domenica 4 agosto 2013

Recensione - Eden

Cari Lettori,
ecco la recensione del giorno!

EDEN
ALESSANDRO CORTESE
ARPANET
145 PAGINE
12,00 €
(#1 Eden)




Trama
(dalla copertina)

Un’audace reinterpretazione della Storia della Creazione e del Giardino dell’Eden dal punto di vista degli angeli. Un gruppo di ribelli, tra insospettabili tradimenti ed enigmatici spiriti, decide di scoprire che cosa significhi libertà.

Commento Personale

La prima volta che ho cercato in rete informazioni sull'autore e sulle sue opere mi si sono aperte davanti agli occhi intere pagine con recensioni entusiaste e positive, piene di lodi rispetto allo stile e al contenuto di cui andrò a parlarvi. Io voglio essere onesta fin da subito riguardo a ciò che ho provato e vi dico perciò che, nonostante tutte le premesse assolutamente positive con cui sono partita e nonostante l'impegno profuso nella lettura del romanzo, non sono riuscita a entusiasmarmi così tanto e così profondamente come avrei voluto. Sarà che il libro rientrava nella mie corde solo sulla carta, perchè una volta iniziato ho avuto da subito seri problemi con lo stile, sarà anche che sono abituata a un altro tipo di letture, ma Eden è stato contemporaneamente un tormento e uno svago in quanto a lettura. Sicuramente l'autore ha talento, questo è indubbio e ci tengo a precisarlo già da ora. Leggendo, fin da subito risulta infatti ben evidente la competenza di Alessandro Cortese sia per quanto riguarda i temi affrontati (si percepisce infatti molto chiaramente il lavoro di ricerca e il livello di accuratezza con il quale è stato svolto), sia per ciò che concerne stile con il quale il libro è scritto. Anche l'argomento portante, attorno al quale ruotano le vicende descritte, risulta da  subito interessante e originale, una prospettiva nuova e inedita su un argomento - al contrario - conosciuto dai più. Tuttavia, nonostante tali indubbi elementi di forza, non sono riuscita e entrare davvero in contatto con la storia e i personaggi, che sono sempre rimasti sullo sfondo, senza mai riuscire a conquistare pienamente la mia mente.
In ultima analisi e per quanto mi riguarda quini, Eden è risultato un testo impegnativo, poco scorrevole sotto certi punti di vista e che non sempre ha saputo intrattenermi come mi sarei aspettata, ma al contempo è stata anche una lettura molto interessante e che ha saputo proporre un'originale reinterpretazione della storia della Genesi dal punto di vista degli Angeli e dei concetti a essi legati, esplorando il labile confine tra il bene e il male e ponendo al centro della narrazione l'affascinante figura di Lucifero. 
Mi sarebbe davvero piaciuto riuscire a emozionarmi fino in fondo per la storia che l'autore ha voluto raccontare, ma purtroppo così non è stato; ciononostante rimango dell'idea che lavorando su alcuni aspetti, in futuro, potrei decisamente apprezzare maggiormente i lavori di Cortese.

Coinvolgimento

Purtroppo abbastanza basso. Il ritmo narrativo è stato troppo veloce per i miei canoni,. Nonostante l'originalità, lo stile ostico mi ha impedito grandemente di entrare a fondo sia per quanto riguarda il coinvolgimento nella vicenda che per personaggi stessi. Preferisco decisamente una una narrazione più lenta e delicata che accompagna gradualmente il lettore all'interno del mondo creato dall'autore e che sia più esplicativa e più dettagliata, anche in termini di descrizioni. Sicuramente in questo caso avrebbe grandemente giovato una "strategia" del genere, data sopratutto l'originalità intrinseca del romanzo che rimane il punto di forza del libro. 2/5

Stile

Probabilmente la colpa è mia, ma io ho trovato davvero difficile lo stile dell'autore, sopratutto all'inizio, dove ho faticato fortemente a inquadrare un po' tutto: dall'ambientazione ai personaggi, perfino al contenuto. Durante la lettura ho avuto infatti seri problemi a relazionarmi con quello che si stava descrivendo e più volte ho  dovuto rileggere per essere sicura di aver capito bene. Personalmente l'ho trovato davvero poco scorrevole, a tratti arcaico e troppo spezzato. Non mi ha permesso di addentrarmi fino in fondo nella narrazione e ha  influito fortemente nel coinvolgimento. Troppe poche descrizioni a beneficio del lettore, che si trova spaesato, abbandonato e catapultato in un mondo estraneo, senza troppe spiegazioni a supporto.  2/5

Personaggi

L'idea di base attorno al quale ruoto il libro è molto originale e intrigante e anche i personaggi non sono da meno. Gli angeli sono da sempre creature che sanno esercitare su di me un fascino tutto particolare e mescolare accostando tradimenti e cospirazioni agli angeli stessi è stato un colpo di genio, almeno per quanto mi riguarda. Purtroppo però, per tutte le ragioni scritte precedentemente, ho avuto diversi problemi a entrare in relazione con i personaggi del romanzo e ciò non mi ha permesso di vivere appieno l'intreccio e i protagonisti stessi. 
Un approccio più lento e descrittivo sarebbe stato decisamente più appropriato.  3/5

Vicenda

Come detto precedentemente, l'idea di fondo del romanzo è molto buona e originale. Lo svolgimento non mi ha fatto impazzire dati anche tutti i problemi  a cui sono andata in contro durante la lettura. In generale direi che gli spunti sono ottimi, anche se personalmente avrei lavorato maggiormente sui contorni della storia stessa, per renderla più accessibile a ogni lettore. 3/5

(Cover: Mi piace! E' diversa dalle altre copertine e sicuramente attira il lettore. E' in tema in oltre con la grafica del libro, rimandando perfettamente all'idea di qualcosa di arcaico e misterioso! 4/5)

Consigliato? Come sempre mi piace dire in questi casi, il mio è un giudizio puramente soggettivo e come tale è da considerarsi.  Il mio consiglio è di dare un'occasione al libro se siete interessanti a una bella e originale reinterpretazione di alcuni fatti biblici; potreste forse  apprezzarlo maggiormente di quanto abbia fatto io.

Giudizio: 2.5/5


venerdì 2 agosto 2013

Fast Reviews # 14 - Tutto ciò che sappiamo dell'amore

Cari Lettori,
ecco un'altra Fast Review per voi (l'ultima!!)

