venerdì 7 dicembre 2012

Recensione (in breve) - Warm Bodies

Cari Lettori,
ecco la recensione del giorno!

WARM BODIES
ISAAC MARION
FAZI EDITORE
270 PAGINE
14.50 €
ED. BROSSURATA


Trama
(dalla copertina)

R è uno zombie in piena crisi esistenziale. Cammina per un'America distrutta dalla guerra, segnata dal caos e dalla fame dissennata dei morti viventi. R, però, è ancora capace di desiderare, non gli bastano solo cervelli da mangiare e sangue da bere. Non ha ricordi né identità, non gli batte più il cuore e non sente il sapore dei cibi, la sua capacità di comunicare col mondo è ridotta a poche, stentate sillabe, eppure dentro di lui sopravvive un intero universo di emozioni. Un universo pieno di meraviglia e nostalgia. Un giorno, dopo aver divorato il cervello di un ragazzo, R compie una scelta inaspettata: intreccia una strana ma dolce relazione con la ragazza della sua vittima, Julie. Un evento mai accaduto prima, che sovverte le regole e va contro ogni logica. Vuole respirare, vuole vivere di nuovo, e Julie vuole aiutarlo. Il loro mondo però, grigio e in decomposizione, non cambierà senza prima uno scontro durissimo con...

Commento Personale

Mentirei se dicessi che questo romanzo mi ha immediatamente colpita e che ho provato uno sfrenato desiderio di leggerlo appena l'ho visto in libreria. Warm Bodies è stato pubblicato infatti nel 2011 e per quanto mi riguarda è passato abbastanza sottotono e in maniera defilata.Non mi ha colpito e non avevo in programma di leggerlo. Gli zombie non sono affatto tra le mie creature preferite: grigi, ciondolanti, stupidi e ...in decomposizione! No, grazie preferisco qualcosa di più interessante. Tuttavia la recente notizia della trasposizione cinematografica e il bellissimo trailer hanno fatto suonare qualcosa nella mia testa. Da gran romanticona quale sono, non potevo certo farmi sfuggire quella che (almeno dalle scene del trailer) sembrava una commovente e dolcissima love story. E in effetti il romanticismo l'ho ritrovato anche nel romanzo, anche se è bene sottolinearlo, non è la parte dominante. Certo, il ruolo è di primo piano ed è il motore attorno al quale ruota il tutto, ma non è il solo elemento presente. Le idee di Isaac Marion alla base della vicenda sono davvero ottime:il punto di partenza, l'evoluzione della storia e infine il finale sono abbastanza buoni. Ho apprezzato grandemente la sottile e perspicace ironia che ammanta il libro nonchè- aspetto forse ancora più importante- la speranza che permea totalmente una vicenda di fondo nera e disastrosa. Adoro quando in un libro si tocca il fondo, lo si gratta e poi si vede quella minuscola e indefinita lucina infondo al tunnel che spinge a lottare contro tutto e tutti. Purtroppo però in mezzo a queste sfavillanti premesse qualcosa non mi ha convinto. Il passaggio dalle idee di fondo alla reale evoluzione della storia non mi convinto fino in fondo. Qualche meccanismo si è inceppato nel cammino,non funzionando a dovere e impedendomi così di amare alla follia Warm Bodies come avrei creduto. Il difetto principale che ho riscontrato è stata la poca costanza del mio coinvolgimento dovuto a una cattiva gestione - a mio avviso- della tensione narrativa. Punti davvero molti gradevoli da leggere e pieni di intrattenimento, dialoghi arguti e brillanti si alternavano purtroppo a momenti di noia in cui la vicenda ristagnava. Sicuramente questi punti di stallo erano nelle intenzioni dell'autore volti alla valorizzazione introspettiva dei personaggi (che risulta in ogni caso discreta ma non ottima) ma a me sono sembrati troppi e troppo noiosi (in alcuni punti perfino un po' criptici). Lasciando stare alcune incongruenze nel comportamento degli zombie di Marion che non mi hanno fatto impazzire, non ho proprio apprezzato i numerosi punti morti dell vicenda che hanno, a mio avviso,"rovinato" le ottime promesse con cui si presentava la lettura e che avrebbero potuto portare a un maggior coinvolgimento del lettore se usufruite a dovere. E' difficile spiegare a parole il vero motivo della mia incompleta infatuazione, semplicemente qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto. Mi spiace quasi ammetterlo perchè infondo avrei davvero voluto che questo libro mi risucchiasse tra le sue pagine, intrattenendomi e appagando la mia sete costante di ottime letture.
Quello che però in ogni caso mi preme sottolineare è che Warm Bodies non è affatto un brutto libro, anzi! Semplicemente per quanto mi riguarda però mi aspettavo qualcosa di meglio. Lo consiglio- ovviamente - a chi ama i romanzi sugli zombie e a chi cerca una lettura un po' diversa dal solito, leggera e veloce, chissà che a voi non possa piacere!

Giudizio: 3/5



2 commenti:

  1. Ho capito bene cosa intendi, il modo in cui hai scritto questo commento rende chiari i tuoi pensieri sul libro... Anch'io all'inizio ero restia, l'avevo in libreria da mesi e non ho mai voluto leggerlo perchè gli zombie non mi piacciono. E' stato l'imminente arrivo del film e la visualizzazione del trailer, come per te, a convincermi. Al contrario, però, io sono stata conquistata completamente dalle tematiche profonde e dal modo in cui l'autore ha creato questi zombie con un cuore che ha voglia di tornare in vita. E non sono riuscita a trovare punti di noia, anzi, ogni riflessione mi è parsa brillante, ogni vicenda tanto evocativa da creare come un film nella mia mente. Eppure, come avevamo già detto, mi preme dire, e ora che ho finito il libro ne sono ancora più convinta, che si un fattore strettamente soggettivo. Amare o no Warm Bodies è una questione principalmente personale, al di là dei giudizi sullo stile e sulla storia in toto :)

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  2. IDEM
    La penso come te, restia anch io nel leggerlo ma attratta dalla copertina il passo è stato breve e l ho letto in pochissimo tempo.
    Mi ha divertita e colpita per la diversità dei racconti a cui sono abituata quindi è stato davvero una piacevole sorpresa

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