giovedì 28 agosto 2014
Preferiresti...?!? - Book Tag
Buondì Cari Lettori :)
è tempo (nuovamente) di tag librosi! In particolare oggi vi propongo un simpaticissimo tag che ho visto girare moltissimo sui canali di youtubers americani, ma che qui in Italia invece mi pare essere stato ignorato dai più (ma se mi sbaglio, ditemelo!! Sono pessima nel cercare i tag in giro per la rete e sopratutto sono pessima nel ricordare se un tag è già stato proposto o meno!). Noto in rete con il titolo di Would you rather..? il tag è stato creato originariamente da RayKayBooks e consiste nel rispondere a 10 domande che propongono scenari estremi e un pelo inquietanti (almeno per me) dove non esistono mezze misure!!
Pronti alle domande più cattive della storia dei tag?!
1. Preferiresti leggere solo trilogie o solo romanzi stand alone?
Dunque, mi lamento sempre di essere sommersa da trilogie puntualmente incomplete per diversi motivi, ma devo confessare che, date le premesse, probabilmente sceglierei di leggere solo trilogie. É vero che se i libri non piacciono si è fregati, ma volete mettere quando trovate quelle bellissime serie/saghe che non vorreste mai più smettere di leggere?! Se devo scegliere dunque, trilogie a vita!!
2. Preferiresti leggere solo autori o solo autrici?
Ecco questa è una di quelle domande a cui non è umanamente possibile rispondere!!! Anche perché, per quanto mi riguarda, dipende dai generi. Ad esempio, su fantasy e thriller preferisco decisamente gli autori; su storici, romance, ya ecc. preferisco le autrici.
Se devo scegliere però dico che leggerei solo autori, dato che i miei libri preferiti dei miei generi preferiti sono scritti da autori.
3. Preferiresti comprare solo al La Feltrinelli* o solo su Amazon?
Questa è facile, dai. Anche se comprare on line è sempre più conveniente e si ha maggiore scelta, devo dire che per quanto mi riguarda niente batte un pomeriggio in libreria. In più odio dover aspettare gli ordini, perciò sì: libreria fisica a vita!!!
4. Preferiresti vedere i libri diventare film o serie tv?
Nonostante ammetta che ci sono delle serie tv davvero ben fatte e magnifiche (GoT ad esempio), devo anche ammettere che non sono una grande amante di quest'ultime. Perciò dico che preferirei decisamente i film, se poi sono fatti bene e accurati è ancora meglio!
5. Preferiresti leggere 5 pagine/giorno o 5 libri/settimana?
Beh, direi che 5 pagine al giorno è una roba impossibile per me!!! Andiamo, non riuscirei mai a trattenermi!! Preferisco decisamente fare incetta di lettura e abbuffarmi con 5 libri/settimana (che poi non è lontano dal numero di libri che riuscivo a leggere nei bei tempi) senza nemmeno pensarci!!!
6. Preferiresti essere un recensore professionista o un autore?
Domanda difficilissima!!! Mi piacciono moltissimo entrambe le professioni, ma se dovessi scegliere direi autore! Essere un recensore professionista mi da l'idea, a lungo andare, di non essere più in grado di sapere apprezzare una lettura senza utilizzare l'occhio critico che per quel tipo di lavoro credo sia indispensabile avere. E vivere in un mondo in cui non posso apprezzare un libro, anche con i suoi difetti, sarebbe un incubo per me!!!
7. Preferiresti leggere sempre i tuoi 20 libri preferiti o leggere solo nuovi titoli?
Ahhh!! Ma chi le ha pensate queste domande?!
Comunque direi, quasi senza pensarci, che preferirei leggere solo nuovi titoli! É vero che così non avrei mai la possibilità di rileggere i miei libri preferiti, ma di nuovo, vivere in un mondo in cui non posso emozionarmi per le nuove uscite e le nuove avventure che una lettura inedita mi trasmette sarebbe disastroso per la sottoscritta!
8. Preferiresti essere una bibliotecaria o una libraia?
A occhi chiusi e senza pensarci un attimo di più dico libraia. Già mi vedo nel mio negozio minuscolo in cui consiglio libri ai clienti offrendogli una fetta di fudge cake al cioccolato accompagnata da una bella tazza di tè! Riuscite a vedermi anche voi?! :P
9. Preferiresti leggere solo i tuoi generi preferiti o tutti gli altri?
Anche qui a occhi chiusi dico che vorrei leggere solo i miei generi preferiti. Sarà pure una visione ristretta e non molto aperta al progresso, lo ammetto, ma onestamente non mi interessa!!! :D Non avrei nessun motivo di continuare a leggere il libro che ho per le mani se non mi interessasse! No, grazie, sommergetemi di fantasy, thriller e storici please!!!!
10. Preferiresti leggere solo libri fisici o solo e-book?
Non fraintendetemi, non ho nulla contro gli e-book, ma come non mi stancherò mai di dire, nulla batte un libro fisico. Lo sfogliare le pagine, il tenerlo tra le mani, riporlo sul suo scaffale...niente batte queste sensazioni! Per quanto un e-book possa essere pratico, economico e vantaggioso io preferirò sempre e comunque il libro cartaceo a quello elettronico!
E questo è tutto, cari Lettori! Vi è piaciuto il tag? Ovviamente consideratevi tutte/i taggati e, se rispondete, fatemi sapere le vostre risposte perché sono super curiosa di leggerle!
Intanto, però, passo il tag a:
- Susi del blog Bookish Advisory
- Rowan del blog Ombre Angeliche
- Sophie del blog Laumes' Journey
- Sara del blog Il magico regno dei libri
- Erika del blog Wonderful Monster
* in originale Barnes&Nobles
mercoledì 27 agosto 2014
Recensioni di Agosto - Parte Seconda
Cari Lettori,
ben ritrovati con il secondo appuntamento per questo mese con le recensioni cumulate :)
Come sempre spero che i miei pensieri possano interessarvi e tornarvi utili per guidarvi nelle prossime letture! E mi raccomando, non dimenticate di farmi sapere cosa ne pensate e se anche voi avete letto questi libri o se programmate di farlo!
ben ritrovati con il secondo appuntamento per questo mese con le recensioni cumulate :)
Come sempre spero che i miei pensieri possano interessarvi e tornarvi utili per guidarvi nelle prossime letture! E mi raccomando, non dimenticate di farmi sapere cosa ne pensate e se anche voi avete letto questi libri o se programmate di farlo!
Il primo libro di cui parlo è un romanzo per cui ho completamente perso la testa! Se mi seguite un po' in giro per il web saprete certamente che ho cominciato a raccomandarlo a chiunque mi capitasse a tiro e, ancora adesso, a distanza di settimane dalla lettura, se ci ripenso, non solo mi si disegna un sorrisetto non troppo furbo in faccia, ma ancora mi sento parte del mondo creato dall'autore. Per quanto mi riguarda sono estremamente rari i libri che riescono a farmi un effetto del genere, e quando questo accade non posso fare a meno di tenerli stretti al mio cuore di lettrice. Il libro in questione è ovviamente Il canto del sangue di Anthony Ryan, fenomeno self inglese che ha poi scalato tutte le classifiche di genere, raccogliendo consensi ovunque, e a ragione.