TUTTO CIO' CHE SAPPIAMO DELL'AMORE
COLLEEN HOOVER
RIZZOLI
337 PAGINE
16,00 €
ED.RILEGATA
(# 1 Slammed)



Trama
(dalla copertina)

Lake arriva in Michigan dopo la morte del padre, rassegnata ad affrontare un nuovo, faticoso inizio. La risalita appare all'improvviso dolce grazie a Will, il vicino di casa, a sua volta costretto dalla vita a crescere in fretta. L'intesa è immediata, ma il primo giorno nella nuova scuola Lake scopre che il loro è un amore impossibile: Will è uno dei suoi professori - giovanissimo, ma dall'altra parte della barricata. Altrettanto impossibile allontanarsi, dimenticarsi, rinunciare: e così Lake e Will si parlano attraverso la poesia, anzi, le poesie, in pubblico ma in segreto, servendosi di uno slam - una gara di versi - per dirsi tutto ciò che devono e vogliono dirsi. Alla fine è qualcosa di molto semplice, di essenziale: tutto ciò che sappiamo dell'amore è che l'amore è tutto, come ha scritto Emily Dickinson a nome di tutti noi.

Commento Personale

Dopo aver udito e letto praticamente ogni possibile commento positivo sul conto di questo romanzo e dato il punteggio impressionante in termini di stelline raggiunto su Goodreads, ho deciso di dare anche io un'occasione all'autrice e constatare di persona se tutte le lodi fossero effettivamente meritate o meno. Se mi seguite da un po', saprete certamente che il genere drammatico non è tra le mie scelte primarie in fatto di lettura. A costo di risultare patetica e infantile nonchè completamente scollegata dalla realtà, io sono la classica lettrice che ricerca (si potrebbe quasi dire spasmodicamente) l'happy ending, sempre e comunque. Il dramma inteso come realismo nei libri, le storie che raccontano i problemi della vita quotidiana, i resoconti dettagliati delle sfortune accorse a una persona o a più, non sono quasi mai oggetto delle mie scelte letterarie e i libri strappalacrime che leggo nel corso dell'anno si possono veramente contare sulle dita di una mano tanto sono rari. Onestamente, leggendo  nove volte su dieci per pura evasione, ritrovarmi un romanzo con gli stessi problemi da cui rifuggo nella realtà non è quasi mai il mio obiettivo primario: io voglio evasione e distaccamento, fuga e allontanamento. Voglio perdermi tra le pagine del libro e lasciare fuori il mondo vero; il che-ovviamente- non vuol dire che il dramma in termini di relazioni tra personaggi non deve esserci anzi, ma decisamente lo preferisco contestualizzato in ambiti fantastici.
Tutta questa lunga premessa solo per dire che Tutto ciò che sappiamo dell'amore è una storia drammatica e realistica, dalla quale la sottoscritta non si aspettava minimamente il coinvolgimento che invece ne è derivato. Sarà stato per lo stile fluido ed estremamente scorrevole della Hoover, o forse perchè il romanzo si è fatto leggere veramente in poco tempo e la voglia di sapere come sarebbe finita la vicenda aumentava insieme con le pagine, o ancora perchè i personaggi  sono stati tratteggiati meravigliosamente, ma a un tratto sono rimasta completamente avvinta dalla vicenda, senza sapere nemmeno io come. Con ciò non sto dicendo che il romanzo sia esente da difetti come, per esempio, la troppa velocità nella relazioni intrecciata tra Lake e Will e la scontatezza nell'evoluzione della vicenda da un certo punto in poi (insomma che la mamma di Lake stesse morendo l'avevo capito dall'inizio perfino io)ma la dolcezza che permea ogni singola pagina, quella è stata davvero una sorpresa che non mi sarei mai aspettata di trovare e apprezzare! Immaginatevi quindi il mio ulteriore stupore quando, a fine romanzo, leggendo le ultime pagine, ho cominciato a piangere senza ritegno alcuno nonostante mi fossi ripromessa di non farlo assolutamente! La Hoover ha saputo creare un piccolo gioiellino di libro, per il quale non trovo altro aggettivo che delizioso. Ho adorato il personaggio di Will (perchè certi personaggi non possono uscire dalle pagine!?) e la storia "proibita" che intreccia con Lake, mentre di lei ho amato la forza interiore con la quale affronta gli ostacoli che la vita le pone davanti. I personaggi sono senza dubbio il punto forte della storia, tratteggiati e sfaccettati ad arte e la storia, seppur nella sua semplicità, risulta in definitiva accattivante e coinvolgente. Ripeto, alcuni piccoli punti in ombra rimangono, scelte narrative e costruttive per lo più che si legano poi inevitabilmente ai miei gusti personali, ma che in ogni caso mi impediscono di assegnare un punteggio massimo.
 Tuttavia nulla toglie il valore intrinseco che un romanzo del genere, così intenso, dolce e riflessivo, porta con sè e che per questo motivo consiglio a tutti di leggere, indipendentemente dai gusti.

Coinvolgimento 4/5
Stile 4/5
Personaggi 5/5
Vicenda 5/5

Giudizio: 4.5/5


giovedì 1 agosto 2013

Sui cambiamenti

Cari Lettori,
come avrete notato, il blog ha cambiato grafica! Si, beh, non sarà eccezionale, ma dato che la sottoscritta è una frana con queste cose e dato che è tutta farina del mio sacco posso ritenermi ragionevolmente soddisfatta! E a voi, piace? :)


Oltre alla grafica ho sentito l'esigenza di cambiare anche un paio di cosette sparse qui e là. I cambiamenti maggiori sono sopratutto nella barra laterale che ho cercato di snellire il più possibile. Innanzitutto ho tolto un po' di link inutili e vecchi che ormai non servivano più al loro scopo (e mi dicono, appesantivano il caricamento del blog in apertura). Ho tolto anche i link ai contatti di Facebook e Twitter perchè sono reperibili nella sezione Contatti, in alto nella barra, insieme a tutti gli altri posti in cui potete trovarmi!
 Ma il cambiamento più importante è sicuramente a carico delle Rubriche: molte di esse erano ferme da più di un anno ed era ormai senza senso tenerle lì a prendere polvere. Rubriche come Operazione Classici, Poems, Waiting For, Ogni libro ha il suo gusto e On my wish list sono state chiuse definitivamente perchè non ho più tempo per aggiornarle con costanza! (Ma il futuro non è mai scritto, dunque chissà, magari cambierò idea un domani). Tutte le puntate trascorse rimarranno comunque visibili e commentabili, ma saranno reperibili solo tramite la sezione Ho parlato di, nella barra a destra, in cui dovrete selezionare il tag a cui corrisponde la rubrica (rispettivamente operazione classici, poems, waiting for, gusto, on my wl). Tutte le altre rubriche che porterò avanti sono invece reperibili nella barra in alto, subito sotto l'header!
Inoltre, devo ancora decidere cosa fare con la sezione  Challange e Series, che per il momento non sono visibili. 
Sempre nella barra in alto è apparsa inoltre una nuova pagina: Aforismi e Citazioni. Ebbene sì, dopo innumerevoli richieste, finalmente ho raccolto tutte le frasi in un unico posto, a vostra disposizione per essere lette, rilette e consultate!

