sabato 28 giugno 2014

Due recensioni di fine Giugno

Buondì cari Lettori,
oggi nuovo appuntamento con le recensioni cumulate delle letture che ho affrontato nell'ultimo periodo. Come sempre spero che possiate trovare interessanti i miei pensieri e, mi raccomando, non dimenticate di farmi sapere cosa ne pensate o se avete letto qualcuno di questi libri!

Il primo libro di cui vi parlo è l'opera prima di una trilogia e anche il titolo che ha dato fama e visibilità all'autrice, proiettandola sul mercato degli ya: Dark Divine di Bree Despain. La trilogia,  che in Italia è stata misteriosamente sospesa dall'editore quando mancava un solo volume alla sua conclusione, ha invece riscosso tra il pubblico anglofono e non molti successi e plausi.
Per quanto mi riguarda devo fare un paio di premesse. Innanzitutto devo dire che le mie aspettative a riguardo erano molto alte, le premesse alla storia infatti erano ottime con molti elementi nella sinossi (un cattivo ragazzo, un mostro sanguinario e un amore impossibile) che stuzzicavano la mia immaginazione e la mia fantasia. Devo però anche dire che, purtroppo, ho letto Dark Divine dopo aver concluso uno tra i romanzi più intensi e toccanti che abbia maneggiato negli ultimi tempi: Memorie di una geisha. E voi lo sapete meglio di me come funzionano queste cose, dopo una carica di emozioni così forti e (purtroppo) anche irripetibili, qualunque libro avrebbe sbiadito al confronto. Dark Divine però si è difeso bene, questo glielo devo riconoscere: niente cliché già letti, niente situazioni trite e ritrite, niente sospironi d'amore melensi. Anzi, la storia prende una vena gotica piuttosto interessante, con qualche colpo di scena ben costruito e assestato. Mi è piaciuta molto l'ambientazione, sia quella geografica sia quella scenica con rimandi alla religione e a Dio, ma sopratutto ho apprezzato tantissimo i risvolti dark della vicenda, con una visione del male e riflessioni a riguardo che ho ampiamente condiviso.
Purtroppo però devo anche ammettere che si sono stati parecchi punti che non mi sono piaciuti o che non mi hanno soddisfatto del tutto. All'inizio, per esempio, ho avuto parecchia difficoltà a entrare nella vicenda e a capire chi aveva fatto cosa e sopratutto quando. L'inicipit infatti non è dei migliori in termini di strutturazione e questo perché l'autrice ha optato per un inizio davvero in medias res che però, forse anche a causa dell'inesperienza, non ha saputo gestire bene. Ci sarebbe dovuta essere più tensione e suspence, con i flashback che avrebbero dovuto dare ritmo e chiarire le idee al lettore. Invece, almeno per quanto mi riguarda, c'è stata un po' di confusione al riguardo. Anche il tratteggio dei personaggi non è stato dei migliori, nonostante le enormi potenzialità di entrambi i protagonisti e dei coprimari.
Per farla breve insomma, il libro aveva moltissimo potenziale, ma ho trovato che l'autrice abbia calcato poco la mano, rendendo poco incisivi i numerosissimi episodi che avrebbero potuto lasciare il segno sul lettore. La vena dark c'era, il concetto del male pure così come un bad boy dal cuore tenero che avrebbe potuto essere davvero un personaggio spettacolare, ma avrei voluto che tutto ciò fosse più approfondito, più amplificato e indagato. Non so se ciò sia dipeso dal target al quale il libro è destinato o se effettivamente la mia lettura precedente abbia influenzato non poco il mio giudizio, ma rimane il fatto che ho avuto l'impressione di leggere un romanzo sbiadito in candeggina dopo un lavaggio sbagliato. Detto questo però, sicuramente leggerò altro dell'autrice, sia perché trovo interessanti le sue trame di base, sia perché il finale ha davvero ribaltato un po' le carte in tavole e sono curiosa di vedere come proseguirà la vicenda di Grace e Daniel.

Coinvolgimento: 4/5
Stile: 3/5
Personaggi: 3/5
Vicenda: 4/5

Giudizio: 3.5/5




Il secondo libro di cui vi parlo è uscito dalla penna di un'autrice che sta diventando di casa qui su Forgotten Pages! Sto parlando della mia amata Karen Marie Moning e del suo terzo romanzo: La maledizione della luna nera (giuro che devo ancora cosa abbiano a che fare questi titoli con la vicenda!) Come dicevo, diventa ormai superfluo dopo due recensioni più che positive parlarvi di quanto io apprezzi questa saga urban fantasy, scoperta di recente tra l'altro. Giuro che non so quante manate mi sono data in faccia per non aver iniziato a leggerla prima e per aver invece aspettato così tanto, ma mi consolo pensando che se avessi dovuto attendere mesi per l'uscita tra un volume e l'altro probabilmente non avrei retto il colpo!
Anche in questa terza avventura la Moning ci rifila (si fa per dire) un romanzo davvero bello, dinamico e denso di rivelazioni senza però dimenticare qualche buona risata; con inoltre una storia ben intrecciata e altrettanto ben costruita che non si può fare a meno di leggere tutta d'un fiato e con personaggi capaci ci entrare nel cuore e nella mente del lettore per rimanerci. I segreti si svelano ma altri misteri si sostituiscono ad essi, aumentando così la presa sul lettore e disegnando un intreccio davvero interessantissimo che culmina in un finale che ancora ora mi da da pensare! Oh che finale, tutto mi sarei aspettata meno che questo!!
Come sempre ottimi i personaggi: dal mio amato, misterioso e tenebroso Barrons a Mac, che a ogni libro adoro sempre di più e di cui apprezzo la crescita interiore di cui l'autrice l'ha dotata.
Devo però, ahimè, ammettere di aver trovato questo libro leggermente inferiore al secondo volume della serie, non tanto per la storia in sé e per le rivelazioni da calzino rivoltato che mi hanno letteralmente sconvolta, quanto più che altro per alcuni punti morti della storia che avrebbe potuto essere, a mio parere, un pelo più dinamica e snella. Assolutamente nulla però che intacchi il mio interessa verso la storia e i personaggi che continuerò a seguire con piacere e molto interesse (sono già in possesso del quarto romanzo!)

Coinvolgimento: 5/5
Stile: 5/5
Personaggi: 5/5
Vicenda: 4/5

Giudizio: 4.75/5



4 commenti:

  1. A me i libri della serie fever sono piaciuti fino al terzo, poi i quarto mi è piaciuto molto meno... e ora il quinto è una vita che devo leggerlo ma non ne ho tantissima voglia... U__U

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    1. Nuuuu non dirmi così!!! Fino ad adesso sto adorando la serie!!!! O__O

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  2. Io invece questo della Moning l'ho amato moltissimo, ma devo dire che l'ho letto mentre ero in vacanza a Dublino ed è stato molto interessante girare per la città con quest'avventura in mente.

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    1. Che bello quando puoi vedere di persona i luoghi descritti nei libri, vero? Hai incrociato anche Barrons per caso!? XD

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