Per questa recensione avevo in mente uno schema ben preciso in cui avrei elencato passo passo tutti i numerosi elementi del libro che mi hanno non solo convinto ma anche conquistato. Nella mia testa, in un tripudio di retorica ed elaborate frasi, avrei quindi tratteggiato questa lettura come qualcosa di assolutamente imperdibile, definitivamente un must read per ogni appassionato del fantasy in generale e dell'epic fantasy in particolare. Avrei raccontato di come la caratterizzazione dei personaggi sia stata così tanto perfetta e completa da dare l'impressione di conoscere il protagonista e i coprirai da sempre, di come il cameratismo tra soldati e il loro rapporto di amicizia reciproca sia stato reso con una vivezza e puntualità strabilianti. Avrei sottolineato come l'intreccio sia stato magistralmente articolato, ma mai in maniera troppo intricata tanto da perdere di vista il fine ultimo della narrazione. Di come tutti gli elementi della trama abbiano contribuito a creare un vero e proprio mondo, credibile e solido. E infine avrei parlato di come le settecento e più pagine siano volate sotto i miei occhi e di come se ce ne fossero state altrettante non avrei esitato un attimo in più a leggere ancora.
Ma tutti questi bei propositi sono svaniti nell'attimo stesso in cui ho cominciato a picchiettare le prime parole per questo post. Non sempre c'è un modo ordinato e preciso in cui esporre le emozioni, non esiste sempre uno schema predefinito e preconfezionato a cui attenersi quando si parla di libri che hanno lasciato una traccia. E questo è esattamente uno di quei casi. Il canto del sangue è stato più di un libro, più di una lettura, per me. É stato un vero e proprio viaggio, una full immersion in un altro mondo. E non c'è molto altro da aggiungere o da dire a riguardo. Quando un romanzo conquista così tanto non si può fare a meno di consigliarlo a tutti, augurandogli che la stessa magia che si è provata leggendo si verifichi ancora. Perciò qualunque cosa stiate facendo, fatevi un favore e leggete un bel fantasy come questo. Non resterete delusi! :)
Coinvolgimento: 5/5
Stile: 5/5
Personaggi: 5/5
Vicenda: 5/5
Giudizio: 5/5
Ma tutti questi bei propositi sono svaniti nell'attimo stesso in cui ho cominciato a picchiettare le prime parole per questo post. Non sempre c'è un modo ordinato e preciso in cui esporre le emozioni, non esiste sempre uno schema predefinito e preconfezionato a cui attenersi quando si parla di libri che hanno lasciato una traccia. E questo è esattamente uno di quei casi. Il canto del sangue è stato più di un libro, più di una lettura, per me. É stato un vero e proprio viaggio, una full immersion in un altro mondo. E non c'è molto altro da aggiungere o da dire a riguardo. Quando un romanzo conquista così tanto non si può fare a meno di consigliarlo a tutti, augurandogli che la stessa magia che si è provata leggendo si verifichi ancora. Perciò qualunque cosa stiate facendo, fatevi un favore e leggete un bel fantasy come questo. Non resterete delusi! :)
Coinvolgimento: 5/5
Stile: 5/5
Personaggi: 5/5
Vicenda: 5/5
Giudizio: 5/5
Il secondo romanzo di cui vi parlo è un libro che, a causa delle pessime scelte editoriali italiane, ho scelto di leggere in lingua. Young Adult molto apprezzato e lodato oltreoceano, Shadow and Bone è stata un lettura veloce e piacevole che suo malgrado ha avuto la sfortuna di essere stata intrapresa subito dopo aver letto uno dei libri più belli di quest'anno (vedi recensione sopra! :P) Pochissimi romanzi avrebbero potuto reggere il confronto senza uscirne malconci, ma l'esordio della Bardugo si è difeso piuttosto bene. L'inizio non mi ha entusiasmato, dico la verità. Le prime battute del romanzo sono state infatti alquanto scialbe, non particolarmente originali e a tratti anche un pelo noiose. Nonostante la rielaborazione dell'ambientazione, che mi è piaciuta, il romanzo stentava comunque a decollare e un paio di capitoli si sono trascinati con poca verve e forza narrativa fino alla metà circa, in cui un colpo di scena particolarmente ben riuscito ha rimesso in tavola le carte con un ordine tutto diverso e...decisamente più intrigante! Dico la verità, se questo capovolgimento di situazione non si fosse verificato, difficilmente avrei promosso il libro. Stante queste condizioni invece mi sono dovuta ricredere e, anche se il romanzo ha comunque i suoi punti d'ombra, devo sottolineare che si distingue piuttosto nitidamente dalla maggioranza degli altri romanzi del suo genere. I personaggi sono forse, insieme all'ambientazione, ciò che mi ha colpito di più, anche se non posso negare che avrei voluto maggiore caratterizzazione. Non fraintendetemi, per essere un romanzo ya i protagonisti di Shadow and Bone sono ben delineati e molto interessanti (il Darkling più di ogni altro), ma ahimè, non può non scapparmi - solo per un attimo, lo giuro! - un confronto con la lettura di cui sopra! Come dicevo prima, anche l'ambientazione gioca un ruolo importante nel rendere il libro originale e intrigante anche se, anche in questo caso, avrei preferito maggiore approfondimento!
In conclusione Shadow and Bone si è rivelato essere un buon primo romanzo di serie, che nonostante i suoi difetti è riuscito comunque a convincermi. Per il futuro non posso non aspettarmi nulla di meno: più intrighi, più rivelazioni, più colpi di scena e ....più Darkling!!!
Coinvolgimento: 4/5
Stile: 4/5
Personaggi: 4/5
Vicenda: 5/5
Giudizio: 4.25/5
martedì 26 agosto 2014
The Ice Cream Book Tag
è tempo di tag su FP! Vi avverto, infatti, che prossimamente ne arriveranno un bel po'!!
Ma oggi è il turno di uno in particolare, che ultimamente sta molto spopolando in rete e che a me, ogni volta che lo leggo, fa venire sempre fame!XD In compagnia dell'elefantino Agosto (sì, si chiama proprio come il mese) vi presento perciò l'Ice Cream Book Tag, in cui bisogna assegnare un libro a un particolare gusto di gelato!
Ma oggi è il turno di uno in particolare, che ultimamente sta molto spopolando in rete e che a me, ogni volta che lo leggo, fa venire sempre fame!XD In compagnia dell'elefantino Agosto (sì, si chiama proprio come il mese) vi presento perciò l'Ice Cream Book Tag, in cui bisogna assegnare un libro a un particolare gusto di gelato!
Ringrazio Susi del blog Bookish Advisor per avermi passato il suddetto tag e....cominciamo subito con le domande :)
Per questa categoria ho scelto uno dei miei romanzi preferiti: Il giardino dei segreti di Kate Morton, in questa edizione (ormai credo fuori catalogo) che è di un bellissimo verde smeraldo, anche se dalla foto non si direbbe. Ma al di là della stupenda cover, anche il libro merita davvero e vi consiglio assolutamente di leggerlo se amate le storie di mistero e su più piani temporali che si intrecciano sempre più in un crescendo di rivelazioni.
