giovedì 15 agosto 2013

Quattro Letture Estive

Cari Lettori,
come promessovi eccomi con la mia opinione su quattro letture che ho affrontato durante questo periodo di latitanza  e frequenza sporadica della blogosfera :)



Dopo mesi di letture molto leggere a causa di impegni  che mi hanno tenuto occupata la mente ho avuto una specie di rigetto fisiologico per il genere YA e company e mi sono dunque direttamente buttata sui thriller/gialli senza esitare un attimo di più! Il primo che ho preso in mano è stato La verità sul caso Harry Quebert del giovane e talentuoso Joel Dicker, pubblicato in Italia dalla Bompiani allo stratosferico prezzo di 19,90 € per 774 pagine. Ho puntato il romanzo fin dalla sua uscita in libreria e dal momento stesso in cui sono riuscita a metterci le mie manine sopra non vedevo l'ora di iniziarne la lettura, che mi sembrava estremamente promettente e decisamente in linea con i miei gusti. Purtroppo ho dovuto aspettare di avere sufficiente tempo libero per dedicarmici completamente e l'inizio delle vacanze mi è stato in effetti il momento migliore per iniziarne la lettura. Sono partita con aspettative altissime e quasi impossibili da soddisfare, ma tutto sommato La verità sul caso Harry Quebert è stato in grado si colmarle praticamente tutte. Joel Dicker ha uno stile davvero fantastico, ti scivola addosso senza mai risultare pesante o noioso o pedante. E credetemi se vi dico che mai, nemmeno una volta, in più di settecentocinquanta pagine la lettura è stata un peso! La narrazione è magnificamente gestita, perfetta nella sua coralità e ottima in relazione agli eventi raccontati. Non si disdegnano colpi di scena ben costruiti, sopratutto nella parte finale del libro, e diverse svolte narrative disseminate per tutta la lunghezza del romanzo. L'autore ha fatto un lavoro minuzioso, certosino e davvero lodevole creando una storia altamente godibile, infarcita di deliziose massime strettamente legate a doppio nodo con il mondo dei libri (davvero una chicca, credetemi!). Anche  i personaggi  non sono da meno:  risultano tutti fantastici e tutti quanti godono della stessa accuratezza usata dall'autore per la vicenda. A modo loro sono tutti un po' i protagonisti di questa tortuosa e letale - è il caso di dirlo- storia, e Dicker è stato veramente geniale nel creare i loro personali drammi e mischiarli adeguatamente con l'intreccio centrale del romanzo. Ottima anche la scelta stilistica di usare più pov e calare così il lettore direttamente nella testa del personaggio di turno.
C'è comunque un però che nonostante tutto mi sento di sottolineare: il ritmo narrativo. Mi sono infatti resa conto a lettura inoltrata che il libro può facilmente essere classificato come noir/giallo piuttosto che come thriller e questa differenza di velocità narrativa è stato davvero l'unico neo che non mi ha convinto completamente; anche se alla fin fine si tratta più di gusti personali che di altro. Nonostante la storia rimanga infatti godibile per tutta la durata del libro, alcune parti le ho trovate però decisamente più veloci di altre, nelle quali Dicker si è "perso" in dettagli tutto sommato inutili alla fine della risoluzione (ma non invece alla contestualizzazione) e allo stesso modo questi passaggi sono risultati più incisivi degli altri, almeno per quanto mi riguarda. Non mi lamento comunque più di tanto perchè il romanzo rimane in ogni caso altamente godibile anche in questo modo, anche se probabilmente  uno ritmo da thriller sarebbe stato più in linea con i miei gusti.
La verità sul caso Harry Quebert rimane in ogni caso un romanzo di altro pregio, caldamente raccomandato se volte leggere un bella storia oltre che un ottimo noir.

Giudizio: 4.75/5 



Non paga di emozioni forti mi sono buttata subito dopo su un thriller con la T maiuscola. Uno di quei libri che ti inchioda letteralmente alla sedia e alle pagine,  un romanzo che è stato impossibile mettere giù prima di aver girato l'ultima pagina e anche allora mi ha lasciato un brivido lungo la schiena con il suo finale a dir poco incredibile. Una delle più belle e al contempo terribili letture dell'anno e perfetto- non trovo altro aggettivo per definirlo- per i giorni di calura estiva in cui l'ho letto. Un libro che dovete tassativamente leggere se amate il genere e che presto diventerà anche un film. L'amore bugiardo, pubblicato dalla Rizzoli al prezzo di 18,00 € per 460 pagineè un libro fantastico, un thriller mozzafiato, un page turner incredibile che sa mischiare in maniera eccellente il realismo alla finzione. Non mi dilungherò troppo sulla genialità dell'intreccio e su quanto intelligentemente sia stato portato avanti dell'autrice, nè su quanto i colpi di scena siano stati davvero fantastici e traumatizzanti per la sottoscritta (che non aveva assolutamente sospettato niente di tutto quello che accadeva!). Bello e perfetto dunque, sotto tutti i punti di vista: è così che scelgo di definire l'ultima fatica di Gillian Flynn che magistralmente ha gestito tutti i fili di una vicenda che ridefinisce a pieno il concetto di "matrimonio in crisi."
 Una sola ultima raccomandazione: non lasciatevelo sfuggire!

