sabato 19 gennaio 2013

Recensione - Absedium

Cari Lettori,
ecco la recensione del giorno!

ABSEDIUM 
Il vento di Alesia
M.A CERRINO
RIZZOLI
397 PAGINE
8.8O €
ED. RILEGATA

*ATTENZIONE!!!!!!SE AVETE INTENZIONE DI LEGGERE QUESTO LIBRO, VI SCONSIGLIO LA LETTURA DELLA TRAMA RIPORTATA IN COPERTINA PERCHE' RICCA DI SPOILER, PASSATE DIRETTAMENTE ALLA RECENSIONE!*




Trama
(dalla copertina)

Trenta giorni. È il tempo che rimane a Vercingetorige e ai suoi uomini per affrontare la vendetta di Giulio Cesare. Poi non ci sarà più cibo né acqua nella città assediata dalla furia romana, e il sogno di una Gallia libera morirebbe per sempre con i guerrieri ribelli. Alesia è l'ultimo avamposto della sanguinosa rivolta che ha decimato le legioni romane e messo a dura prova la sete di conquista di Cesare. Per questo adesso i capitribù gallici che difendono la città pregano solo che i rinforzi arrivino al più presto. È stato il bardo Ceidrac a radunare da ogni angolo della Gallia l'esercito in marcia verso la roccaforte. Con loro ha cavalcato Nesia, la veggente sacra agli dèi e sposa di Vercingetorige: anche lei vuole combattere, perché il figlio che porta in grembo possa nascere da uomo libero. E ora, sotto le mura di Alesia, mentre il vento porta con sé le potenti parole di Ceidrac, gli uomini di Gallia sono pronti a lottare fino alla morte insieme al proprio capo, il "grandissimo re dei guerrieri" che ha osato sfidare l'invincibile Cesare.

Commento Personale

Purtroppo in questo periodo non ho fortuna con i romanzi che scelgo: puntualmente infatti mi ritrovo per le mani un libro e una storia decisamente mediocri rispetto a quello che mi aspettavo. Prima Le parole del nostro destino, che si è rivelato più un romance che un time travel, e ora anche Absedium. Intendiamoci, non che il romanzo sia brutto nel vero senso della parola, ma sicuramente posso definirlo deludente in quanto mi aspettavo la lettura totalmente diversa da quella che poi si è rivelata. Mi ero immaginata di leggere la storia della conquista della Gallia vista però da una prospettiva inedita: quella di Vercingetorige. L'idea era ottima e piena di potenzialità dato che le fonti sull'argomento sono poche e ovviamente tutte rivolte verso la versione di Cesare. Tra l'altro, se mi seguite lo saprete certamente, io adoro i romanzi storici che riscrivono le versioni dei fatti, gettando nuova luce sui personaggi storici ricordati dalla memoria collettiva in maniera negativa, cancellando le ombre e donandogli nuovo lustro. Vercingetorige decisamente era adattissimo a questo proposito, perfetto per essere ri- descritto come un grande guerriero ambizioso e tenace, capace di mettere a dura prova l'ingegno e le abilità romane e di tenere testa al grande Cesare. Aggiungeteci un'ambientazione da favola, condita con gli usi e i costumi celtici (per me tremendamente affascinanti) e otterrete una misura delle mie aspettative. Praticamente tutto concordava nel farmi credere che questo romanzo sarebbe stato epico nel vero senso del parola. Purtroppo però, al contrario di quel che pensavo e speravo, mi sono ritrovata a leggere un libro storico che si è rivelato noioso e in definitiva non molto diverso dal mio libro di storia del liceo, con difetti di narrazione abbastanza pesanti per quanto mi riguarda. E' bene sottolineare che non sto discutendo la preparazione dell'autrice che anzi, risulta eccellente e ben presente; purtroppo però per scrivere un romanzo storico  che risulti davvero appassionante e avvincente, serve molto di più che un lungo elenco di fatti e battaglie sapute dai più. Oltre a dei buoni personaggi (e questi erano ottimi in termini di potenzialità) serve infatti una storia, un intreccio accattivante che riprenda  ovviamente a grandi punti la Storia vera e propria ma che narri anche la storia personale dei protagonisti - inventandola se serve - che umanizzi e avvicini al lettore i personaggi storici di cui si parla, facendogli abbandonare la staticità dei libri di storia per qualcosa di decisamente più avventuroso.Questa d'altro canto è la letteratura d'intrattenimento, altrimenti tanto vale scrivere un saggio! E questo è anche di fatto la più grande mancanza di Absedium, secondo me. Le battaglie combattute da Cesare in Gallia sono facilmente reperibili in mille modi diversi ma cosa ha pensato Vercingetorige prima dell'assedio di Alesia? Cosa ha fatto la sera prima di una battaglia importante seduto intorno al fuoco con i suoi guerrieri? Chi erano i suoi confidenti a cui raccontava i dubbi che certamente anche lui nutriva?Ecco era anche questo che avrei voluto leggere tra le pagine di questo romanzo. Certamente la Storia deve esserci per contestualizzare il tutto, ma sono altrettanti necessari quei piccoli particolari che condiscono efficacemente la vicenda trasformandola poi in una storia che il lettore ha il piacere di leggere.
Per questo dico che Absedium si è rivelato essere più ordinario di quello che credevo, non un brutto romanzo, ma sicuramente uno che non ha saputo sfruttare al meglio tutti i numerosissimi punti di forza che aveva:un vero peccato considerate anche le premesse sfavillanti con cui partiva. Rimane comunque immutato il valore degli eventi narrati e l'impegno di ricerca dell'autrice.