Nocciola una serie molto lunga che vorresti leggere quest'estate ma non farai
Per questo gusto ho scelto la serie Phèdre Trilogy della scrittrice statunitense Jaqueline Carey. Ormai ho perso il conto di quante persone mi hanno consigliato questa serie, che oltre ad articolarsi in questa trilogia, prosegue in altre due trilogie ambientate nello stesso mondo (ma immagino con personaggi differenti). Come vedete, sono anche in possesso dei tre libri in questione, ma ancora non mi decido ad iniziarla! Sto aspettando il momento buono, immagino, e sento che non è ancora giunto il suo tempo! :)
Per questa categoria ho scelto il secondo romanzo di una serie infinita o quasi (al momento credo che sia arrivata a 12 volumi) che molte lettrici che amano l'urban fantasy/paranormal romance conosceranno bene: la Black Dagger Brotherhood della mitica J.R. Ward. Come sapete non sono una grande amante di questo genere letterario, ma questa serie la leggo sempre con molto piacere trovandola sempre intrigante e ben gestita. Il libro che ho scelto è uno dei più belli a mio avviso, quello che anche dopo tanto tempo dalla lettura ricordo sempre con molto piacere. E la storia d'amore al suo interno (tralasciate l'orrida cover) è una delle più belle che io abbia mai letto, assolutamente consigliato!
Avevo parecchi candidati in mente per questa categoria ma pensandoci bene come non citare Il ritratto di Dorian Gray? Un romanzo gotico, misterioso..insomma non mi dilungo troppo, sono sicura che anche voi lo avrete apprezzato come me!
In questa categoria inserisco uno tra i miei libri preferiti da ragazzina, che ho letto parecchio tempo fa ma che porto ancora con me: Diana, Cupido e il Commendatore di Bianca Pitzorno. Di questa autrice ho letto in passato diversi libri ma questo, oltre ad essere stato il primo in assoluto che ho letto, è anche quello che mi è piaciuto maggiormente.
Eheh. Come non citare una delle mie ultimissime letture, che ho adorato alla follia? Il canto del sangue di Anthony Ryan, un fantasy con i controfiocchi che assolutamente consiglio. Bello, intrigante, scritto bene, coinvolgente e ..bello!! Ok, la smetto qui altrimenti divento noiosa!!! :D
E questo è tutto cari Lettori! Vi è piaciuto il tag? Consideratevi tutti taggati e se ancora qualcuno non lo avesse fatto (questo giochino ha davvero spopolato ovunque!) non dimenticatevi di farmi sapere le vostre risposte!
Intanto passo il tag a:
- Sara del blog Il regno magico dei libri
- Sophie del blog Laumes' Journey
Un libro... a raggi X!!!
è tempo di una nuova puntata di Un libro... a raggi X!!! in collaborazione con Sara del blog Il regno magico dei libri (qui).Un libro... a raggi X sarà, come recita il sottotitolo, una pazza rubrica in cui analizzeremo in modo piuttosto dettagliato un romanzo. Ogni settimana ci sarà un post in cui potrete leggere le nostre impressioni su una parte dei capitoli. Ci siamo fatte prendere la mano e i commenti varieranno dai molto caustici agli entusiastici, senza mezzi termini. Non ci siamo fatte problemi neanche sul fronte spoiler, che potrebbero essere presenti!
Il libro che abbiamo scelto per le prossime quattro puntate della rubrica è L'atlante di smeraldo di John Stephens, edito da Longanesi (456 pagine per 18,60 €). Qui di seguito le nostre impressioni sulla seconda parte!
* Prima Parte
* Prima Parte
* Seconda Parte
SARA: Questi ulteriori sei capitoli, per quanto mi riguarda, si sono mostrati nuovamente diversi dai precedenti sei, che non mi avevano coinvolta un gran che.
MORNA: Concordo. La mia paura era di ritrovarmi a leggere altri sei capitoli che non mi avrebbero entusiasmato e che avrebbero replicato i precedenti annoiandomi nuovamente. Invece, mi sono dovuta felicemente ricredere.
MORNA: Concordo. La mia paura era di ritrovarmi a leggere altri sei capitoli che non mi avrebbero entusiasmato e che avrebbero replicato i precedenti annoiandomi nuovamente. Invece, mi sono dovuta felicemente ricredere.
lunedì 25 agosto 2014
Its Monday! What are you reading?
Buon Lunedì miei cari Lettori! Eccoci giunti a un altro appuntamento con la rubrica settimanale It's Monday! What are you reading? Una rubrica settimanale creata dal blog Book Journey in cui vi parlerò delle mie letture attuali e di quelle della settimana appena trascorsa, nonché ovviamente di quelle previste. Se anche voi volete partecipare, vi basterà lasciare un commento qui sotto con le vostre letture.
Questa settimana appena trascorsa è stata un po' povera di letture, avevo mille cose da fare, impegni da sistemare e così mi sono persa un attimo per strada!
La scorsa settimana ci eravamo lasciati con me alle prese con Shadow and Bone di Leigh Bardugo. Ve ne parlerò meglio nella recensione, ma devo ammettere che dopo un primo inizio non entusiasmante, il romanzo si è ripreso bene. Il colpo di scena a metà romanzo è stato essenziale per poter ribaltare il mio giudizio. Ho perciò intenzione di continuare la lettura della serie, che purtroppo in Italia non da segni di voler continuare....fortuna che Siege and Storm è già tra le mie manine :)
Terminato il libro della Bardugo non ero ancora paga di fantasy perciò mi sono avventata sul romanzo più lungo di genere che ho trovato in casa e che fremevo, letteralmente, dalla voglia di leggere: Malice di John Gwynne. Il libro è veramente un mattoncino, con più di settecento pagine e io ho appena passato le duecento pagine...direi che è un po' troppo presto per tirare dei giudizi! Perciò vi saprò dire meglio nella prossima puntata!
Infine, sto sempre continuando a leggere L'atlante di smeraldo di John Stephens con Sara del blog Il regno magico dei libri per la nostra rubrica in comune Un libro...a raggi X!!! Per sapere cosa ne penso vi do appuntamento a domani con la terza puntata, però! :P
E questo è tutto, per questa settimana! Fatemi sapere cosa ne pensate delle mie letture, se anche voi le avete affrontate e come le avete trovate. Ma sopratutto fatemi sapere cosa state leggendo di bello!
mercoledì 20 agosto 2014
Recensioni di Agosto - Parte Prima
Cari Lettori,
ben ritrovati con il primo appuntamento per questo mese con le recensioni cumulate :)
Come sempre spero che i miei pensieri possano interessarvi e tornarvi utili per guidarvi nelle prossime letture!
Il primo libro di cui vi parlo è in realtà una vecchia conoscenza per FP, non tanto per il libro in sé quanto per l'autrice. A sorpresa - e chi l'avrebbe mai detto, eh?! - torna la mia amata Karen Marie Moning, che anche questa volta è riuscita a fare centro! Ebbene sì, ve l'avevo anticipato in un paio di post fa, e così oggi sono qui a parlarvi del quarto libro della serie Fever. Ormai siamo davvero agli sgoccioli e se penso che solo un romanzo mi divide dalla serie di romanzi che mi ha rappacificato con l'urban fantasy/paranormal romance quasi mi sento male; tanto che il quinto volume della serie, già prontamente tra le mie manine da un paio di mesi, giace sulla libreria in attesa che io afferri il coraggio a due mani e inizi a leggerlo!
