sabato 31 agosto 2013

Recensione - Come il mare d'inverno

Cari Lettori,
ecco la recensione del giorno!

COME IL MARE D'INVERNO
SUSANNA KEARSLEY
SPERLING & KUPFER
394 PAGINE
19,90 €
ED.RILEGATA




Trama
(dalla copertina)

Carolyn McClelland, autrice di romanzi storici di successo, è alle prese con il nemico più temibile per chi fa il suo mestiere: il blocco dello scrittore. Decide quindi di andare a trovare la propria agente in Scozia, sperando in qualche utile consiglio. Un giorno, girovagando in cerca d'ispirazione, viene magneticamente attratta dalle rovine di un castello a picco sul mare: è il castello di Slains, e Carolyn ne resta stregata. Quel luogo le dà un brivido sottile, non solo per la sua rude, aspra bellezza ma soprattutto perché le è in qualche modo, incomprensibilmente, familiare. Accantonando quella vaga inquietudine, stabilisce di farne il teatro del suo prossimo libro, una struggente e romantica vicenda ambientata ben tre secoli prima, ai tempi della sollevazione scozzese contro la Corona inglese. La protagonista sarà una donna, Sophia, innamorata di un ufficiale dagli occhi color del mare d'inverno, con cui vivrà una travolgente, tragica passione. Con l'intento di calarsi appieno nell'atmosfera, Carolyn si stabilisce in un cottage di quel pittoresco lembo di terra e allaccia una serie di conoscenze che si prestano volentieri a offrirle il proprio contributo. Tra questi, il padrone di casa e, soprattutto, l'affascinante figlio Graham. Appassionandosi sempre più alla protagonista Sophia, Carolyn si mette all'opera e di colpo tutto le viene fin troppo facile: dialoghi, vicende, ambienti sembrano prendere forma da soli e i personaggi paiono vivere di vita propria...


Commento Personale

Quando ho visto una copia di Come il mare d'inverno abbandonata in un angolo al supermercato e con un bollino sopra che reclamizzava un super sconto da applicare al prezzo di copertina, non ho letteralmente capito più niente! L'unico romanzo di Susanna Kearsley che, per ora, è approdato in Italia ha da sempre, e sottolineo sempre, esercitato un fascino tutto particolare su di me. Vuoi il titolo, che io trovo tremendamente romantico e carico di aspettative; vuoi il fatto che il risvolto di copertina prometta amori all'ultimo sospiro tra venti di guerra, capitani di fregata fuori legge e castelli a picco sul mare; vuoi che l'ambientazione è quella della Scozia della prima rivolta giacobita ma io, quando ho focalizzato che tutto ciò si trovava nello stesso romanzo, non ho più resistito alla tentazione di portarlo a casa con me, staccarmi dal mondo e immergermi nella lettura. Mi sono convinta di avere tra le mani il mio prossimo libro feticcio, quello che avrei sbandierato a destra e manca per mesi e mesi consigliandolo anche ai vicini di casa e di cui avrei parlato ininterrottamente persino nel sonno, ma il ritorno alla realtà è stato trai i più amari  e peggio digeriti nella mia carriera da lettrice. Perchè? Semplicemente perchè l'autrice aveva tra le mani una storia con un potenziale a dir poco fantastico, un romanzo che avrebbe potuto essere un vero gioiellino, e invece lo ha rovinato- e sottolineo, con un moto di stizza, rovinato- facendo scendere il tutto alla pari di un romanzetto di edicola. Poco, praticamente nulla, sono riuscita a salvare del testo, se non le ambientazioni. Ma, mi viene da pensare, con una certa cattiveria, che non è certo merito dell'autrice se la Scozia ha dei paesaggi così belli e così evocativi, e dunque il mio plauso va solo ed esclusivamente alla decisione della Kearsley di aver scelto questo scenario così bello come sfondo per la sua storia. Stop: i pregi del romanzo per me terminano qui! Scarso il mio coinvolgimento nella storia che nonostante si articoli su due piani temporali non ha la grip nè l'attrattiva di altri romanzi costruiti con lo stesso artificio. Si capisce fin da subito il parallelismo che l'autrice vuole creare e onestamente leggere due volte le stesse azioni dopo un po' mi ha portato all'esasperazione! Insomma, sotto questo aspetto l'autrice avrebbe certamente potuto fare di più, ingarbugliare meglio la vicenda per esempio, creare più aspettativa, intorbidire meglio il tutto, costruire qualche mistero, mettere su una specie di indagine e, insomma, movimentare decisamente il tutto! Non parliamo poi dei personaggi che dire che ho trovato stereotipati è dire poco! Nessuna attrattiva da parte mia è stata suscitata, nè per quelli femminili, nè per quelli maschili. Soprassiedo inoltre sullo sfondo storico che la Kearsley è riuscita a descrivere e semplificare peggio di una partita a nascondino tra bambini! Non si è avvicinata nemmeno lontanamente alla complessità della cosa, nè è riuscita a renderle giustizia in termini di interesse, riuscendo solamente a tratteggiare una cospirazione nazionale con interessi in gioco, invidie, tradimenti, insabbiamenti e molto altro ancora in maniera penosa. Sebbene riconosca lo sforzo da lei compiuto e le ricerche condotte sull'argomento, che a tratti emergono dalla narrazione, la resa del tutto non mi è comunque piaciuta. Ma il meglio del romanzo, e anche l'inatteso, mi è stato riservato sul finale, che giuro di non aver capito nemmeno adesso! Ho riletto più volte il capitolo conclusivo, sperando di aver capito o interpretato male ma (sarò scema io) non sono riuscita a capirlo! E se quello che ho letto è corretto, lasciatemi dire che questo è forse il finale peggiore che abbia mai letto in un libro che rientra nella categoria "romantico". 
In conclusione dunque, avevo grandi speranze e aspettative per questo romanzo: credevo che sarebbe stata un'ottima lettura, mentre invece si è dimostrata non soltanto mediocre ma anche deludente in molti punti che avrebbero potuto, al contrario, essere scritti con più cura e riservarmi così un maggior coinvolgimento. Mi dispiace davvero perchè avrei davvero voluto dare un giudizio diverso al romanzo e avrei seriamente voluto che il libro mi piacesse, ma i fatti per me sono chiari: Come il mare d'inverno è un romanzetto scialbo e abbastanza insulso che nemmeno si avvicina alle emozioni che avrei voluto provare durante e trovare nella lettura. A me non è piaciuto, ma sono in ogni caso contenta di averlo letto perchè mi ha confermato ancora una volta come la Scozia sia una terra ricca di magia e amore e questa è una sensazione che mi porterò dentro ancora per un po'!