Ok, mi sembra di avervi detto praticamente tutto.
 Per ogni dubbio o domanda non esitate a scrivermi come sempre! :)

A presto!



Aforismi e citazioni

Cari Lettori,
siamo ad Agosto! E io sono bianca come una mozzarellina :)
Non so voi, ma Agosto è uno dei miei mesi preferiti (nonostante sia in estate e sia risaputo quanto io odi l'estate!) perchè per me fa rima con vacanze! Le tanto sospirate vacanze!!*sospira*

In ogni caso, eccoci ritrovati con un nuovo appuntamento con la frase letteraria del mese!
Questa volta ho scelto una frase tratta da un libro che ho letto qualche tempo fa e che mi è rimasta particolarmente impressa (a dire la verità me ne sono rimaste impresse più di una, ma magari ve le proporrò in seguito). Questa in particolare però la voglio condividere con voi per un motivo ben preciso di cui  non vi anticipo nulla, almeno per ora  (perchè sono cattiva, sì lo so! ). 
Vorrei proprio sapere cosa ne pensate e se siete d'accordo!

I lettori sono sciocchi. Credono che la scrittura sia sempre autobiografica. E in effetti lo è, ma non come pensano loro. La vita dello scrittore ha bisogno di tempo per marcire prima di poter essere usata per nutrire un’opera di fantasia. Bisogna consentirle di decomporsi.” 
Diane Setterfield - La Tredicesima Storia

A presto!


Yes & No (18)




Cari Lettori,
come ogni fine mese eccoci arrivati a una nuova puntata di Yes & No, rubrica mensile del blog nella quale facendo un bilancio delle mie letture promuoverò il miglior e il peggiore libro del mese. Semplice no?
Partiamo subito allora...


Questo mese è stato un vero delirio! Tra la fine di Giugno e l'inizio di Luglio sono stata impegnatissima, esattamente come verso la fine del mese ed ecco quindi spiegata la mia poca presenza e costanza nell'aggiornarvi. Per fortuna che questo delirio è passato :) In ogni caso, non sarebbe stato da me non leggere nemmeno una riga e infatti sono riuscita comunque a leggere un bel numero di romanzi. Ecco dunque la lista:

1- Obsidian – Jennifer L.Armitrout

2- La Diciannovesima Luna – Kami Garcia e Margaret Stohl
3- Nell’angolo più buio – Elizabeth Haynes 
4- Reached . l’arrivo – Ally Condie 
5- Tutto ciò che sappiamo dell’amore - Colleen Hoover 
6- Shadowhunters – L’angelo – Cassandra Clare
7- La verità sul caso Harry Quebert – Joel Dicker 


Per il libro Yes questa volta vado direttamente sul sicuro perchè senza indugi scelgo Nell'angolo più buio di Elizabeth Haynes (Giano). Un thriller fantastico e perfetto che ho adorato. Caratterizzazioni ottime e intreccio da togliere il fiato! Assolutamente consigliato. QUI la mia recensione.




Nessuna opzione per il libro Ni questa volta :)

Mentre per il libro No a malincuore scelgo Reached di Ally Condie (Fazi).Capitolo conclusivo della Matched Trilogy è stato davvero una delusione su tutti i fronti! Non sembra nemmeno scritto dalla stessa persona che ha scritto i primi due romanzi (che ho, al contrario, amato profondamente) Noioso e ancora noioso! Un vero peccato perchè chiudere una trilogia in questo modo è un vero dispiacere. QUI la mia recensione.



E anche per questo mese è tutto!
Ora tocca a voi! Quali sono state le vostre letture Yes & No?


lunedì 29 luglio 2013

Fast Reviews #13 - La Diciannovesima Luna

Cari Lettori,
ecco un'altra Fast Reviews per voi!

LA DICIANNOVESIMA LUNA
KAMI GARCIA & MARGARET STOHL
MONDADORI
425 PAGINE
17,00 €
ED. RILEGATA
(# 4 Caster Chronicles)



Trama
(dalla copertina)

Ho sempre desiderato fuggire dalla mia soffocante cittadina, Gatlin. Ma non avrei mai immaginato di dover lasciare le anguste pareti in cui si è dipanata la mia esistenza... per amore. La ragazza dei miei sogni, Lena Duchannes, è dotata di poteri soprannaturali. E un segreto oscuro e maledetto attende di essere svelato, un segreto che mi ha portato a un sacrificio tremendo, intrappolandomi in quella specie di torta a tre strati che è il mondo magico. Il mondo della Diciannovesima Luna. Ormai ho un solo obiettivo: trovare la strada per ritornare a Gatlin, da Lena. Ma lei sarà disposta a tutto pur di riavermi con sé? "Tutto" significa fidarsi dei vecchi nemici e mettere a rischio la vita dei nostri cari... Siamo nati sotto una cattiva stella, Lena, ma riusciremo a riscrivere il nostro destino.

Commento Personale

Dopo immemore tempo trascorso dalla lettura dell'ultima riga finalmente mi siedo davanti al pc per scrivere i miei pensieri sull'ultimo libro delle Caster Chronicles, opera urban fantasy/southern gothic uscita dalla collaborazione a quattro mani di Margaret Stohl e Kami Garcia. La strada per giungere fino a questo capitolo conclusivo è stata, almeno per quanto mi riguarda, in salita e irta di insidie, sebbene non possa certamente negare nè non citare anche i numerosi bei momenti che la tetralogia mi ha saputo regalare. L'inizio non è stato dei migliori, lo devo ammettere, ma pian piano le cose hanno cominciato a migliore e ho imparato a conoscere e, a modo mio, apprezzare il mondo creato dalle due autrici, per giungere infine a questo epilogo che mi ha lasciata soddisfatta e al contempo con un pizzico malinconia. 

