno qualunque dei lavori dell'autrice si possa trovare all'interno una famiglia aristocratica sull'orlo della decadenza, un amore contrastato e impossibile tra un uomo bello e dannato e una donna disposta a tutto pur di difendere il suo sentimento. Davvero non vorreste leggere un romanzo con queste premesse? 5/5

Vicenda

Come dicevo prima, per essere un esordio questo romanzo ha qualcosa di straordinario, sebbene non possa paragonarlo ai successivi. La vicenda è abbastanza intricata anche se in questo caso il narratore è uno solo ed è protagonista sia della vicenda del passato che di quella del presente. In ogni caso io ho trovato la vicenda estremamente interessante, ben costruita e con un finale davvero mozzafiato. 4/5

(Cover: Con la ristampa è cambiata anche la cover, anche se a voler essere sinceri la cosa non mi ha dispiaciuto più di tanto, dal momento che trovo anonime entrambe. Bellissima invece quella originale dell'edizione hardback.3/5)




Consigliato? SI consigliato a chi ha letto altro dell'autrice (per chi volesse accostarsi, magari scegliete uno degli altri due romanzi ), a chi cerca una struggente storia d'amore divisa dal passato e dal presente, a chi cerca una lettura rilassante lenta e riflessiva ma non per questa meno accattivante.

Giudizio: 4,5/5


5 commenti:

  1. è un libro che mi stuzzica molto!

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  2. Mi è piacuto un sacco. L'ho letto e... l'ho riletto subito dopo! Con questo libro è interessante di farlo perche la seconda lettura è differente dalla prima. La seconda volta si vedono cose che non si vedevano quando non si conosceva tutta la trama.
    È l'unico della Morton che ho letto. Non vedo l'ora di leggere gli altri.

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  3. @Clody: io consiglio sempre la Morton, quindi non posso che farlo anche con te ^^

    @Catherine: :D anche io spesso rileggo pezzi di libri che ho appena terminato ;) Di Kate Morton ti consiglio di leggere anche gli altri suoi romanzi che sono tutti bellissimi sopratutto The Forgotten Garden! :)

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  4. Grazie Morna per la raccomandazione. Il prossimo libro della Morton che leggerò sarà dunque The Forgotten Garden. E se esiste anche in italiano, forse lo rileggerò in italiano!
    Buon anno 2013 a te, pieno di belle letture!

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  5. Grazie a te per passare sempre a commentare :) Un 2013 pieno di ottime letture e tanti libri anche per te!
    Si, l'edizione italiana del libro è uscita con il titolo Il giardino segreto ;)

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