Coinvolgimento

Basso e assolutamente non costante. Ogni volta che credevo di aver intrapreso un buon ritmo, questo veniva spezzato in qualche modo dalla narrazione. Lo stile pedante di certo non aiuta in ciò e la mancanza assoluta di un numero minimo di artifici per ingraziarsi l'attenzione del lettore fa risultare il libro un enorme polpettone indigesto. Nemmeno la parte storica, ricca di svolte e tradimenti, non ha potuto nulla contro la noia che assale dopo le prime pagine!Prevedibile praticamente su ogni aspetto della trama, alla fine mi sono ritrovata a contare le pagine che mi separavano dalla fine, il che non è mai un buon segno. 2/5

Stile

Pedante e noioso. L'unica cosa che salvo sono le descrizioni, ma - come ho detto precedentemente- non sono del tutto sicura che il merito sia da attribuire all'autrice! Soprassiedo sui dialoghi tremendi e sulle situazioni impossibili che a volte si sono create tra i personaggi perchè non basterebbero righe e righe per spiegarle adeguatamente. Come già rimarcato, è completamente assente qualunque tipo di artificio per rendere la lettura più intrigante agli occhi del lettore e questo è un vero peccato perchè avrebbe potuto davvero fare la differenza. Inoltre ho trovato la narrazione spesso e volentieri superficiale, con troncature temporali, a volte, fastidiosissime! 2/5

Personaggi

Gridano stereotipizzazzione da ogni pagina! Prevedibili e in qualche modo noiosi nel loro agire che risulta quasi sempre troppo scontato! I personaggi femminili non mi sono piaciuti: li ho trovati lagnosi e quasi sempre intenti ad autocommiserarsi, per non parlare delle scelte incomprensibili della protagonista sul finale!!! Quelli maschili, invece, li ho trovati inutilmente ripieni di testosterone (il che va bene in generale, ma solo se nella giusta dose). 2/5

Vicenda

Nel complesso l'ho trovata davvero molto ricca di potenziale, ma sfruttato in maniera del tutto inadeguata . Ogni risvolto che l'autrice avrebbe potuto rendere interessante e accattivante è stato reso, al contrario, ordinario e prevedibile. Neppure il dramma tra i personaggi, che è comunque presente in dose abbastanza massiccia,  riesce e risultare credibile e, in qualche modo, adeguato. 
Nel complesso dunque, alquanto deludente. 3/5

(Cover: Non mi piace moltissimo perchè la trovo abbastanza banale. E' vero che c'è il mare, ma lo avrei decisamente preferito in burrasca o comunque più cupo e tenebroso. Mi piace invece la ragazza che guarda con aria sognante. 3/5)



Consigliato? Forse sono stata un po' troppo cattivella nel giudicare il libro, ma il risentimento verso il romanzo, che non si è dimostrato all'altezza delle aspettative, è stato acuito dalla delusione. Avrei davvero voluto che il romanzo mi piacesse di più, ma così non è stato. Onestamente non lo consiglierei, ma il mio è un giudizio controcorrente dato che ai più è piaciuto.

Giudizio: 2.25/5


3 commenti:

  1. Insomma, mi par di capire, una delusione su tutti i fronti! peccato, in effetti con quelle premesse intrigava parecchio anche me!

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  2. Concordo: una delusione bella e buona! :/

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  3. Mi associo al commento di Phoebes, le premesse sembrano davvero interessanti... è un peccato che ti abbia delusa così!

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