 Premetto innanzitutto che scrivere la recensione del quarto volume di una serie senza spoilerare nulla è un'impresa abbastanza ardua, ma è esattamente quello che ho intenzione di fare, perciò potete stare tranquilli e leggervi la mia opinione senza timore alcuno! 
La Diciannovesima Luna è stata una lettura che mi piace definire bittersweet, dolce amara, per tantissimi motivi. In primis non posso negare di non aver avuto un momento di panico dopo aver concluso l'ultima pagina. Nel bene e nel male, le Caster Chronicles mi hanno tenuto compagnia da Febbraio fino ad adesso e un piccolo, piccolissimo, malessere al pensiero che sì, è tutto vero: si è conclusa un' altra serie, è sorto in me mettendomi un po' di tristezza addosso. Devo però complimentarmi con le autrici perchè tutto sommato Beautiful Redemption - questo il titolo originale dell'opera - è una perfetta conclusione di serie, che riflette al meglio i miei pensieri sull'intera tetralogia. Iniziato esattamente nel punto in cui era terminato il terzo libro (e che finale! santo cielo, se ci penso ho ancora le palpitazioni!), la Diciannovesima Luna è il degno epilogo di tutte le avventure che l'hanno preceduta, in cui Ethan Wate - uno dei più bei personaggi maschili di cui io abbia mai letto - spicca finalmente il volo verso quella che sarà la sua vita futura, proprio come se l'intera serie sia stata un unico gigantesco romanzo di formazione. E il finale, a conferma di ciò, è un tripudio di sentimenti ed emozioni dal quale è quasi impossibile  non farsi conquistare durante la lettura! Semplicemente fantastico e ...indimenticabile!
Tuttavia alcuni elementi, esattamente come nei precedenti romanzi, hanno continuato a non convincermi, o almeno non del tutto. E dunque ecco la parte amara: tolto Ethan e Link, e qualcun altro come Amma, i personaggi restano secondo me un punto cruciale in generale. Dire che non sono approfonditi o non abbastanza sfaccettati non sarebbe del tutto corretto, però non posso negare che, ai miei occhi, sono apparsi quasi sempre poco credibili nel corso di tutta la vicenda e troppo stereotipati, incastrati nei loro ruoli e usati a seconda delle esigenze delle autrici. Anche la vicenda seppur misteriosa, intrigante e avventurosa perde purtroppo in alcuni punti in termini di coinvolgimento, risultando così quasi al limite del noioso e del ripetitivo. La struttura nel complesso sa di qualcosa di già letto e diverse scene, complice anche la poco azione, non mi hanno soddisfatto fino in fondo. Inoltre, nonostante l'intreccio risulti alquanto ingegnoso e ben costruito sotto certi aspetti- legandosi profondamente con altri avvenimenti precedentemente accaduti e creando così un bel continuum- alcuni passaggi mi hanno dato l'idea di essere stati posizionati lì un po' a caso, più per fare pagine, che per un vero motivo di trama; senza contare certe svolte narrative che non ho apprezzato particolarmente.
Anche i cattivi sono stati  in generale un altro punto controverso in questa serie, che non sono mai davvero riusciti a convincermi del tutto! A partire da Serafine nel primo volume, per poi giungere a Hunter e Abraham nel secondo e terzo, e ora la Custodia, li ho sempre trovati troppo poco convincenti e in definitiva non molto adatti al loro ruolo. Insomma, poco perfidi e molto "cattivoni" se riuscite a capire cosa intendo.
Fortunatamente però, a dispetto di tutto ciò, e come ho detto precedentemente, ho trovato il finale davvero bello, coinvolgente e molto sentimentale.  Ed è per questo motivo che ho deciso di soprassedere su tutti quegli aspetti che avrebbero abbassato il mio giudizio e premiare, al contrario un buon finale di saga, permettendo così al romanzo di risollevarsi in estremo e lasciarmi un bel ricordo della serie, che non sarà tra le mie preferite in assoluto, ma ha comunque un pezzettino del mio cuoricino di lettrice. :)

In conclusione dunque, ho trovato la Diciannovesima Luna un buon epilogo di serie, che non mancherà di piacere anche a voi se avete amato i precedenti libri; potreste persino  versare qualche lacrimuccia!

Coinvolgimento 4/5
Stile4/5
Personaggi 4/5
Vicenda 4/5

Giudizio: 4/5


giovedì 18 luglio 2013

Fast Reviews #12 - Reached

Cari Lettori,
ecco un'altra Fast Review per voi!

REACHED - L'ARRIVO
ALLY CONDIE
FAZI
436 PAGINE
14,90 €
ED. RILEGATA
(# 3 Matched)



Trama
(dalla copertina)

Il viaggio di Cassia è iniziato con un errore, un momentaneo bug negli ingranaggi della altrimenti perfetta immagine che dà di sé la Società. Dopo aver attraversato canyon in territori remoti per tornare libera; ora aspetta, pronta per l'ultimo atto, che l'attesa finisca. Insieme alla ragazza anche Ky e Xander sono uniti dalla stessa missione: lavorare per l'Insorgenza, l'enigmatica organizzazione che vuole far capitolare la Società. Dopo anni di attività sotterranea, l'Insorgenza è finalmente pronta a lanciare il suo attacco. Un virus letale viene rilasciato nei corsi d'acqua e in breve tempo il genere umano inizia a morire: la malattia dilaga velocemente e la Società non ha le risorse per curare tutti; l'Insorgenza sì. Dimostrando che la Società non è così affidabile e organizzata come vuole apparire, la forza ribelle ne distrugge quindi il caposaldo, l'idea di perfezione. Ma quando il virus muta e nessuno, nemmeno l'Insorgenza, sa come curarlo, serviranno misure straordinarie per salvaguardare il mondo in pericolo. Una giovane donna si è scagliata contro chi minaccia di eliminare quel che c'è di più importante: l'amore, la famiglia, la possibilità di scegliere. La quieta rivoluzione di Cassia sta per esplodere in una ribellione globale. L'ultimo capitolo della trilogia di Matched.