Giudizio: 5/5


Mentre mi davo ai thriller come se non ci fosse un domani, la mia mente da lettrice già si preparava alla prossima lettura, passando in rassegna i vari titoli della mia enorme TBR pile. C'è stato poco da fare, quando mi sono ricordata di avere in attesa l'ultimo libro della saga di Black Friars, ho immediatamente capito che sarebbe stata la mia prossima lettura. Subito dopo averlo iniziato tuttavia, ho pensato immediatamente di rimetterlo giù e rimandarne la lettura, perchè ero perfettamente consapevole delle conseguenze che la fine della serie avrebbe avuto sulla mia psiche. E così è stato. Leggere le cinquecento pagine de L'ordine della Croce è stato al contempo malinconico e gioioso. Sono state le cinquecento pagine più incredibili e dolce amare dell'anno perchè nonostante le divorassi, come accade per ogni cosa uscita dalla penna di Virginia, dall'altro lato sapevo che inesorabile mi trasportavano verso la fine, nella quale avrei dovuto tassativamente lasciare per sempre i personaggi  e il loro mondo che sin dall'inizio dell'avventura mi ha tenuto così tanta compagnia . E' difficile spiegarvi la simbiosi che si è creata in questi quattro anni tra me e i libri della De Winter: le mie estati non saranno più le stesse senza l'attesa per l'uscita di una nuova avventura nel magico mondo della Vecchia Capitale; mi mancheranno tutti i personaggi, anche se so che posso sempre darmi alla rilettura (cosa che ho assolutamente intenzione di fare!), e mi mancheranno in maniera altrettanto intensa i sospiri che solo la lettura di questa serie ha saputo regalarmi.
Non serve aggiungere molto altro, ormai credo si sia capito quanto abbia amato L'ordine della croce (edito Fazi, 18,00 € per 506 pagine) e tutta la serie in generale, quanto io sia irrimediabilmente innamorata dello stile e dei personaggi (Bryce in testa!) senza possibilità alcuna di ritorno. Se ancora non vi siete avvicinati a questa lettura, vi consiglio caldamente di farlo perchè non ne rimarrete delusi, ma attenzione: crea dipendenza!!!

Giudizio: 5/5


Infine, dopo aver superato il lutto per la fine della serie di Black Friars, mi sono data nuovamente al genere YA, ma questa volta in lingua. Da un po' di tempo infatti occhieggiavo con insistenza il secondo libro della serie Legend di Marie Lu: Prodigy. Legend era stato un buon distopico ma mancava di qualcosa, di una qualche scintilla che lo proiettasse in pieno tra i libri incredibili, quelli insomma che sanno rubarti un pezzettino del cuore. Al contrario invece, ho trovato Prodigy nettamente superiore al suo predecessore. Il secondo libro della serie parte esattamente dove Legend si era interrotto e da qui sale in un crescendo di emozioni davvero fantastiche e scene a dir poco epiche (e molto cinematografiche). La storia d'amore tra Day e June è messa ancora una volta alla prova dalle circostanze avverse, il dubbio mina costantemente il loro rapporto per gran parte del romanzo, sopratutto ora che per gran parte della vicenda sono divisi e impegnati a combattere la Repubblica ciascuno a modo loro; e non un triangolo ma un bel quadrato amoroso attende il povero lettore ignaro e i due protagonisti! Inoltre, colpi di scena a  più non posso e un finale strappalacrime per minimizzare condiscono il tutto, rendendo  Prodigy davvero un ottimo libro. Nonostante gli ottimi implementi raggiunti dall'autrice devo però confessare che mi aspettavo qualcosina in più in termini di approfondimenti per quanto riguarda la società distopica. Sopratutto per le Colonie, che in questo capitolo giocano un ruolo fondamentale, avrei decisamente preferito una maggior presenza di dettagli in merito alla loro organizzazione e magari anche alla loro storia. Buoni come sempre invece i personaggi e la loro caratterizzazione; stesso discorso  anche per quanto riguarda lo stile che trovo perfettamente in linea con il romanzo e molto incisivo per il tipo di scrittura.
E ora, dato il finale del libro, non posso far altro che contare i giorni che mi separano da Champion, il terzo e ultimo romanzo della serie!

Giudizio: 5/5



9 commenti:

  1. Oddio devo leggere il libro della De Winter e Prodigy in primis *__*

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  2. Oddio devo leggere il libro della De Winter e Prodigy in primis *__*

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  3. Letto i primi due, entrambi molto belli e raccomandabili, ho preferito leggermente La verità sul caso Harry Quebert...

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  4. @Susi: assolutamente devi! *.*

    @Nico: comunque entrambi molto molto belli e ben scritti :)

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  5. Cavolo, ti è capitata una serie di letture positive! :D

    Ho a casa il libro di Dicker e prima o poi lo leggerò, anche se ancora non so quando... L'ha preso mia mamma, quindi prima dovrà leggerlo lei, poco ma sicuro.

    "Black friars" è una serie che non ho letto, ma che ogni tanto mi manda messaggi subliminali e mi richiama; penso che cederò, presto o tardi xD

    "L'amore bugiardo" mi ispira un sacco! Tra l'altro ora pare che si stia organizzando la trasposizione cinematografica.

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  6. E' vero! E ne sono felice! E' sempre bello trovare letture che ti lasciano qualcosa di positivo :)
    Dicker, leggilo: non te ne pentiri ;)
    Balck Friars!!!Devi leggerla! E' davvero ben scritta e costruita ed è totalmente italiana!!
    Sì, L'amore bugiardo sarà presto un film. Se non ricordo male, ci sono già gli attori principali in rete, e anche questo ti consiglio di leggerlo, se ti piace il genere :)

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  7. in crisi di astinenza da black friars!!!!

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  8. "L'amore bugiardo" mi ispira un sacco!
    Mi piace cambiare genere di lettura in lettura, e questo è un ottimo consiglio :)

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