Per quanto riguarda Alla ricerca dell'ultima verità però, non ho proprio potuto ulteriormente procrastinarne la lettura, e se avete letto il finale del terzo libro saprete per certo il motivo: con un cliffhanger del genere è umanamente impossibile non riuscire a leggere il seguito quando è a tua disposizione. Devo dire che l'inizio non mi è piaciuto, i capitoli raccontati dal punto di vista di Dani non mi hanno convinto e non mi hanno catturato così come la narrazione dal punto di vista di Mac è sempre stata capace di fare, fino ad adesso. A dire la verità non capisco perché l'autrice abbia dovuto mettere quei capitoli, avrebbe infatti benissimo potuto ometterli dato che non hanno a che fare, almeno non direttamente, con la storia vera e propria. Diversamente avrebbe almeno potuto scegliere anche un altro pov, decisamente più interessante e intrigante, come ad esempio quello di Barrons (dico il primo nome che mi è venuto in mente, eh!!)
A parte l'inizio, comunque, devo dire di aver trovato il libro decisamente nelle mie corde, pieno di azione e avventura, con pochi punti morti (a differenza del suo predecessore) e sapientemente orchestrato dall'autrice, che riesce sempre a trascinare il lettore nella pieghe della storia. Come sempre ho amato moltissimo i personaggi che ho trovato ben delineati e caratterizzati, ma sopratutto credibili. L'intreccio è decisamente complesso e mi è piaciuto il modo in cui la Moning è riuscita a tirare tutte le file delle numerose sottotrame che compongono il disegno sempre più ampio dell'intera serie, ovviamente senza rinunciare alle molte domande e ai molti misteri che permettono di tenere il lettore (me compresa) costantemente sulle spine per conoscere ogni minimi dettaglio. D'impatto il cliffhanger finale, anche se uguagliare il precedente era davvero un compito difficilissimo! Ultimo appunto positivo va allo stile che, come anche per gli altri libri, ho trovato estremamente fluido e diretto, pieno di ironia ma anche drammatico nei momenti dove era richiesto maggior pathos. Come per tutta la serie, la narrazione in prima persona credo sia la carta vincente dell'autrice e come sempre il mio plauso va alla Moning per aver saputo creare un personaggio così completo e caratterizzato come quello di Mac.
In conclusione quindi, Alla ricerca dell'ultima verità è stata una lettura davvero intrigante che spiana la strada al gran finale. Assolutamente consigliata a tutti gli amanti della serie!
Coinvolgimento: 5/5
Stile: 5/5
Personaggi: 5/5
Vicenda: 5/5
Giudizio: 5/5
Il secondo romanzo di cui vi parlo è invece un libro che volevo leggere da una vita, uno di quei romanzi che ha soggiornato nella mia wl e poi nella mia lista degli acquisti per eoni, prima che finalmente mi decidessi a portarlo a casa dalla libreria. E il libro in questione è Pomodori verdi fritti al Caffè di Whitle Stop. Avevo letto decine di recensioni entusiaste su questo romanzo eppure non ero affatto preparata all'ondata di emozioni che la lettura mi avrebbe suscitato. Pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo il libro di Fanni Flagg mi ha lentamente inglobato nel suo mondo. Senza nemmeno rendermene conto effettivamente, infatti, mi sono ritrovata ad affezionarmi al Caffè e sopratutto ai numerosi personaggi che orbitano intorno al negozio. Mi sono emozionata, commossa e arrabbiata, ho riso di gusto e sorriso durante le numerose vicende raccontate nel romanzo e quando alla fine ho girato l'ultima pagina mi sono sentita per un attimo sola!
Uno degli aspetti che maggiormente ho amato di più di Pomodori verdi fritti è stata infatti la coralità della narrazione che l'autrice è riuscita a rendere in maniera estremamente vivida e squisita, utilizzando diversi artifici (come gli articoli del giornale locale e il racconto della signora Threadgoode) che hanno reso benissimo l'obiettivo ultimo. Di certo i personaggi, tutti quanti, dal primo all'ultimo, sono ciò che rendono questo libro così unico e irripetibile: finemente caratterizzati dalle situazioni che si creano e dai racconti altrui, descritti con pochi ma concisi e precisi aggettivi riescono davvero a solleticare la fantasia e la mente del lettore e a insinuarsi nel suo cuore per poi restarci. Anche ora, a distanza di giorni dalla lettura, conservo un ottimo ricordo dei personaggi che abitano le pagine del romanzo della Flagg e delle emozioni che ne ho ricavato.
Non ho molto altro da aggiungere, come dico spesso quando amo un libro un romanzo valido parla da se. L'unica cosa che rimane da fare è leggerlo! Perciò, se ancora non l'avete letto, non posso far altro che consigliarvelo caldamente! :)
Coinvolgimento: 5/5
Stile: 5/5
Personaggi: 5/5
Vicenda: 5/5
Giudizio: 5/5
ben ritrovati con il primo appuntamento per questo mese con le recensioni cumulate :)
Come sempre spero che i miei pensieri possano interessarvi e tornarvi utili per guidarvi nelle prossime letture!
Il primo libro di cui vi parlo è in realtà una vecchia conoscenza per FP, non tanto per il libro in sé quanto per l'autrice. A sorpresa - e chi l'avrebbe mai detto, eh?! - torna la mia amata Karen Marie Moning, che anche questa volta è riuscita a fare centro! Ebbene sì, ve l'avevo anticipato in un paio di post fa, e così oggi sono qui a parlarvi del quarto libro della serie Fever. Ormai siamo davvero agli sgoccioli e se penso che solo un romanzo mi divide dalla serie di romanzi che mi ha rappacificato con l'urban fantasy/paranormal romance quasi mi sento male; tanto che il quinto volume della serie, già prontamente tra le mie manine da un paio di mesi, giace sulla libreria in attesa che io afferri il coraggio a due mani e inizi a leggerlo!
Per quanto riguarda Alla ricerca dell'ultima verità però, non ho proprio potuto ulteriormente procrastinarne la lettura, e se avete letto il finale del terzo libro saprete per certo il motivo: con un cliffhanger del genere è umanamente impossibile non riuscire a leggere il seguito quando è a tua disposizione. Devo dire che l'inizio non mi è piaciuto, i capitoli raccontati dal punto di vista di Dani non mi hanno convinto e non mi hanno catturato così come la narrazione dal punto di vista di Mac è sempre stata capace di fare, fino ad adesso. A dire la verità non capisco perché l'autrice abbia dovuto mettere quei capitoli, avrebbe infatti benissimo potuto ometterli dato che non hanno a che fare, almeno non direttamente, con la storia vera e propria. Diversamente avrebbe almeno potuto scegliere anche un altro pov, decisamente più interessante e intrigante, come ad esempio quello di Barrons (dico il primo nome che mi è venuto in mente, eh!!)