Commento Personale

Ho pensato molto prima di scrivere questa recensione e, a voler essere sinceri, ho perfino dubitato di voler davvero scrivere questa mia opinione. Se mi seguite, saprete certamente che i precedenti due romanzi della trilogia distopica creata da Ally Condie sono stati alcuni tra i miei romanzi preferiti dell'anno scorso. Sopratutto Matched era riuscito letteralmente a incantarmi, cullandomi tra le sue parole e trascinandomi nel mondo malato e distorto di Cassia come pochi altri libri avevano saputo fare. Avevo amato tutto: i personaggi, la storia, i messaggi, lo stile poetico e riflessivo dell'autrice...tutto! Anche Crossed era stata una bella lettura, completa e appagante. Immaginatevi dunque, con quali aspettative ho iniziato Reached! Non alte, di più. Ma per quanto in questi giorni mi sia sforzata di trovare almeno qualche punto a favore del terzo capitolo, non sono riuscita a trovarne abbastanza per farmi promuovere il romanzo. Inutile negarlo: Reached è stata per me una delusione bella e buona, una pallida e sbiadita imitazione degli altri due libri, che ho faticato moltissimo a terminare. Durante la lettura ho sperato con tutta me stessa che a un certo punto imboccasse la direzione corretta, ma quando, superata la metà, le cose hanno continuato a evolversi esattamente nella stessa direzione dell'inizio, ho contato le pagine che mi separavano dalla fine segnando così, definitivamente, il mio coinvolgimento nella storia. Noia, noia ovunque in questo romanzo distopico che non è distopico, ma un pallido romance con un ancora più pallido triangolo (a tratti allungato a un quadrato) scritto nella maniera più brutta che si possa immaginare. Personalmente adoro i triangoli ben  costruiti e pieni di tensione, ma questo....mai letto nulla di così scialbo!
Noia nei personaggi, che agiscono per inerzia per tutto il tempo, come se la carica che li aveva animati precedentemente si fosse ormai esaurita. E questo forse è ciò che mi è dispiaciuto di più perchè sopratutto Cassia è sempre stato un personaggio che ho amato dal profondo del cuore per la sua intraprendenza, per la sua determinazione e per il suo non soccombere  mai davanti alle imposizioni. Mi è piaciuta la sua tenera storia d'amore con Ky in passato, ma qui- davvero- le braccia mi sono cadute per la totale mancanza di sentimenti che traspare. I due si giurano amore eterno, certo, ma dov'è il dramma, la tensione, la paura palpabile e vibrante per un sentimento enorme e nuovo che si respirava, al contrario, negli altri libri? 
Noia anche e sopratutto nella storia, che fa acqua peggio di un colino: si concentra troppo su aspetti secondari, relegando altri decisamente più importanti, a due battute in croce; come se l'autrice avesse sbagliato bersaglio, mirando ai bordi e non al centro della questione. Onestamente, la Condie avrebbe potuto fare decisamente di più (e io stessa mi sarei aspettata decisamente di più) che concentrarsi per trecentocinquanta pagine sulla Piaga allungando il brodo in tutti i modi possibili ma senza mai aggiungere nulla di concreto!!! Cosa mi interessa della spiegazione scientifica di come è mutato il virus?! Io voglio azione, passione, intreccio. Voglio perdermi nella storia e nei personaggi, non leggermi un trattato di biologia! Ma evidentemente l'autrice ha ritenuto più interessante dilungarsi sulle metamorfosi della malattia piuttosto che intrattenere il lettore!
 E le brutte notizie non finiscono qui perchè si respira noia perfino nello stile, che qui si appiattisce appesantendosi fino a sfinire il lettore, in totale contrapposizione con quello delicato, poetico, dolce e vaporoso a cui ci eravamo abituati nei precedenti romanzi (*)
 Noia- e rabbia, e tanta anche- per le scelte stilistiche effettuate. I tre POV, ad esempio, sono stati per me un errore gigantesco e li ho percepiti come una scelta di comodo: senza più doversi preoccupare di introdurre i personaggi al lettore infatti, la Condie ha giocato d'astuzia, scrivendo su tre prospettive per di più disarticolate nel tempo, guadagnando - si fa per dire - in brevità ed evitando di entrare troppo in scomode questioni che avrebbero potuto far sorgere alcune scomode domande sulla suddetta traballante storia. Cosa importa poi, se il povero lettore non capisce se l'evento vissuto dal personaggio a due capitoli prima è accaduto prima, dopo o durante quello che sta leggendo riguardo al personaggio c, e di quello che ha appena terminato del personaggio b?
Insomma, io continuo a rigirarla come una frittata, ma la questione non cambia: Reached non è assolutamente all'altezza dei primi due romanzi. Lento e noioso, il terzo capitolo di questa trilogia distopica dalle grandi potenzialità è stata una mera delusione, acuita ancora di più dal fatto che i primi due romanzi erano davvero su un altro livello. Mi sono sentita delusa e raggirata dall'autrice, come mai forse prima d'ora.
Un vero peccato dunque, ma non posso fare a meno di bocciare un libro così insulso.

(*) A onor del vero va detto che l'edizione italiana ha subito un cambio di traduttrice. Sebbene  riconosco che questa scelta editoriale  non può essere  la causa principale del mio poco coinvolgimento nella vicenda e nello stile è comunque una decisione che non ho apprezzato affatto!

Coinvolgimento 2/5
Stile 3/5
Personaggi 2/5
Vicenda 2/5

Giudizio: 2.25/5


sabato 13 luglio 2013

Fast Reviews # 11 - Nell'angolo più buio

Cari Lettori,
ecco un'altra Fast Review per voi! Purtroppo, come spesso accade per le letture migliori, la recensione non rende assolutamente giustizia al romanzo, nè alle emozioni che la lettura mi ha suscitato. Ho fatto del mio meglio per cercare di esprimervi i molteplici punti di forza del libro e quanto mi sia piaciuta la lettura. Non credo di esserci riuscita tuttavia: tantissime emozioni sono infatti ancora intrappolata nella mia testa e nel mio cuore e non sono stata in grado di metterle per iscritto. In ogni caso vi auguro buona lettura, sperando di essere riuscita almeno a muovervi un po' di curiosità a riguardo! :)

NELL'ANGOLO PIU' BUIO
ELIZABETH HAYNES
GIANO
445 PAGINE
12,90 €
ED. BROSSURATA




Trama
(dalla copertina)

