mercoledì 6 marzo 2013

Due chiacchiere con...Miki Monticelli


Cari Lettori,
se vi ricordate qualche tempo fa avevo annunciato una mini sorpresina! Ebbene, quest'oggi con immenso piacere, vi propongo la mia intervista a Miki Monticelli, autrice della favolosa trilogia della Scacchiera edita Piemme Freeway (QUI la mia recensione), che si è gentilmente prestata per questa mia iniziativa. Senza altre esitazioni dunque, vi lascio alle domande e alle risposte!

1) Ciao Miki, benvenuta su Forgotten Pages. E' un piacere e un onore averti qui con me come ospite oggi.Partiamo con una domanda di rito: chi è Miki Monticelli? Descriviti ai miei lettori.

Ciao a tutti! È un piacere per me essere qui... dunque, non saprei davvero come descrivermi. Una divoratrice di libri che passa il tempo a lambiccarsi il cervello con domande astruse... che per lo più generano storie!

2)Sul risvolto di copertina dei tuoi libri leggo che sei laureata in ingegneria elettronica, qualcosa di molto lontano dal fantasy, o no?Come riesci a far convivere due aspetti così agli antipodi? Quando hai capito che quello che volevi fare era la scrittrice?

In realtà questi due aspetti della mia personalità non sono così agli antipodi... la verità è che creare e raccontare un mondo fantastico in modo che sia 'credibile' (almeno all'interno della storia) è a tutti gli effetti come progettare. Se quando costruisci qualcosa non fai attenzione ai materiali e a come organizzi la struttura, avrai un pessimo risultato... quanto meno traballante. Immagino che gli studi di ingegneria abbiano 'addestrato' questa mia inclinazione naturale in tal senso. In ogni caso sono ormai perfettamente integrati... La cosa più strana è che non avevo mai pensato di fare questo lavoro. Proprio mai. Mi è un po' piovuto in testa. Ho cominciato a scrivere 'tardi' e una volta finito il primo lavoro mi sono accorta che c'erano un sacco di storie che mi sarebbe piaciuto raccontare e mi sono chiesta che fare di quella appena finita prima di dedicarmi alla successiva... per il resto è stata una strana combinazione di eventi... 

3) Raccontaci una tua giornata tipo. Quando scrivi? Come ti organizzi il lavoro?

Cerco di prenderlo, appunto, come un lavoro... almeno per ora. Mi occupa moltissimo tempo anche se poi la lettura di un libro è una cosa velocissima... Lavoro molto, quasi sempre in orari 'd'ufficio', ma molto spesso anche in orari o giorni in cui gli altri non lavorano. Quando c'è qualcosa che devi assolutamente annotare o una scena che devi assolutamente scrivere (almeno in bozza) prima che sfugga al tuo povero cervello, o quando c'è qualcosa che non torna e che ti affligge, non c'è altra soluzione che sedersi e mettersi al lavoro...  Per l'organizzazione c'è solo una cosa che posso dire: è fondamentale nella scrittura di un libro o di una serie perché altrimenti i dettagli si affastellano! Nonostante questo, però, non riesco a dettagliare tutto e per lavorare ho bisogno di un certo livello di libertà... è la storia stessa che me la chiede. Non riesco a restare in catene a lungo!

4)Quando scrivi: silenzio tombale o sottofondo musicale?

Spessissimo musica. Dipende dalla storia la scelta di quale! Ascolto molte colonne sonore dei film che amo e sono un ottimo sottofondo che lascia spazio all'immaginazione.

5)Come ti è venuta l'idea per la serie della Scacchiera Nera? Sapevi già in partenza che sarebbe stata una trilogia? Raccontaci della stesura dei libri. Quali e quante difficoltà hai trovato?

Difficoltà tantissime... tutte quelle che si possono immaginare nella scrittura di un libro. Per come è nato... un primo indizio fu vedere alcune antiche pedine in un libro di storia, ma da lì a dire come si è sviluppata l'idea, non saprei... Se ti metti a lavorare su qualcosa spesso cresce, si modifica e cambia in modi inattesi. Che era una trilogia non l'ho saputo appena iniziato a scriverla, ma me ne sono accorta dopo una decina di capitoli. La storia aveva delle 'possibilità' e cominciava a diventare così tentacolare che un libro (a meno di non voler scrivere un tomo improponibilmente lungo) non sarebbe bastato a spiegare tutto... né a far crescere come volevo i personaggi. Quindi quando l'ho presentata all'editore sapevo perfettamente che avrei voluto scrivere anche il seguito del primo libro in due volumi. Tuttavia la scelta non dipendeva certo da me... Abbiamo provato col primo, anche perché volendo era una storia che poteva reggere anche come autoconclusiva e poi, fortunatamente, mi hanno dato il via libera per il resto. Ergo... eccoci qui.