A parte l'inizio, comunque, devo dire di aver trovato il libro decisamente nelle mie corde, pieno di azione e avventura, con pochi punti morti (a differenza del suo predecessore) e sapientemente orchestrato dall'autrice, che riesce sempre a trascinare il lettore nella pieghe della storia. Come sempre ho amato moltissimo i personaggi che ho trovato ben delineati e caratterizzati, ma sopratutto credibili. L'intreccio è decisamente complesso e mi è piaciuto il modo in cui la Moning è riuscita a tirare tutte le file delle numerose sottotrame che compongono il disegno sempre più ampio dell'intera serie, ovviamente senza rinunciare alle molte domande e ai molti misteri che permettono di tenere il lettore (me compresa) costantemente sulle spine per conoscere ogni minimi dettaglio. D'impatto il cliffhanger finale, anche se uguagliare il precedente era davvero un compito difficilissimo! Ultimo appunto positivo va allo stile che, come anche per gli altri libri, ho trovato estremamente fluido e diretto, pieno di ironia ma anche drammatico nei momenti dove era richiesto maggior pathos. Come per tutta la serie, la narrazione in prima persona credo sia la carta vincente dell'autrice e come sempre il mio plauso va alla Moning per aver saputo creare un personaggio così completo e caratterizzato come quello di Mac.
In conclusione quindi, Alla ricerca dell'ultima verità è stata una lettura davvero intrigante che spiana la strada al gran finale. Assolutamente consigliata a tutti gli amanti della serie!
Coinvolgimento: 5/5
Stile: 5/5
Personaggi: 5/5
Vicenda: 5/5
Giudizio: 5/5
Uno degli aspetti che maggiormente ho amato di più di Pomodori verdi fritti è stata infatti la coralità della narrazione che l'autrice è riuscita a rendere in maniera estremamente vivida e squisita, utilizzando diversi artifici (come gli articoli del giornale locale e il racconto della signora Threadgoode) che hanno reso benissimo l'obiettivo ultimo. Di certo i personaggi, tutti quanti, dal primo all'ultimo, sono ciò che rendono questo libro così unico e irripetibile: finemente caratterizzati dalle situazioni che si creano e dai racconti altrui, descritti con pochi ma concisi e precisi aggettivi riescono davvero a solleticare la fantasia e la mente del lettore e a insinuarsi nel suo cuore per poi restarci. Anche ora, a distanza di giorni dalla lettura, conservo un ottimo ricordo dei personaggi che abitano le pagine del romanzo della Flagg e delle emozioni che ne ho ricavato.
Non ho molto altro da aggiungere, come dico spesso quando amo un libro un romanzo valido parla da se. L'unica cosa che rimane da fare è leggerlo! Perciò, se ancora non l'avete letto, non posso far altro che consigliarvelo caldamente! :)
Coinvolgimento: 5/5
Stile: 5/5
Personaggi: 5/5
Vicenda: 5/5
Giudizio: 5/5
martedì 19 agosto 2014
Un libro...a raggi X!!!
Cari Lettori,
è tempo di una nuova puntata di Un libro... a raggi X!!! in collaborazione con Sara del blog Il regno magico dei libri (qui).Un libro... a raggi X sarà, come recita il sottotitolo, una pazza rubrica in cui analizzeremo in modo piuttosto dettagliato un romanzo. Ogni settimana ci sarà un post in cui potrete leggere le nostre impressioni su una parte dei capitoli. Ci siamo fatte prendere la mano e i commenti varieranno dai molto caustici agli entusiastici, senza mezzi termini. Non ci siamo fatte problemi neanche sul fronte spoiler, che potrebbero essere presenti!
Il libro che abbiamo scelto per le prossime quattro puntate della rubrica è L'atlante di smeraldo di John Stephens, edito da Longanesi (456 pagine per 18,60 €). Qui di seguito le nostre impressioni sulla seconda parte!
* Prima Parte
MORNA: Seconda tornata di capitoli e...qualcuno mi ha scambiato il libro?! No, dico sul serio, è lo stesso libro che stavo leggendo la settimana scorsa?!
Ebbene sì, a malincuore devo ammettere che ho faticato a portare avanti questi sei capitoli. Non che non mi siano piaciuti totalmente, ma li ho trovati sicuramente inferiori rispetto ai precedenti sei. Personalmente ho trovato l'inizio de L'atlante di smeraldo davvero magico, ricco di un'atmosfera rarefatta e misteriosa che avvolgeva il lettore con promesse di avventure e magia in pieno stile sword & sorcery. Purtroppo questa magia è totalmente sparita in questi capitoli, almeno per quanto mi riguarda. Devo dire di essere rimasta totalmente stupita dal cambio repentino e inaspettato di stile dell'autore, dico davvero, in alcuni momento ho seriamente pensato di non stare leggendo lo stesso libro!
SARA: Devo dire che purtroppo mi sono ritrovata con la tua stessa sensazione :-(
Ho riscontrato anche io un po' di difficoltà, soprattutto a livello di concentrazione mentale. Questi sei capitoli non mi hanno quasi coinvolta, e mi è capitato più volte di dover tornare indietro a leggere alcune frasi e alcuni passaggi perché mi ero distratta, e questo non è un buon segno. Come già detto la volta scorsa ero rimasta anche io soddisfatta della fase iniziale, ma sembra che finiti i capitoli introduttivi e d'ambientazione dove il lettore impara a conoscere questo magico mondo e dove tutto ovviamente appare come una novità, vi sia una specie di blocco.
MORNA: Seconda tornata di capitoli e...qualcuno mi ha scambiato il libro?! No, dico sul serio, è lo stesso libro che stavo leggendo la settimana scorsa?!
Ebbene sì, a malincuore devo ammettere che ho faticato a portare avanti questi sei capitoli. Non che non mi siano piaciuti totalmente, ma li ho trovati sicuramente inferiori rispetto ai precedenti sei. Personalmente ho trovato l'inizio de L'atlante di smeraldo davvero magico, ricco di un'atmosfera rarefatta e misteriosa che avvolgeva il lettore con promesse di avventure e magia in pieno stile sword & sorcery. Purtroppo questa magia è totalmente sparita in questi capitoli, almeno per quanto mi riguarda. Devo dire di essere rimasta totalmente stupita dal cambio repentino e inaspettato di stile dell'autore, dico davvero, in alcuni momento ho seriamente pensato di non stare leggendo lo stesso libro!
SARA: Devo dire che purtroppo mi sono ritrovata con la tua stessa sensazione :-(
Ho riscontrato anche io un po' di difficoltà, soprattutto a livello di concentrazione mentale. Questi sei capitoli non mi hanno quasi coinvolta, e mi è capitato più volte di dover tornare indietro a leggere alcune frasi e alcuni passaggi perché mi ero distratta, e questo non è un buon segno. Come già detto la volta scorsa ero rimasta anche io soddisfatta della fase iniziale, ma sembra che finiti i capitoli introduttivi e d'ambientazione dove il lettore impara a conoscere questo magico mondo e dove tutto ovviamente appare come una novità, vi sia una specie di blocco.
lunedì 18 agosto 2014
It's Monday! What are you reading?