È la sera di Halloween del 2003 quando Catherine Bailey, vestita da sposa di Satana, con scarpe di seta color ciliegia e un abito di satin rosso aderente, entra al River, l’ennesimo locale della sua movida londinese. Per stare dietro a Kelly, una tizia vestita da strega rimediata al bancone di un bar, punta verso il privé. Lí si arresta davanti a una specie di muro in abito color carbone. Un muro con due incredibili occhi azzurri sormontati da capelli corti e biondi. Lee Anthony Brightman, si chiama il tizio. Nemmeno il tempo di scambiare qualche parola che Cathy capisce che la sua spensierata esistenza di ventiquattrenne single attratta dai tipi di una notte soltanto è irrimediabilmente finita.
Lee è quello che chiunque definirebbe un irresistibile giovane uomo: abiti dal taglio raffinato, linde camicie bianche, inviti a cena con vini e brandy costosi, delicati baci sulla guancia, romantici discorsi sulle occasioni del destino. Cathy si abbandona senza ritegno tra le braccia di quell’uomo cosí pieno di premure e attenzioni, cosí forte e delicato, insieme. E i primi mesi sembrano premiarla: la convivenza si rivela un vero e proprio idillio.
Un giorno, però, Lee si presenta a casa con dei jeans sdruciti, una camicia macchiata di sangue, una giacca marrone malridotta e delle scarpe da ginnastica consunte. Si mostra stranamente reticente su quello che gli è accaduto, e la notte si concede a Cathy in modo freddo e distaccato. Un altro giorno, in un angolo appartato del River, il locale in cui Cathy osa ripresentarsi col suo vestito rosso aderente e l’aspetto piú seducente che mai, la prende con una brutalità senza pari.
Nei mesi successivi si susseguono senza sosta piccole reticenze, menzogne, sparizioni, gelosie, e sottili torture psicologiche alternate ad aperti e inaspettati scoppi d’ira.
Chi è davvero Lee Anthony Brightman, giovane, elegante uomo dalle labbra sensuali e dalla figura attraente?
Magnifico romanzo in cui sotto l’apparenza di un amore perfetto si celano follia e malattia, e una prigione da cui sembra impossibile fuggire, Nell’angolo piú buio ha rivelato sulla scena letteraria internazionale il talento di Elizabeth Haynes.


Commento Personale

Se non avete ancora letto questo romanzo, fatelo! 
Inizio il mio pensiero con una frase un po' brusca :) ma che sicuramente ben trasmette quanto questo libro mi sia piaciuto.
Nell'angolo più buio è un romanzo davvero speciale che unisce alla componente thriller, sapientemente trattata, tematiche attuali, senza però risultare mai pesante o scontato o banale e risultando in definitiva un condensato stupefacente di emozioni e sentimenti impossibile da ignorare
Quando per la prima volta ho preso in mano il libro- romanzo d'esordio dell'autrice e partorito durante una sessione di Nanowrimo- ero convinta di trovarmi di fronte a un testo con tematiche d'attualità quali la violenza sulle donne e nulla più, ma mai previsione si rivelò più sbagliata! Elizabeth Haynes ha infatti creato un mix sorprendente di thriller e attualità; un romanzo che letteralmente non si riesce a mettere giù- gli anglofoni lo definirebbero un pageturner- dove ogni singola pagina si legge con il fiato tirato, in attesa dell'epilogo. E che epilogo, cari Lettori! Il finale, quando giunge, lascia atterriti e disorientati; tremanti davanti alla potenza narrativa con il quale è scritto. Ancora adesso se ci penso ho i brividi lungo la schiena! 
Non so se il fatto di essere di una donna  e di conoscere, seppur per grandi linee e fortunatamente solo di striscio il tema principale affrontato, sia collegato con la potenza inaudita con il quale il romanzo mi ha travolto, aleggiando nella mia mente e nei miei pensieri anche molto tempo dopo la fine della lettura. Non so se è stato il realismo disarmante con il quale l'autrice ha scritto, la scelta dei termini, lo stile lucido e scorrevole o la caratterizzazione, minuziosa e precisa, con la quale i personaggi sono descritti e animati sulla scena. O se forse sono stati gli argomenti trattati, così realistici e perfettamente modellabili sulla vita di ciascuno di noi che sembravano usciti da un articolo di cronaca nera, ma Nell'angolo più buio è riuscito davvero a spaventarmi, infilandosi nei miei pensieri e catturando i miei sentimenti. Mi ha posto davanti a un dilemma a cui non ho saputo dare risposta: e se fossi stata io al posto di Cathy, cosa avrei fatto? Sarei riuscita ad accorgermi in tempo della disastrosa discesa che stavo percorrendo? 
Elizabeth Haynes è stata bravissima nel tratteggiare uno scenario davvero oscuro e teso come nei migliori thriller e contemporaneamente anche estremamente  plausibile, quasi raccontasse un fatto reale. E proprio per questo dunque, la lettura è stata ancora più temibile e spaventosa: ha preso improvvisamente forma e definizione, ricordandomi a ogni pagina che questo genere di avvenimenti non è solo frutto della fantasia di una scrittrice, ma esiste realmente nel mondo. L'autrice inoltre è stata formidabile nel smontare in maniera efficace e determinante molti stereotipi tra cui anche il classico per il quale la donna che subisce violenza è di bassa estrazione sociale, senza titolo di studio e totalmente assoggettata al volere di un uomo ugualmente rozzo e ignorate. Altrettanto fantastica è stata poi nel delineare i personaggi, Cathy davanti a tutti, in modo così reale, perfetto e profondo che è stato impossibile per me non provare empatia o rabbia o rancore verso ciascuno di loro. I gesti e le azioni erano così realistiche che a tratti ho dovuto ricordare a me stessa che stavo leggendo un libro e non un articolo di giornale e che i personaggi non erano reali!

Avrei ancora così tanto da scrivere e da raccontare su questo straordinario romanzo, ma le parole non escono coerentemente dalla mia testa e rischierei oltre di fare spoiler anche di essere ripetitiva e dunque preferisco semplicemente smettere di scrivere e consigliarvi il libro!! :) Nell'angolo più buio è stato uno dei migliori thriller letti quest'anno e, mi azzardo a dire, nella mia carriera di lettrice. Costruito magnificamente, inquietante, disturbante e ossessivo, è riuscito a lasciare una traccia indelebile nella mia testa, come solo le migliori letture sanno fare. Consigliato, senza riserve, a tutti!