6) Gli autori e/o le autrici a cui ti senti più legata, quelli che hanno avuto un ruolo importante nel formarti, quelli dai quali hai tratto ispirazione, quelli che vorresti eguagliare.

Sono moltissimi gli autori che ti ispirano e ti formano... e continuo sempre a trovarne di nuovi! I primi che mi vengono in mente sono Tolkien e Asimov ma non sono certo soli. Amo moltissimo Pratchett e la Hobb, la Wynne Jones è stata una splendida scoperta da adulta, insieme a Mino MIlani, mentre è dai tempi della scuola che continuo a rileggere Buzzati. Non mi pongo limiti di genere, insomma, e amo leggere anche gialli, romanzi storici, romanzi d'avventura. Faccio un torto a tutti gli altri che non nomino, lo so, ma non posso farti una lista di un chilometro... Sono onnivora. Quanto agli 'esempi da eguagliare' conosco i miei limiti, e tuttavia, come diceva Machiavelli, se vuoi raggiungere il bersaglio con la tua freccia e il tuo arco, devi mirare ben più su, non per arrivare così tanto in alto... ma per sperare di avvicinarti almeno un po' all'obiettivo!

7 )Il tuo libro preferito? 

Uno solo? Vada per due... 'Il signore degli anelli' e 'L'Orlo della Fondazione'. Tolkien e Asimov, eh, sì...

8) Tre parole per descrivere il tuo lavoro di scrittrice.

Avvincente, complesso ma anche divertente.

9) So che è una domanda difficile ma qual è il tuo personaggio preferito all'interno della Scacchiera?

In realtà ce ne sono molti... a ciascuno mi sono affezionata per ragioni diverse, infatti. Credo però che quello a cui mi sono affezionata leggerissimamente di più, forse perché mi ha costretto a raccontare la storia con la sua voce, sia Ryan.

10) Un consiglio che ti senti di indirizzare a chi vuole intraprendere il mestiere di scrittore/scrittrice

Non pensare alla eventuale possibilità di pubblicazione del testo prima di essere riusciti a scrivere e correggere tutto almeno una volta. Molti mi chiedono consigli già pensando a questo e senza aver finito neppure il testo. Scrivere un libro deve essere prima di tutto una sfida e un divertimento che ha in sé il suo fine... se mentre si scrive si pensa già al pubblico di destinazione, si rischia di perdere moltissimo. La storia deve essere la parte più importante. E non si deve aver paura di rischiare e di lavorarci sopra. Moltissimo.

11) Siamo arrivate all'ultima domanda, anche questa di rito. Quali sono i tuoi progetti futuri? A cosa stai lavorando, se puoi anticiparci qualcosa. Quando ti rivedremo in libreria? E sopratutto credi che leggeremo ancora di Ryan, Milla e Mort?

In libreria sarò tra poco con l'ultimo volume della Valle Nascosta, 'Il Fuoco del Drago', un titolo per ragazzi... che esce il 26 di marzo. Per il resto ho molte cose iniziate che vorrei finire ma che non hanno a che vedere con la Scacchiera. D'altronde il finale del terzo libro si chiude da sé. Abbiamo parlato con Piemme di un altro lavoro che sto ultimando in questi giorni e che è indirizzato a un pubblico Young Adult, sempre fantastico, ma che tratta di un assedio che io definisco 'impossibile'. Un libro un po' diverso dal 'fantastico' a cui ultimamente i lettori si sono abituati. Come ti dicevo, a me piacciono le sfide... quindi incrocio le dita!

Grazie per aver accettato, è stato un vero piacere scambiare due chiacchiere con te. I miei auguri per il futuro!

Grazie a te!


2 commenti:

  1. Grazie per la bella intervista!
    Questi libri mi hanno sempre intrigata, leggere che l'autore che sta dietro alla storia, ritiene importante prestare attenzione e cura alla storia, e ci vuole preparazione per i dettegli, me la fa apprezzare da morire, in un periodo in cui esce un po' di tutto.
    grazie!

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  2. Alessandra, grazie a te per il tuo entusiasmo!:) Ti confesso che Miki è stata così carina e gentile e disponibile che è stato un vero piacere chiacchierare con lei!

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