mercoledì 23 luglio 2014

Recensioni di Luglio - Parte Terza

Buondì cari Lettori,
oggi nuovo appuntamento con la terza e ultima parte delle recensioni cumulate delle letture che ho affrontato nell'ultimo periodo. Come sempre spero che possiate trovare interessanti i miei pensieri e, mi raccomando, non dimenticate di farmi sapere cosa ne pensate o se avete letto qualcuno di questi libri!
* Parte Prima


Il libro di cui vi parlo è una lettura di parecchio tempo fa, credo addirittura di Giugno se non sbaglio! Il motivo per cui ve ne parlo ora è che questo romanzo mi è piaciuto così tanto che ho avuto bisogno di tutto questo tempo per riuscire a smaltire le tantissime emozioni che mi ha trasmesso e anche per riordinare le idee e parlarvene così in maniera almeno decente. In realtà non sono tanto sicura di essere riuscita a classificare e incasellare per bene ogni sentimento che Memorie di una geisha mi ha suscitato ma mi sembra inutile tirare ancora oltre, in fondo il messaggio che più mi preme  trasmettere è quello di correre a recuperare il libro e iniziarne la lettura immediatamente, perché davvero non potete lasciarvela sfuggire!
Come sempre accade parlare di un libro che è stato così tanto apprezzato e amato non è mai facile, sopratutto mancano le parole adatte a descrivere il senso di appartenenza e di felicità che si raggiunge leggendo un libro come questo, che fa sentire a casa i lettore per tutta la durata della storia. Per quanto mi riguarda, nonostante il mio iniziale scetticismo riguardo il reale potere di coinvolgimento del libro di Golden, alla fine della storia mi sono dovuta completamente ricredere. Ho adorato ogni singola pagina del romanzo, così intensa, così ricca di emozioni e di sentimenti. Allo stesso modo ho amato profondamente i personaggi della vicenda che sono tutti vivamente impressi nella mia memoria, sia per l'ottima caratterizzazione di  cui l'autore li ha dotati, sia per la forza e la vividezza di cui godono. Per tutta la storia ho avuto come l'impressione che essi vivevano di vita propria, che l'autore li avesse semplicemente abbozzati e che poi si fossero sviluppati così completi e totali indipendentemente dalla sua volontà. Qualunque che sia la causa comunque tutta la galleria di personaggi di Memorie di una geisha è a dir poca stupefacente e unica, così particolare e intensa che non può fare a meno di imprimersi nel cuore e nella mente del lettore, esattamente come è successo a me. E tra tutti i personaggi che popolano queste pagine non si può non notare (e menzionare) la protagonista, Sayuri, la cui cui voce narrativa, come riportato dietro al romanzo, spicca per potenza e coinvolgimento, per unicità e sorprendente profondità. È inutile che vi dica quando abbia amato questo personaggio, quando mi sia entrato dentro nel cuore e quanto mi sia riuscita a immedesimarmi nei suoi pensieri. A questo proposito un plauso enorme va allo stile impostato dall'autore che, sebbene a tratti può risultare un pizzico lento e descrittivo, costantemente avvolge il lettore nelle spire della storia fino a calarlo completamente al suo interno. Un moto lento ma continuo che permette una piena immedesimazione.
Non ho molto altro da aggiungere a proposito di questo libro che come avrò già ripetuto millemila volte ho amato profondamente. La storia e i personaggi hanno rubato un altro pezzo del mio cuoricino di lettrice, assolutamente. Per questo motivo mi sento di consigliarne la lettura a chiunque, senza riserve.
Sicuramente uno dei migliori romanzi di quest'anno!

Coinvolgimento: 5/5
Stile: 5/5
Personaggi: 5/5
Vicenda: 5/5

Giudizio: 5/5



Il secondo e ultimo libro di cui voglio parlarvi è invece, al contrario del precedente, una lettura recentissima. Da anni ormai sentivo tessere le lodi di questo autore, pilastro della narrativa storica e così, spinta dalle critiche positive e dalla curiosità, mi sono finalmente avvicinata a Bernard Cornwell e al suo L'ultimo re, primo romanzo di una serie di romanzi dedicati ai re sassoni. 
La prima impressione confesso non è stata delle migliori. Le prime centocinquanta/duecento pagine sono state per me davvero molto lente da leggere, a tratti noiose e spesso ripetitive. Personalmente credo che il problema risieda nella scelta stilistica di Cornwell di usare un solo pov (quello del protagonista, Uthred) e di partire dalla sua infanzia nel raccontare gli eventi. Lo stile molto descritto poi, di certo non aiuta in questa fase. Tuttavia, dalla seconda metà in poi gli eventi si fanno più interessanti e dinamici e mi hanno permesso di sentirmi più partecipe all'intreccio. Le azioni si concretizzano maggiormente, i personaggi sono più tridimensionali. La storia prende così ritmo e spessore, entrando e uscendo da eventi storici concreti, e questo mi ha permesso decisamente di godermi maggiormente il libro. Nella seconda parte poi il protagonista, divenuto uomo, compie azioni e scelte e non subisce più la volontà degli altri personaggi lasciandosi trasportare dagli eventi. L'autore riesce a creare un protagonista fortemente carismatico ed empatico, al quale è quasi impossibile rimanere indifferenti e così riesce a salvare il salvabile accattivandosi il lettore e coinvolgendolo molto più che in apertura del racconto (complice anche l'uso del lungo flash back nel quale si concretizza la narrazione).
Niente da ridire invece sullo stile dell'autore che seppur molto tendente al descrittivo si controbilancia piuttosto bene nelle descrizioni di battaglia e di pianificazione di strategia, che ho trovato estremamente ben scritte, molto curate e dinamiche. Lo stesso dicasi per gli eventi storici narrati e la rievocazione storica di per sé: dalle abitudine al setting si nota moltissimo il profondo lavoro di ricerca e di documentazione di Cornwell e questo ovviamente non può che essere un pregio aggiunto.
In conclusione perciò posso dire che se avessi dovuto giudicare il romanzo dal suo inizio avrei definitivamente abbandonato l'idea di leggere altro dell'autore. La seconda parte invece ha risollevato moltissimo le sorti del romanzo, al punto che senza indugio ho deciso di dare ancora fiducia a Cornwell proseguendo la serie. Per il futuro dunque mi aspetto che questi stalli nell'intreccio siano definitivamente superati, portando il lettore a una completa immedesimazione e coinvolgimento nella vicenda narrata. Fingers crossed!

Coinvolgimento: 3/5
Stile: 5/5
Personaggi: 4/5
Vicenda: 4/5

Giudizio: 4/5




2 commenti:

  1. "Memorie di una Geisha" è bellissimo! Invece "L'ultimo re" non mi ha convinta, più che altro perché non mi è piaciuto molto lo stile di scrittura dell'autore!

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