Coinvolgimento 5/5
Stile 5/5
Personaggi 5/5
Vicenda 5/5

Giudizio: 5/5


lunedì 8 luglio 2013

Fast Reviews #10 - Obsidian

Cari Lettori,
ecco un'altra Fast Review per voi!

OBSIDIAN
JENNIFER L. ARMENTROUT
GIUNTI
335 PAGINE
14,90 €
ED. RILEGATA 
(# 1 Lux)



Trama
(dalla copertina)

Kathy è una blogger diciassettenne con un grande sense of humour, si è appena trasferita in un paesino soporifero del West Virginia, rassegnandosi a una noiosa vita di provincia, noiosa finché non incrocia gli occhi verdissimi e il fisico da urlo del suo giovane vicino di casa. Daemon Black è la quintessenza della perfezione. Poi quell'incredibile visione apre bocca: arrogante, insopportabile, testardo e antipatico. Fra i due è odio a prima vista. Ma mentre subiscono un'inspiegabile aggressione, Daemon difende Kathy bloccando il tempo con un flusso sprigionato dalle sue mani. Sì, il ragazzo della porta accanto è un alieno. Un alieno bellissimo invischiato in una faida galattica, e ora anche Kathy, senza volerlo, c'è dentro fino al collo. Salvandola, l'ha marchiata con un'aura di energia riconoscibile dai nemici che li hanno aggrediti per rubare i poteri di Daemon. L'unico modo per attenuare questo pericoloso marchio è che Kathy stia più vicina possibile a Daemon. Sempre che lei non lo uccida prima...

Commento Personale

Obsidian era sicuramente uno dei romanzi più attesi dell'anno dalla sottoscritta, almeno per quanto riguarda il genere a cui appartiene (e facciamo finta che non lo dica per quasi tutti i libri che recensisco!) Con mia grande soddisfazione posso dire di aver letto uno dei libri più spassosi che mi siano capitati tra le mani ultimamente: non ridevo così, con quel sorrisetto da ebete durante la lettura e gli occhi da personaggio manga, da chissà quanto tempo!
E non c'è dubbio che proprio l'ironia, la freschezza e la simpatia siano il punto forte del primo romanzo della serie Lux, e a ben pensarci anche dell'autrice stessa. Obsidian infatti non è certo un romanzo che spicca per la sua originalità dilagante anzi, a voler proprio essere sinceri, riunisce in sè moltissimi clichè del genere young adult per i quali, nel corso degli anni, abbiamo sviluppato quasi una sorta di allergia. E, a voler essere ancora più onesti, gran parte del libro riecheggia in maniera quasi impressionante Twilight:la ragazza che si trasferisce in una nuova casa, il paesino americano piccino dove tutti sanno tutti, strane voci su altrettanti strani avvenimenti, una famiglia strana che se ne sta per conto suo ecc.  Dinamiche, azioni, addirittura intere scene e personaggi sembrano richiamarsi direttamente al libro della Meyer rievocando- almeno in me- antichi ricordi. Eppure tutto ciò, sorprendentemente, non mi ha dato assolutamente fastidio come invece credevo avrebbe fatto! Il merito è sicuramente da imputare all'ironia di cui sopra che, oltre a rendere la lettura fluida e scorrevole, cambia totalmente i connotati al romanzo, scacciando dalla mente del lettore l'idea fastidiosa che l'autrice abbia fatto copia e incolla. Se in Twilight l'atmosfera era cupa, grigia e satura di mistero, qui la tensione è sdrammatizzata, parodiata, quasi al limite del ridicolo (e non in senso negativo, badate bene!) e in definitiva molto più rilassata. Sì, il mistero c'è, ma il turbamento è immediatamente rimpiazzato da una scena esilarante o da una battuta caustica tra i due protagonisti - che fanno letteralmente scintille quando sono insieme- e dunque l'inquietudine per una scena misteriosa o simil tragica si dissipa all'istante a suon di risate e sorrisi. La seconda parte del romanzo invece, si stacca definitivamente dal romanzo di Edward e Bella, sia per quanto riguarda le dinamiche dei personaggi che per quelle che riguardano la storia in sè, evolvendosi in maniera decisamente più originale, ma sempre mantenendosi sui toni allegri che sono un po' il marchio di fabbrica dell'autrice. Per quanto riguarda infatti lo stile della Armentrout devo dire che, sebbene non rientri perfettamente tra  i miei preferiti, l'ho trovato estremamente calzante per il romanzo e assolutamente fluido! Scorre veramente sotto gli occhi di chi leggere e permette una lettura rilassata e distensiva, che in pochissimo tempo  fa arrivare a metà della vicenda, senza rendersene conto. Contemporaneamente, i personaggi sono l'altro aspetto che tengono in piedi Obsidian: divertenti e spassosi hanno evoluzioni che sono un vero piacere da leggere, sia per la scorrevolezza con le quali avvengono, sia perchè- infondo- un pizzico di cliché ben costruito ad arte ci piace sempre a noi lettori compulsivi (e non negatelo perchè tanto vi conosco!:)). Onestamente, in qualsiasi altro romanzo avrei trovato la storia di Katy e Daemon trita e ritrita, ma chissà per quale strano  motivo questo non è successo con Obsidian. Ho adorato ogni singola battuta al vetriolo che si sono scambiati e ne avrei lette altre cento se ne avessi avuto modo! Ugualmente, ho amato la tensione scoppiettante e fulminante che si genera tra i due, e chi ha lo ha letto potrà facilmente immaginarsi i miei occhi a cuoricino durante tali scene! Le battute sagaci, i battibecchi acidi che nascondono una tenera attrazione sono stati il motore della mia lettura e io l'ho apprezzato in pieno. Il tutto, lo dico perchè secondo me non è affatto scontato, senza mai far sembrare i personaggi degli stupidi o senza cervello, come invece spesso mi capita leggendo romanzi che puntano sull'ironia come punto forte. Il finale poi, decisamente aperto e non prevedibile,  è stata la classica ciliegina sulla torta.

In conclusione quindi, Obsidian è un romanzo che vi consiglio, sopratutto ora che è estate. Vi ritroverete tra le mani un libro divertente e spassoso, che sa intrattenere e si fa leggere senza troppe preteste. Costruito nella maniera classica di un romanzo ya ha però dalla sua ironia, tanta simpatia e due protagonisti che finirete con l'amare.
Più che promosso dunque, anche se spero in qualcosa di ancora più sfavillante e originale per il prossimo capitolo!