Dunque dunque, la settimana appena trascorsa è stata davvero intensa e ricca di emozioni letterariamente parlando. Con scioltezza e una buona dose di sicurezza, infatti, posso dire di aver letto uno dei libri più belli di quest'anno :) Ma andiamo con ordine. La scorsa volta ci eravamo lasciati con me alle battute iniziali del romanzo di Anthony Ryan e...ragazzi che libro!!! Se amate l'epic fantasy non lasciatevi sfuggire questo romanzo, assolutamente! Settecento pagine e se ce ne fossero state altrettante le avrei continuate a leggere! Bello, bello, bello e decisamente straconsigliato! Appena mi riprendo dal loop di borbottamenti in cui sono caduta subito dopo aver letto l'ultima riga, cercherò di scrivere una bella recensione adatta al libro! Nel frattempo unitevi a me nello sperare che la casa editrice si decida a portare in Italia il secondo libro in tempi brevi. A quanto pare infatti tutti i maggiori store on line riportano la dicitura "in pubblicazione" per The Tower Lord, non dovrebbe mancare poi molto, giusto?!
Il canto del sangue ha occupato quasi tutta la mia settimana, ma tra un capitolo e l'altro ho continuato anche a leggere L'atlante di smeraldo di John Stephens, per la rubrica Un libro...a raggi x!!! in collaborazione con Sara del blog Il regno magico dei libri. Domani potrete leggere la nuova puntata sulla seconda tornata di capitoli, nel frattempo questa è la prima parte ve la siete persa.
Infine la lettura attuale. Non è stato semplice scegliere cosa leggere dopo un libro del genere (parlo sempre de Il canto del sangue, se non fosse chiaro!). Il mio cervelletto aveva pensato di dedicare il mese di Agosto alle letture fantasy adult, e non è detto che non lo faccia, però dopo un romanzo del genere mi sento ancora parte del mondo creato dell'autore, come se stessi ancora leggendo, e onestamente....finchè dura questa meravigliosa sensazione voglio godermela! Perciò non mi andava di iniziare un altro fantasy sulla falsa riga di quello appena concluso e così ho ripiegato su qualcosa di decisamente più easy e ya: Shadow & Bone di Leigh Bardugo, che ho scelto di leggere in lingua visto che a quanto pare i seguiti non sembrano essere nei pensieri della Piemme!
E questo è tutto, per questa settimana! Fatemi sapere cosa ne pensate delle mie letture, se anche voi le avete affrontate e come le avete trovate. Ma sopratutto fatemi sapere cosa state leggendo di bello!giovedì 14 agosto 2014
Recensione - La ragazza meccanica
Buondì miei Cari Lettori,
ecco la recensione del giorno!
LA RAGAZZA MECCANICA
PAOLO BACIGALUPI
MULTIPLAYER.IT EDIZIONI
400 PAGINE
17,00€
Trama
(dalla copertina)
Bangkok: Anno Zero del crack energetico. Anderson Lake è l'uomo di punta della compagnia AgriGen Calorie in Thailandia. In incognito come amministratore di un impianto, Anderson setaccia i mercati di Bangkok alla ricerca di cibi considerati estinti, con la speranza di razziare il bottino delle calorie perdute della storia. Ed è qui che si imbatte in Emiko... Emiko è la Ragazza Meccanica, una creatura strana e meravigliosa. È una Neo Persona, non è umana: è un essere costruito in laboratorio e programmato per servire e appagare gli appetiti di un uomo d'affari di Kyoto, ora abbandonata nelle strade di Bangkok. Per alcuni creature senz'anima, per altri addirittura demoni, le Neo Persone sono schiavi, soldati e giocattoli per i ricchi, in un agghiacciante futuro prossimo in cui le aziende caloriche dominano un pianeta minacciato dagli oceani, l'età del petrolio è finita e gli effetti collaterali delle malattie portate dall'ingegneria genetica si diffondono ormai in tutto il mondo.
Commento Personale
La ragazza meccanica era uno dei titoli che più attendevo per questo 2014. In Italia non è sempre facile conoscere con un certo preavviso le uscite future, ma per il libro di Paolo Bacigalupi conoscevo esattamente la data di uscita e lasciatemi dire che l'attesa è stata tra le più lunghe ed estenuanti che mi siano capitate di affrontate per l'uscita di un romanzo perché bramavo questo romanzo, letteralmente. Non è stata un'attesa vana però, perchè il romanzo ha saputo ampiamente ripagare la mia trepidante aspettativa.
La prima volta che ho sentito nominare il nome di Bacigalupi è stato poco dopo aver aperto questo blog (parliamo ormai di quasi quattro anni fa!). Ricordo vivamente di aver letto le trame di ogni libro dell'autore immersa in una sorta di contemplazione estatica e di stupore immenso per l'originalità che già trapelava da quelle poche righe; ricordo di essermi fermata davanti all'immagine della bellissima cover di The windup girl, che aveva da subito catturato la mia attenzione, e di aver desiderato con tutta me stessa che qualcuno traducesse quel libro così che avrei potuto leggerlo e perdermici dentro. Ebbene, il mio desiderio pare essersi realizzato e quattro anni dopo posso orgogliosamente affermare che il mio istinto, seppur ancora acerbo e mal sviluppato, in quell'occasione ci aveva preso in pieno! La ragazza meccanica, infatti, si è rivelato essere uno dei più interessanti nonché originali tra i romanzi su cui abbia posato gli occhi in questi ultimi otto mesi.
L'originalità infatti è certamente uno dei punti cardini de La ragazza meccanica, sia per quanto riguarda il world building, egregiamente gestito dall'autore, che per quanto riguarda l'intreccio narrativo. Ma l'originalità non sarebbe di certo bastata a sostenere un romanzo così ambizioso se non fosse stata sostenuta dalla maestria di Bacigalupi nel creare situazioni, nell'evocare scene e nell'intrecciare le vicende dei quattro personaggi in maniera così unica e interessante.
Il risultato di tutto ciò un romanzo profondamente singolare, che si discosta totalmente da qualunque altra cosa che io abbia mai letto in precedenza e che è riuscito a catturarmi totalmente e irrimediabilmente. Piuttosto differente da ciò che mi aspettavo di leggere, La ragazza meccanica è comunque riuscito a sorprendermi in maniera inaspettata e del tutto positiva: non una scena che sia mai stata scontata; mai un calo nella tensione che, al contrario, mi ha permesso di gravitare intorno al libro per tutta la lettura senza mai stancarmi di entrare nel mondo creato dall'autore.
Quello che Paolo Bacigalupi ci offre è sostanzialmente uno squarcio, una vista su un mondo futuristico che potrebbe poi non essere così lontano dal nostro. Uno sguardo a una Terra segnata da profondi cambiamenti climatici, geopolitici e tecnologici con malattie genetiche che imperversano ciclicamente e la ricerca continua ed estenuante di energia sempre meno disponibile ma sempre più necessaria. Ed è proprio su questo sfondo che si intrecciano le storie dei quattro personaggi della vicenda, vero elemento portante del romanzo per l'intensa caratterizzazione che l'autore regala a ciascuno di loro. Mentire se dicessi di non aver trovato tutto questo estremamente interessante, ben congegnato e gestito, intrigante e profondamente riflessivo, considerando anche che questo è il romanzo d'esordio dell'autore. Tuttavia non posso non citare alcuni aspetti e passaggi che non mi hanno convinta appieno primo su tutti il finale che, onestamente, devo ancora capire se mi sia piaciuto o meno dato che è stato qualcosa del tutto inaspettato e disarmante. Altro appunto che mi sento di portare alla luce è sul ritmo narrativo che inizialmente ci mette un po' (almeno così è stato nel mio caso) a ingranare e a prendere il lettore all'interno della spire della storia. Il mondo creato dell'autore, infatti, è così complesso e completo che la mancanza di spiegazioni iniziali e "regole" disorienta parecchio i lettore rallentando la lettura almeno fino a quando non giunge a capire come funzionano le cose. Ultimo ma non meno importante elemento che ha rallentato, in questo caso veramente tanto, la mia lettura è stata la mancanza, almeno per quanto riguarda l'edizione italiana, di un dizionario/frasario/note a piè pagina. Parecchie frasi infatti sono pronunciate nella lingua thai (la vicenda prende vita a Bangkok) sia all'interno di dialoghi, che in flussi di coscienza o in descrizioni e nella maggior parte delle volte queste espressioni/intermezzi non sono tradotte, lasciando così il lettore a languire nel dubbio e nell'incertezza. Ovviamente il senso rimane comunque comprensibile, ma personalmente ho trovato questo aspetto delle lettura un po' frustrate.
