martedì 26 marzo 2013

Recensione - L'amante di Roma

Cari Lettori,
ecco la recensione del giorno!

L'AMANTE DI ROMA
KATE QUINN
NEWTON COMPTON
474 PAGINE
14.90 €
ED. RILEGATA
(# 1 Rome)


Trama
(dalla copertina)

Tea è una schiava ebrea costretta a servire Lepida Pollia, una padrona bizzosa e crudele che le contende l'amore di Ario, invincibile gladiatore divenuto l'idolo delle folle del Colosseo. Lepida fa di tutto per separarli, giungendo a venderla per allontanarla dalla Città Eterna. Ma nel corso degli anni Tea, grazie alla sua bravura come cantante, si guadagna una celebrità che la porta a contatto con le più importanti personalità dell'impero, crescendo il figlio avuto da Ario. Nel frattempo il suo amato gladiatore continua a dominare l'arena e a rimpiangere i pochi momenti di felicità trascorsi con lei. Il talento di Tea attira l'attenzione dell'imperatore: il folle, paranoico e sanguinario Domiziano, che ne fa la sua amante costringendola a una vita di orrori e sevizie, rendendo sempre più fosco il suo destino. Ma anche il destino di Domiziano è segnato dalla sua stessa pazzia...

Commento Personale

Primo volume di una trilogia ambientata nell'antica Roma in un arco di tempo che va dall'impero di Domiziano a quello di Traiano, l'Amante di Roma è stato uno di quei libri che ha da subito esercitato su di me un'attrazione particolare, fin da quando ho scoperto che sarebbe stato pubblicato. Sebbene infatti trovi questi romanzi estremamente interessanti, ne leggo veramente troppi pochi ed è facile quindi capire come ciò- unito a una quarta di copertina davvero molto accattivante- abbia catturato immediatamente la mia curiosità. Purtroppo però - e mi duole dirlo - il libro d'esordio di Kate Quinn non mantiene quel che promette. Molta colpa è da imputare certamente all'edizione italiana. Innanzitutto la già sopra citata quarta di copertina che se non è ingannevole per lo meno è molto forviante, presentando il romanzo come romantico e centrato sulla figura della protagonista Tea, mentre questo non è assolutamente vero, o per lo meno non lo è del tutto. L'amante di Roma è infatti in primis un romanzo fortemente corale dove non esistono personaggi primari o secondari ma tutti sono trattati e mantenuti  sulla stesso livello  d'importanza dall'autrice, al contrario invece di quello che si potrebbe pensare leggendo il retro del romanzo. Allo stesso modo, la tanto declamata storia d'amore tra il gladiatore e la schiava e la sua successiva contesa con niente di meno che l'imperatore Domiziano, non è altro che il la di una vicenda molto più articolata e complicata e ampia, ricca di inganni, bugie e tradimenti e colpi di scena che vede come protagonisti anche tutti gli altri "attori" di questa storia. Il mio primo approccio con il libro non è stato dunque assolutamente consapevole, essendomi creata un'idea del romanzo totalmente errata; questo certamente non è stato un problema di vitale importanza ma sicuramente come lettrice mi sono sentita un tantino disorientata.
Detto questo (che mi sembrava un aspetto importante  da portare alla luce), ho trovato il libro di Kate Quinn estremamente ambizioso, con una struttura portante veramente ben congegnata e quindi anche difficile da sapere manovrare, ingombrante se volete ma ricca di spunti e opportunità, con tanti personaggi da "tenere in vita" e da far muovere su uno scenario tutt'altro che semplice da portare avanti. Purtroppo - a mio modesto parere- non sempre l'autrice è riuscita nel suo intento, ammirevole peraltro: in molti casi infatti ha saputo dar vita a scene estremamente vivide e molto scorrevoli, davvero piacevoli da leggere ma in altri casi la grip che precedente aveva esercitato su di me è andata via via scemando con scene inutili o poco interessanti o che non mi sono piaciute.
In ogni caso ho apprezzato lo sforzo che compiuto e il rischio - notevole- che ha deciso di correre. Il materiale su cui lavorare c'è, così come sono sicura che Kate Quinn sia capace di molto di più, ed è per questo che mi sento comunque di concederle una seconda opportunità, leggendo ancora i suoi libri (se e quando arriveranno mai tradotti!) 
Tutto sommato quindi, un romanzo gradevole forse non pienamente riuscito ma che ha saputo trasportarmi lontano del tempo e nello spazio per qualche giorno, ai fasti della Roma imperiale.