Coinvolgimento 5/5
Stile 4/5
Personaggi 5/5
Vicenda 4/5

Giudizio: 4.5/5





giovedì 4 luglio 2013

Fast Reviews #9 - Colpo di fulmine

Cari Lettori,
ecco un'altra Fast Review per voi!

COLPO DI FULMINE
JENNIFER BOSWORTH
CORBACCIO
340 PAGINE
17,60 €
ED. RILEGATA
(# 1 Struck)



Trama
(dalla copertina)

Mia Price è drogata di fulmini. E sopravvissuta a infinite scariche elettriche, ma la sua dipendenza dall'energia scatenata dai temporali mette in pericolo la sua vita e la vita di chi le sta intorno. Per questo si sente tranquilla a vivere a Los Angeles, perché i temporali sono rarissimi. Ma quando un terremoto devasta la città, il posto che lei credeva il più sicuro al mondo si trasforma letteralmente in un inferno. Le spiagge diventano gigantesche tendopoli e il centro è una terra perduta dove spadroneggiano bande di saccheggiatori e assassini. Due gruppi di fanatici si contendono il governo della città ed entrambi vedono in Mia una conferma alle loro concezioni apocalittiche, perché credono che Mia sia connessa alla tempesta elettrica che ha preceduto il terremoto e che si ripresenterà ancora più letale. Mia vorrebbe potersi fidare di Jeremy, affascinante ed enigmatico, che ha promesso di proteggerla e verso il quale si sente attratta da una forza e una passione irresistibili, ma dentro di sé teme di essere ingannata. E solo quando tutto sembra perduto e la catastrofe finale sta per abbattersi sulla città, Mia capirà come usare il suo potere per salvare le persone che ama. E capirà se Jeremy la ama davvero..

Commento Personale

Attendevo questo romanzo da tempo immemore. Devo ammettere però, che quando ho visto la versione italiana per la prima volta sono rimasta un po' perplessa per la scelta della casa editrice riguardo al titolo e alla cover che danno l'impressione, almeno secondo me, di un libro molto romantico. Colpo di fulmine potrà certamente essere molte cose ma di certo non è un romance smielato e pieno di scene da batticuore! In realtà definire questo libro richiede un certo sforzo e non sono nemmeno certa che esista una definizione precisa che possa bene adattarsi. Se proprio dovessi farlo perciò, qualificherei il libro d'esordio di Jennifer Bosworth come un mix più o meno riuscito di azione e soprannaturale con proprio un pizzico di romanticismo. Perchè dico più o meno riuscito? Perchè alcune parti non mi hanno affatto convinto. Sicuramente l'innovazione e l'originalità sono due concetti molto chiari all'autrice che è riuscita a creare un romanzo, almeno sotto questo punto di vista, davvero molto particolare e direi unico. Altrettanto però non si può dire riguardo le spiegazioni e la "mitologia" del mondo ideato dalla mente della Bosworth. Purtroppo diversi aspetti o non vengono affatto affrontati o sono spiegati al lettore in maniera troppo superficiale senza dare approfondimenti di alcuna sorta, e generando così altre domande in chi legge. Il setting della vicenda mi è molto piaciuto: non ci si trova tutti i giorni a confrontarsi con un mondo sull'orlo della fine completa e contemporaneamente anche post-apocalittico. Anche l'idea delle sette religiose e del fanatismo prodotto dal panico da fine del mondo l'ho trovata un'idea originale e innovativa. Purtroppo però gran parte dei restanti aspetti non mi ha ugualmente convinto: il continuo oscillare tra aspetti soprannaturali e non- per esempio- che si protrae praticamente per tutta la durata del libro senza mai giungere a una conclusione unica,  non mi ha fatto assolutamente impazzire sopratutto visto il finale che è, esattamente come il resto del romanzo, ambiguo e poco chiaro. Inoltre non sono riuscita a comprendere affatto il legame intercorrente tra le capacità della protagonista, il terremoto disastroso che aleggia al centro della vicenda e i fulmini che sono menzionati un po' ovunque. Idem per i personaggi, sopratutto il "cattivo" della situazione che risulta troppo dubbio, poco chiaro e in definitiva manchevole di un background approfondito. Mia e Jeremy, al contrario, sono ben definiti e molto interessanti, anche come coppia, ma le loro scene insieme sono troppo poche e troppo fuggevoli. Insomma, le spiegazioni  o sono assenti o se presenti sono decisamente carenti riguardo parecchi (forse troppi) aspetti e, se per certi versi va benissimo lasciare all'immaginazione del lettore alcuni dettagli, per altri decisamente no. L'idea generale che ne ho ricavato è stata che nemmeno l'autrice avesse ben in mente come connettere tutti gli aspetti, ma tuttavia non sia posta più di tanto il problema e abbia continuato imperterrita a scrivere. Il risultato, almeno su di me, è di stato di parziale noncuranza, ma non in senso positivo. Purtroppo, proprio a causa di questi motivi, Colpo di Fulmine non è riuscito a imporsi nella mia testa, la lettura mi è semplicemente scivolata addosso senza coinvolgermi più di tanto e risultando in ultima analisi alquanto insipida. La storia aveva grandi potenzialità, ma l'autrice non è riuscita nè a massimizzarle nè a imporle al lettore. Nonostante lo stile  fresco ed estremamente scorrevole, la tecnica quasi cinematografica con la quale è scritto il romanzo è stata in definitiva anche la sua morte metaforica: scene belle visivamente ma poco chiare al lettore hanno  di conseguenza avuto ripercussioni su tutti gli altri aspetti come i personaggi, la vicenda e la storia in generale, che non sono riusciti a fare presa nella mia testa e così, piano piano, i dettagli hanno già cominciato a sbiadirsi. Un vero peccato perchè al di là delle aspettative, le premesse erano buone e l'autrice aveva tutti i mezzi tecnici per riuscire ad arrivare a  un risultato più che decente!

In conclusione dunque, Colpo di fulmine è un romanzo che avrebbe potuto dare decisamente di più sotto molti punti di vista. E' originale, romantico il giusto e con personaggi interessanti, ma per me non è bastato. Le spiegazioni e le connessioni, così come i vari passaggi che legano un evento all'altro avrebbero dovuto essere  decisamente più approfonditi, a vantaggio del lettore. Una lettura ok, ma non indimenticabile!

Coinvolgimento 3/5
Stile 4/5
Personaggi 3/5
Vicenda 3/5

Giudizio: 3,25 /5