lunedì 21 febbraio 2011

Recensione - La schiava di Granada

Cari Lettori,
ecco la recensione del giorno!

**Questa recensione è di Fine**

Titolo: La schiava di Granada
Autore: Augustin Sanchez Vidal
Editore: Nord
Pagine: 393



Trama:
Spagna, 1587. Nella sua lunga carriera d'inquisitore, Lope de Mendoza ha condannato peccatori di ogni genere, eppure mai aveva affrontato un simile enigma: chi è la persona che ha davanti? Chi è in realtà Céspedes? Secondo alcuni, il suo nome è Elena ed è la figlia illegittima di una schiava nera. Dopo un'infanzia segnata dalla povertà e dalla violenza, è stata costretta a sposare un uomo brutale da cui ha avuto un figlio. Quindi ha deciso di abbandonare la famiglia e ha cominciato a peregrinare di città in città, trovando lavoro come sarta o domestica. Ma, d'un tratto, di lei si sono perse le tracce... Secondo altri, il suo nome è Eleno ed è un uomo affascinante e dal passato oscuro. Distintosi durante la rivolta delle Alpujarras, l'ultimo atto della conquista cattolica del regno di Granada, ha vissuto a Madrid, è stato apprendista di un cerusico, ha esercitato la professione di chirurgo ambulante e ha conosciuto Maria del Cano, che poi è diventata sua moglie. Ed è proprio a causa di Maria che è stato imprigionato dalla Santa Inquisizione... Chi è dunque Céspedes? Basato su una storia realmente accaduta e ambientato in una Spagna dilaniata dalle guerre di religione, questo romanzo ripercorre le incredibili vicende di un individuo che ha sfidato una società ostile e bigotta pur di affermare il proprio diritto alla felicità.


Recensione:
Questa soria ambientata nella Spagna di fine 1500, vede come protagonista un personaggio particolare un ermafrodita Elena/o.
Inizialmente Elen@ inconsapevole della sua doppia sessualità vive come una donna e affronta molte difficolta quali la sua schiavitù (con la marchiatura di entrambe le guancie) e il matrimonio con uomo che non ama e che ben presto sparirà lasciandola incinta .

"Non sopporterò un'altra volta il peso di un uomo sopra di me. Non sarò la schiava di nessuno"

Lavorando e facendo molti sacrifici si accorge che non riesce a mantenere il figlio; a completare il quadro delle sue sventure si aggiunge la morte della madre e la carestia del villaggio.
Questa serie di avvenimenti la portano a rinunciare al figlio dandolo in affidazione, a una coppia, e ad abbandonare la terra dove era cresciuta Alhama.
Con la consapevolezza di essere donna ma anche uomo,inizia il suo viaggio verso Granada, dove inizierà il suo apprendistato come sarta e capirà di essere attratto dalle donne, per la prima volta scoprirà il desiderio e l'amore con Ana de Albanchez, che la spingerà a concretizzare la sua natura maschile.
Il suo pellegrinare ben presto ricomincerà verso altre destinazioni fino ad arrivare a Frontera dove dopo uno scontro con il ruffiano Heredia finirà in carcere; scarcerata per sfuggirgli inizierà a portare definitivamente abiti maschili.
Per mantenersi farà il bracciante e il pastore ma presto tornerà in carcere perché ritenuto una spia, verra rilasciato dopo l'accertamento del sesso. Obbligata a riprendere l'identità femminile e a servire il parroco del luogo, dopo sei o sette mesi si arruola e parte per la guerra facendosi chiamare Eleno.
Vivrà un inferno per cinque sei anni

"...Uno spettacolo che muoveva a compassione i soldati più sensibili...."

Finita la guerra riprende il lavoro di sarto sempre sotto sembianze maschili a Marchera dove si trattiene per poco più di due anni.
Decide di ripartire, dopo varie destinazioni fa amicizia con un cerusico (chirurgo) che gli insegna il mestiere (si rivelerà la sua vocazione).
Per evitare eventuali accuse parte per Madrid, dove gli rilasceranno le qualifiche per esercitare il mestiere di chirurgo. Dopo vari anni di vagabondaggio, per non insospettire nessuno, si trova a Valdemoro e scopre l'amore vero con Maria del Cano.

... Aveva da poco compiuto quarant'anni e si sentiva braccato dal tempo, che scivolava via fugace, come sabbia tra le dita. ...

Stufo della sua vita da nomade decide di sposarla, ma subito dopo il matrimonio verrà incolpato ...
Quali sono le accuse che lo porteranno al processo e come si risolverà? Cosa succederà a Elen@?

Pensiero:
Questo romanzo a tratti sconvolgente è immerso in uno sfondo storico di guerra  "religiosa" dove in primo piano troviamo le ingiustizie, l'ignoranza del tempo, la morte, e le difficoltà psicologiche di un corpo che è "uno scherzo" della natura; ma nonostante tutto riescono a nascere sentimenti come l'amore....

Aveva sentito dire che l'amore è come il tesoro del pirata, che solca i mari a caccia di prede per un anno intero e poi, in un solo giorno,
mette le mani su un'immensa fortuna.

Sarà un viaggio lungo e duro che vi porterà alla verità...
Un romanzo travolgente, scritto accuratamente,a volte avvilente ma se volete capire la durezza della vita e come una sola parola possa sconvolgere l'esistenza di una persona, dovete assolutamente immergervi nel processo di Elen@!

Un grazie doveroso a Fine, del blog Alla fine del sogno,(fatevi un giro!) che mi ha prestato la sua recensione!!
Grazie, davvero! Non so come avrei fatto altrimenti! :)


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