Detto questo, devo ammettere che, comunque, questi aspetti non sono riusciti a far scendere il mio giudizio più di tanto. Forse sono di parte, forse ho desiderato con tutta me stessa che questo romanzo mi piacesse che ora non riesco a essere molto oggettiva. In ogni caso non si può non negare la bravura e l'abilità dell'autore che, sono sicura, in futuro saprà regalarci storie altrettanto complesse e belle. Spero davvero che altro del repertorio di Bacigalupi venga tradotto in Italia, così che tutti possano leggere un autore tanto meritevole. Per quanto riguarda La ragazza meccanica comunque non posso non ritenermi, indipendentemente da tutto, soddisfatta dalla lettura: un romanzo complesso, ben scritto, a tratti riflessivo e profondamente originale con personaggi degni di questo nome. Consigliato, senza riserve!
Coinvolgimento
Ottimo escludendo la parte iniziale dove la lentezza della narrazione mi ha fatto per un attimo temere di essere incappata in un mattone indigesto. Invece, passate le prime cinquanta pagine il romanzo prende ritmo, merito anche dei pov alternati e dell'ottima struttura narrativa della vicenda. Originalità e bravura nella delineazione dei personaggi mi hanno permesso di entrare completamente nella vicende e di godere appieno dell'ottima trama proposta dall'autore. 5/5
Stile
Scorrevole, fluido e dinamico. In linea con la narrazione e assoggettato ai diversi registri e ai pov nei quali la narrazione si alterna. Curiosa, almeno per quanto mi riguarda ma non sgradita, la scelta di un narratore in terza persona, che mantiene un certo distacco tra i personaggi. Molto buona la mescolanza tra parte descrittiva e parte dinamica con degli squarci della Bangkok del futuro davvero interessantissimi! 5/5
Personaggi
Uno degli aspetti meglio riusciti dell'intero romanzo. Una galleria di personaggi unica, estremamente ben delineata, tratteggiata sapientemente e decisamente ben gestita. Ho adorato il mondo in cui le vicende di ognuno dei quattro personaggi influenza e si intreccia inestricabilmente con le storie degli altri, e come tutto ciò sia poi indissolubilmente legato al finale del romanzo.
Un altro degli aspetti che più amato della narrazione di Bacigalupi è stato il suo non schierarsi come autore in nessuna delle posizioni prese dai suoi personaggi, il che è evidente anche nella scelta dello stile di cui sopra. A ciascuno dei propri protagonisti, l'autore ha dato modo di esprimersi durante la propria parabola all'interno del romanzo, ma senza mai far prevalere nessuna opinione sull'altra e, anzi, dando poi parecchio peso anche a personaggi secondari, come è evidente sul finale. 5/5
Vicenda
Come ho già ripetuto, l'intera vicenda è estremamente originale, il che è decisamente un punto a favore del romanzo. E' anche sapientemente sviluppata nel corso dell'intera narrazione e offre diversi spunti di riflessione tutt'altro che banali. Assume, inoltre, un tono quasi corale grazie ai diversi punti di vista dei protagonisti, riuscendo così a coinvolgere il lettore nell'intreccio per tutta la durata della vicenda fino al finale, totalmente (o quasi) disorientante. 4/5
(Cover & Edizione: L'edizione italiana del romanzo è molto curata, tralasciando alcuni refusi nella traduzione. La cover non è da meno con particolari lucidi e molto curati. Tuttavia non posso fare a meno di segnalare la bellezza della cover originale che ritrarre perfettamente alcuni particolari del romanzo e che io trovo davvero suggestiva. 4/5)
Consigliato? Consigliato agli amanti del genere, a chi cerca una lettura con forti componenti fantastiche e/o futuristiche. Consigliato a chi vuole leggere qualcosa di unico e profondamente diverso da molte altre letture.
Giudizio: 4.75/5
ecco la recensione del giorno!
LA RAGAZZA MECCANICA
PAOLO BACIGALUPI
MULTIPLAYER.IT EDIZIONI
400 PAGINE
17,00€
Trama
(dalla copertina)
Bangkok: Anno Zero del crack energetico. Anderson Lake è l'uomo di punta della compagnia AgriGen Calorie in Thailandia. In incognito come amministratore di un impianto, Anderson setaccia i mercati di Bangkok alla ricerca di cibi considerati estinti, con la speranza di razziare il bottino delle calorie perdute della storia. Ed è qui che si imbatte in Emiko... Emiko è la Ragazza Meccanica, una creatura strana e meravigliosa. È una Neo Persona, non è umana: è un essere costruito in laboratorio e programmato per servire e appagare gli appetiti di un uomo d'affari di Kyoto, ora abbandonata nelle strade di Bangkok. Per alcuni creature senz'anima, per altri addirittura demoni, le Neo Persone sono schiavi, soldati e giocattoli per i ricchi, in un agghiacciante futuro prossimo in cui le aziende caloriche dominano un pianeta minacciato dagli oceani, l'età del petrolio è finita e gli effetti collaterali delle malattie portate dall'ingegneria genetica si diffondono ormai in tutto il mondo.
Commento Personale
La ragazza meccanica era uno dei titoli che più attendevo per questo 2014. In Italia non è sempre facile conoscere con un certo preavviso le uscite future, ma per il libro di Paolo Bacigalupi conoscevo esattamente la data di uscita e lasciatemi dire che l'attesa è stata tra le più lunghe ed estenuanti che mi siano capitate di affrontate per l'uscita di un romanzo perché bramavo questo romanzo, letteralmente. Non è stata un'attesa vana però, perchè il romanzo ha saputo ampiamente ripagare la mia trepidante aspettativa.
La prima volta che ho sentito nominare il nome di Bacigalupi è stato poco dopo aver aperto questo blog (parliamo ormai di quasi quattro anni fa!). Ricordo vivamente di aver letto le trame di ogni libro dell'autore immersa in una sorta di contemplazione estatica e di stupore immenso per l'originalità che già trapelava da quelle poche righe; ricordo di essermi fermata davanti all'immagine della bellissima cover di The windup girl, che aveva da subito catturato la mia attenzione, e di aver desiderato con tutta me stessa che qualcuno traducesse quel libro così che avrei potuto leggerlo e perdermici dentro. Ebbene, il mio desiderio pare essersi realizzato e quattro anni dopo posso orgogliosamente affermare che il mio istinto, seppur ancora acerbo e mal sviluppato, in quell'occasione ci aveva preso in pieno! La ragazza meccanica, infatti, si è rivelato essere uno dei più interessanti nonché originali tra i romanzi su cui abbia posato gli occhi in questi ultimi otto mesi.