Coinvolgimento

Buono. Inizialmente sono stata disorientata da molti elementi. Leggendo la forviante quarta copertina infatti mi era preparata per un romanzo completamente diverso. L'ho trovato in ogni caso godibile- alcuni tratti più di altri - ma comunque una buona opera prima. Il libro è un pochino troppo prolisso, come se a volte l'autrice avesse perso di vista il vero motivo per cui stasse descrivendo una determinata scena o un determinato momento. Altre volte al contrario, l'azione è conclusa in maniera veramente troppo repentina, lasciando il lettore un po' interdetto. Personalmente credo che la cosa dipenda dalla struttura stessa del romanzo, articolata su più fronti e su più personaggi, che in alcuni casi l'autrice non ha saputo ottimizzare al meglio, sfruttandone a pieno tutti i potenziali ed riuscendo a imporla all'attenzione del lettore.
 Tutto sommato però, gli intrighi e i numerosi colpi di scena hanno reso piuttosto buono il coinvolgimento 4/5

Stile

L'autrice utilizza moltissimi punti di vista all'interno del romanzo, utilizzando, alternativamente e a seconda del personaggio, la prima o la terza persona. Personalmente ho trovato un po' fastidiosa questa cosa. All'inizio infatti non riuscivo a concentrarmi sulla storia, impegnata sempre a capire chi stesse parlando con chi. Successivamente però, facendoci l'abitudine, la faccenda acquisisce una certa stabilità. Non ho amato particolarmente i dialoghi che ho trovato abbastanza fanciulleschi e privi di un certo spessore, decisamente meglio è andata con le descrizioni, che sono assolutamente il cavallo di battaglia dell'autrice. 3/5

Personaggi

Non eccellenti dal punto di vista del sapersi imporsi sul lettore. Ciò dipende nuovamente dall'impianto strutturale del romanzo che non permette loro (a meno di una bravura eccellente da parte dell'autore) di restare per molto tempo nella mente del lettore. Inoltre, sebbene siano abbastanza ben caratterizzati e descritti da un punto di vista caratteriale e psicologico, ho notato che un po' tutti i personaggi hanno sofferto di stereotipizzazione più o meno marcata. Non ho amato - e di questo mi rammarico grandemente in quanto gli ho trovati ricchi di potenzialità - i due cattivi della vicenda- Lepida e Domiziano- e, allo stesso modo, non ho amato personaggi leggermente più secondari come Vix e Paolino (che mi ha innervosito per tutta la lettura!)  Decisamente l'autrice avrebbe potuto fare di meglio sotto questo aspetto. 3/5

Vicenda

Molto interessante e sufficientemente ben articolata e complessa. Alcuni passaggi mi sono piaciuti decisamente più di altri. Per esempio - al contrario di quello che mi aspettassi - non ho per niente apprezzato la storia d'amore tra Ario e Tea e la successiva contesa con Domiziano, che ho trovato futile e in definitiva poco interessante interessante. La mancanza di sentimenti forti, di drammi interiori laceranti è un po' una costante (anche nei momenti di massima apprensione infatti l'autrice non si scompone mai più di tanto, descrivendo sempre il tutto con un tono pacato), e mi ha lasciato a tratti perplessa e a tratti annoiata.Al contrario mi sono piaciute le descrizioni del Colosseo e dei giochi che si tenevano all'interno, così come mi sono piaciute moltissimo tutte le descrizioni della Roma Imperiale. 4/5

(Cover:  Molto bella, secondo me più di quella originale! Non mi piace molto il formato del libro che ho trovato troppo ingombrante. Pessima traduzione, sopratutto nella parte iniziale che aggiunge se possibile ancora più confusione con i pov che cambiano. Molti (forse un po' troppi) i refusi. 5/5 solo per la cover!)



Consigliato? Consigliato a chi vuole leggere una storia leggera con un'ambientazione romana, ricca di tradimenti e colpi di scena, ben articolata ma un tantino frivola e condita con tratti romance. Sconsigliato a chi ricerca un rigido scenario storico- l'autrice infatti si è presa qualche libertà- e a chi  cerca una storia un po più "seria" con battaglie, guerrieri e tutto il resto. Tipicamente lo consiglierei a un pubblico femminile.

Giudizio: 3.5/5


1 commento:

  1. Morna, come sempre perfetta ^_^! Io ero preparata sul tipo di storia, nel senso che ero certa del tratto romance della stessa e guarda caso pure nei punti di vista narrativi altalenanti (ci sono lettori a cui piace altri meno, personalmente non mi infastidiscono, basta che almeno si sappia chi narra), ne ho lette parecchie di simili. Sui refusi nessun stupore, la CE è sempre stata discutibile e il motivo per cui compro i suoi romanzi è solo perché costano meno e alcuni sono buoni come storie, ma devo sempre chiudere gli occhi di fronte agli obbrobri stilistici e linguistici. Secondo me la CE in questione non è da romanzi storici con un rigido scenario storicom a sicuro che mi sbagli, eh?… almeno finora non ne ho ancora letti, forse bisognerebbe leggere Frediani e scrittori simili per trovarli. Però, se posso permettermi, dovresti leggere il romanzo di Valter Binaghi, Melissa, la donna che cambiò la storia ;-) non ha un rigido scenario storico, ma è affascinante!

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