Coinvolgimento

Abbastanza scarso. Escludendo le prime pagine dove è stato più il mio entusiasmo per le potenzialità della vicenda  che il coinvolgimento vero e proprio a spingermi a leggere, il resto del libro per me è stato noioso. Inoltre non è presente una cartina con i luoghi descritti nel romanzo (che sono differenti da quelli attuali e molteplici) il che mi ha reso complicato seguire i vari spostamenti geografici, senza tenere conto del numero impressionante di tribù galliche citate senza che il lettore sappia effettivamente collocarle all'interno della storia e nello spazio della Gallia. Unica nota positiva il dizionario con i termini celtici e latini usati nel testo. 2/5

Stile

Non mi ha fatto impazzire per nulla. In generale l'ho trovato abbastanza piatto senza nessun tipo di coinvolgimento per il lettore. Nessuna verve o grinta: in pratica non c'era differenza tra una descrizione di battaglia e una paesaggistica! Un vero peccato! Non mi è piaciuta oltretutto la scelta della terza persona, trovo che per romanzi del genere sia decisamente più coinvolgente la prima. 2/5

Personaggi

Grandi potenzialità per nulla esplicate. Vercingetorige che avrebbe dovuto essere l'elemento aggregante e trascinante dell'intera vicenda non spicca mai! Mai una descrizione appassionata, ricca di particolari o interessante. Il personaggi non ha tridimensionalità, non si stacca dalla pagina, non affolla i pensieri del lettore, non lo conquista e non guadagna quella vita propria che avrebbe potuto acquistare ma al contrario rimane inerme tra le azioni canoniche che ci si aspetterebbe da lui e i fatti storici veri e propri. Stesso discorso per tutti gli altri personaggi che si risolvono in poco più che ombre che attraversano le pagine. Inaudita per me inoltre la mancanza di una vera e propria storia d'amore, tanto più che il libro è stato scritto da una donna!3/5

Vicenda

Un lungo e costante elenco di fatti storici per lo più. Qua e là spiccano alcune "trovate" ma nessuna davvero in grado di portare il romanzo su un altro livello. Un vero peccato perchè il libro e la storia erano davvero ricchi di potenzialità. Non ho molto altro da aggiungere, a parte il fatto che è stato davvero una mezza delusione.3/5

(Cover: In linea con il romanzo. Non è una di quelle cover che ti strappano un sospiro ma assolve comunque bene al suo dovere. Non mi piace moltissimo il formato di questa collana che trovo troppo largo da tenere tra le mani, ma questa è una questione di gusti vera e propria. Trovo invece inaccettabile come la quarta di copertina riporti più di metà libro, sottraendo al lettore anche quel pizzico di aspettativa che avrebbe potuto esserci!!! 4/5)

Consigliato? Consigliato solo agli amanti "sfegatati" dei romanzi storici e ai fan dell'autrice.

Giudizio: 2.5/5

Questa recensione partecipa alla Women Reading Challenge di peekabook.it




8 commenti:

  1. Recensione molto interessante Morna!
    L'ho letta attentamente perché ho avuto il piacere di ospitare alla Locanda dei Libri la Cerrino per un'intervista proprio per l'uscita di Absedium... credo che scriverà anche il seguito/conclusione di questo romanzo.

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  2. Grazie mille Clody. Si ho letto la tua intervista e l'ho trovata davvero molto esaustiva. Mi chiedevo infatti se avesse in mente di scrivere la conclusione della storia. Darò sicuramente un'altra possibilità all'autrice :) Tu lo hai letto il romanzo? Che ne pensi?

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  3. No non l'ho letto...
    A me i romanzi storici non dispiacciono per nulla, a patto che non assomiglino di più a un testo scolastico che ad un romanzo.
    Come hai detto anche tu, i bello di questo tipo di libri è che si dovrebbe andare a conoscere l'uomo che è stato dietro alla grande Storia... e se questo non avviene che differenza c'è allora tra un libro di storia e un libro come questo?
    Però mi sto basando sulla tua recensione, non avendolo letto!
    Probabilmente la Cerrino ha preferito avere un approccio più tecnico e meno di fantasia...boh... queste sono scelte! Non metto in dubbio comunque la sua preparazione storica perché so che si documenta moltissimo per i suoi libri. Quindi potrebbe essere un libro adatto agli amanti della Storia vera e propria, senza divagazioni o innesti di altro tipo... De gustibus ^_^

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  4. Si anche io credo che l'autrice abbia fatto una scelta di quel tipo. purtroppo però è rimasta un po' troppo sul tecnico! Naturalmente la sua preparazione non è in discussione, ci mancherebbe, ma qualche tocco più personale avrebbe giovato moltissimo al romanzo. Pero hai ragionissima: i gusti non si discutono! ;)

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  5. Peccato! In effetti l'idea della conqista della Gallia vista con gli occhi di Vercingetorige era davvero bella!

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  6. NOTA: in latino "assedio" si dice "obsidium". "Absedium" è una parola inesistente. Non credo comunque che l'autrice c'entri con questa papera micidiale, dato che il titolo viene di solito imposto dalla redazione della casa editrice (come la copertina, del resto).

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  7. Grazie per la precisazione, Anonimo

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  8. Grazie per questa interessante recensione! Pensavo che “Absedium” fosse simile a “Il flagello di Roma”, un altro romanzo storico della Rizzoli che ho appena letto e che mi è piaciuto molto perché ha un po’ tutte le qualità di cui parli. Narra la storia di Brenno, il condottiero dei Celti che conquistò Roma nel 390 a.C. Ero scettica per via della copertina un po’ troppo aggressiva per i miei gusti, ma il romanzo merita e te lo consiglio vivamente: è scritto dal punto di vista dei Celti, è avvincente e pieno di avventure, ci sono descrizioni suggestive dei costumi celtici e anche una storia d’amore. Buone letture e a presto! ;) -Cate-

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