L'originalità infatti è certamente uno dei punti cardini de La ragazza meccanica, sia per quanto riguarda il world building, egregiamente gestito dall'autore, che per quanto riguarda l'intreccio narrativo. Ma l'originalità non sarebbe di certo bastata a sostenere un romanzo così ambizioso se non fosse stata sostenuta dalla maestria di Bacigalupi nel creare situazioni, nell'evocare scene e nell'intrecciare le vicende dei quattro personaggi in maniera così unica e interessante.
Il risultato di tutto ciò un romanzo profondamente singolare, che si discosta totalmente da qualunque altra cosa che io abbia mai letto in precedenza e che è riuscito a catturarmi totalmente e irrimediabilmente. Piuttosto differente da ciò che mi aspettavo di leggere, La ragazza meccanica è comunque riuscito a sorprendermi in maniera inaspettata e del tutto positiva: non una scena che sia mai stata scontata; mai un calo nella tensione che, al contrario, mi ha permesso di gravitare intorno al libro per tutta la lettura senza mai stancarmi di entrare nel mondo creato dall'autore.
Quello che Paolo Bacigalupi ci offre è sostanzialmente uno squarcio, una vista su un mondo futuristico che potrebbe poi non essere così lontano dal nostro. Uno sguardo a una Terra segnata da profondi cambiamenti climatici, geopolitici e tecnologici con malattie genetiche che imperversano ciclicamente e la ricerca continua ed estenuante di energia sempre meno disponibile ma sempre più necessaria. Ed è proprio su questo sfondo che si intrecciano le storie dei quattro personaggi della vicenda, vero elemento portante del romanzo per l'intensa caratterizzazione che l'autore regala a ciascuno di loro. Mentire se dicessi di non aver trovato tutto questo estremamente interessante, ben congegnato e gestito, intrigante e profondamente riflessivo, considerando anche che questo è il romanzo d'esordio dell'autore. Tuttavia non posso non citare alcuni aspetti e passaggi che non mi hanno convinta appieno primo su tutti il finale che, onestamente, devo ancora capire se mi sia piaciuto o meno dato che è stato qualcosa del tutto inaspettato e disarmante. Altro appunto che mi sento di portare alla luce è sul ritmo narrativo che inizialmente ci mette un po' (almeno così è stato nel mio caso) a ingranare e a prendere il lettore all'interno della spire della storia. Il mondo creato dell'autore, infatti, è così complesso e completo che la mancanza di spiegazioni iniziali e "regole" disorienta parecchio i lettore rallentando la lettura almeno fino a quando non giunge a capire come funzionano le cose. Ultimo ma non meno importante elemento che ha rallentato, in questo caso veramente tanto, la mia lettura è stata la mancanza, almeno per quanto riguarda l'edizione italiana, di un dizionario/frasario/note a piè pagina. Parecchie frasi infatti sono pronunciate nella lingua thai (la vicenda prende vita a Bangkok) sia all'interno di dialoghi, che in flussi di coscienza o in descrizioni e nella maggior parte delle volte queste espressioni/intermezzi non sono tradotte, lasciando così il lettore a languire nel dubbio e nell'incertezza. Ovviamente il senso rimane comunque comprensibile, ma personalmente ho trovato questo aspetto delle lettura un po' frustrate.
Detto questo, devo ammettere che, comunque, questi aspetti non sono riusciti a far scendere il mio giudizio più di tanto. Forse sono di parte, forse ho desiderato con tutta me stessa che questo romanzo mi piacesse che ora non riesco a essere molto oggettiva. In ogni caso non si può non negare la bravura e l'abilità dell'autore che, sono sicura, in futuro saprà regalarci storie altrettanto complesse e belle. Spero davvero che altro del repertorio di Bacigalupi venga tradotto in Italia, così che tutti possano leggere un autore tanto meritevole. Per quanto riguarda La ragazza meccanica comunque non posso non ritenermi, indipendentemente da tutto, soddisfatta dalla lettura: un romanzo complesso, ben scritto, a tratti riflessivo e profondamente originale con personaggi degni di questo nome. Consigliato, senza riserve!
Coinvolgimento
Ottimo escludendo la parte iniziale dove la lentezza della narrazione mi ha fatto per un attimo temere di essere incappata in un mattone indigesto. Invece, passate le prime cinquanta pagine il romanzo prende ritmo, merito anche dei pov alternati e dell'ottima struttura narrativa della vicenda. Originalità e bravura nella delineazione dei personaggi mi hanno permesso di entrare completamente nella vicende e di godere appieno dell'ottima trama proposta dall'autore. 5/5
Stile
Scorrevole, fluido e dinamico. In linea con la narrazione e assoggettato ai diversi registri e ai pov nei quali la narrazione si alterna. Curiosa, almeno per quanto mi riguarda ma non sgradita, la scelta di un narratore in terza persona, che mantiene un certo distacco tra i personaggi. Molto buona la mescolanza tra parte descrittiva e parte dinamica con degli squarci della Bangkok del futuro davvero interessantissimi! 5/5
Personaggi
Uno degli aspetti meglio riusciti dell'intero romanzo. Una galleria di personaggi unica, estremamente ben delineata, tratteggiata sapientemente e decisamente ben gestita. Ho adorato il mondo in cui le vicende di ognuno dei quattro personaggi influenza e si intreccia inestricabilmente con le storie degli altri, e come tutto ciò sia poi indissolubilmente legato al finale del romanzo.
Un altro degli aspetti che più amato della narrazione di Bacigalupi è stato il suo non schierarsi come autore in nessuna delle posizioni prese dai suoi personaggi, il che è evidente anche nella scelta dello stile di cui sopra. A ciascuno dei propri protagonisti, l'autore ha dato modo di esprimersi durante la propria parabola all'interno del romanzo, ma senza mai far prevalere nessuna opinione sull'altra e, anzi, dando poi parecchio peso anche a personaggi secondari, come è evidente sul finale. 5/5
Vicenda
Come ho già ripetuto, l'intera vicenda è estremamente originale, il che è decisamente un punto a favore del romanzo. E' anche sapientemente sviluppata nel corso dell'intera narrazione e offre diversi spunti di riflessione tutt'altro che banali. Assume, inoltre, un tono quasi corale grazie ai diversi punti di vista dei protagonisti, riuscendo così a coinvolgere il lettore nell'intreccio per tutta la durata della vicenda fino al finale, totalmente (o quasi) disorientante. 4/5
(Cover & Edizione: L'edizione italiana del romanzo è molto curata, tralasciando alcuni refusi nella traduzione. La cover non è da meno con particolari lucidi e molto curati. Tuttavia non posso fare a meno di segnalare la bellezza della cover originale che ritrarre perfettamente alcuni particolari del romanzo e che io trovo davvero suggestiva. 4/5)
Consigliato? Consigliato agli amanti del genere, a chi cerca una lettura con forti componenti fantastiche e/o futuristiche. Consigliato a chi vuole leggere qualcosa di unico e profondamente diverso da molte altre letture.
Giudizio: 4.75/5
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