domenica 22 dicembre 2013

Quattro recensioni natalizie

Cari Lettori,
oggi vi parlo delle mie ultime letture dicembrine in quattro brevi recensioni. 
Purtroppo tra impegni vari e gli ultimi preparativi per Natale, sempre più vicino, il tempo mi scivola tra le dita ultimamente...In realtà di natalizio, nei libri che ho letto, c'è ben poco ma solitamente io non leggo quasi mai libri a tema perciò sì, ho spaziato in lungo e in largo e questo è il risultato!

Il primo libro che ho letto è un thriller che tenevo d'occhio fin dalla sua pubblicazione e che mi ha sempre ispirato tantissimo: Sorella di Rosamund Lupton edito Giano. Il romanzo, esordio dell'autrice, è giustamente catalogato come thriller, psicologico per la precisione. Ma credetemi se vi dico che questo libro potrebbe benissimo essere il capostipite di un nuovo genere perchè mai, mai in tutta la mia vita di lettrice, avevo letto qualcosa di vagamente simile al testo della Lupton. Se dovessi scegliere una sola parola per descriverlo, questa sarebbe sicuramente "sentimentale". Il che, a ben pensarci, è strano perchè un thriller può essere adrenalinico, veloce e molte altre cose, ma sentimentale da proprio l'idea di un harmony da edicola (con il dovuto rispetto!) Eppure è così, Sorella gronda letteralmente emozioni da ogni singola pagina, tanto che per un attimo davvero ci si domanda se non abbiano sbagliato a piazzare correttamente il libro sullo scaffale della libreria. E in molti punti diventa commovente, letteralmente da tirare fuori le lacrime. Il sentimento che l'autrice descrive, quello di amore verso una sorella, è così ben rappresentato e veicolato tra le righe che anche chi non ha una sorella o un fratello - e non ha mai provato un sentimento del genere- può benissimo capire lo strazio e il dolore che la protagonista è costretta a sopportare. Ma non è tutto oro quel che luccica e, infatti, sotto alla superficie di bontà e amore che ricopre il libro, scorre una vena di cattiveria e odio che solo nelle ultimissime righe si rivelerà e che non potrà fare altro che lasciare senza fiato, a dir poco!!! Per intenderci, avete presente il finale di Inception, dove la trottola gira senza dare segno del suo destino  (e intanto uno si mangia le unghie e poi le dita spasmodicamente) e poi all'improvviso partono i titoli di coda? Ecco il finale di Sorella è esattamente sulla stessa lunghezza d'onda! E ho detto tutto! 
Vi accorcio la parte sullo stile dell'autrice, che io ho trovato veramente di altissimo livello, di una scorrevolezza unica e impeccabile, in grado di accompagnare il lettore per tutte le cinquecento pagine senza mai stancare o essere pesante e assolutamente perfetto per un thriller, per darvi direttamente un consiglio spassionato: leggete questo libro, non ve ne pentirete!!!

Giudizio: 5/5



Subito dopo essermi ripresa dallo shock emotivo del finale di Sorella, ho deciso che avevo bisogno di una pausa e mi sono quindi diretta verso il mio porto sicuro: i libri della BDB. Non importa quanto io sia emotivamente incasinata o quando le cose vadano nel verso sbagliato, un libro della Ward è un toccasana per qualunque inconveniente! Lover Avenged, settimo libro della serie, ha fatto egregiamente il suo lavoro e mi è piaciuto anche discretamente. Gli ultimi due romanzi dell'autrice (questo compreso)  si sono parecchio distinti dai precedenti per la coralità imperante che li caratterizza e la cosa non può farmi che piacere. Leggere  Lover Avenged è stato come fare un salto in un altra dimensione spazio temporale: mi sono divertita, commossa e distratta. Mi sono persa nel mondo della Confraternita e ho esplorato altri confini, come quella della Colonia, di cui non conoscevo l'esistenza. E' stata una lettura catartica che, sebbene non sia stata esente da difetti (Rehv era un personaggio che, a mio avviso, meritava molto di più in termini di storia e di spazio a lui dedicato) mi ha coinvolto e intrattenuta, riconfermandomi il talento dell'autrice e la sua bravura in questo genere.

Giudizio: 4.5/5


Finita di leggere la Ward mi sono accorta che mi mancavano solo due libri per terminare la sfida annuale di Goodreads. Cosa sono due romanzi sul totale di romanzi letti in un anno? Un niente, direte voi.  E invece, proprio nel momento di scegliere la lettura successiva, mi sono accorta che nulla soddisfaceva i mie gusti del momento. Ovviamente, rinunciare alla sfida non rientrava nelle opzioni praticabili, perciò ho cercato qualcosa di fresco e leggero, che potessi leggere velocemente ma che contemporaneamente mi desse la soddisfazione di leggere un buon libro. La scelta è ricaduta su Non cercarmi mai più (ma resta ancora un po' con me) di Emma Chase, vincitore del Goodreads Award come migliore esordio dell'anno.Le premesse quindi erano ottime. Le premesse. Purtroppo Tangled (in originale, per abbreviare) è stata una di quelle letture che non ti lasciano nulla una volta terminate. I personaggi svaniscono dalla tua mente, i dettagli della vicenda si sbiadiscono perdendo di intensità e il libro si riassume a un generico "carino". E questo è quanto. Il libro della Chase è una lettura carina e nulla più. Onestamente mi stupisco, e non poco, di come un romanzo così insulso (nell'eccezione più positiva del termine, s'intende) abbia potuto battere altri concorrenti e vincere un premio come miglior debutto. Ok, va bene, è una lettura fresca e frizzante, ma andiamo...non ci può negare che ci sia di meglio in giro! I personaggi sono piuttosto stereotipati, l'introspezione è alquanto latitante e la dinamica della storia è comunque qualcosa di già letto. La novità? Il pov maschile. Non leggo abbastanza romance per poter giudicare se Drew, il nostro protagonista, sia effettivamente credibile o no. Di certo posso dire che, per i miei gusti, ha seri problemi comportamentali. Della serie che, se un uomo del genere lo incontri nella vita di tutti i giorni, qualche dubbio che sia affetto da una grave forma di machismo ti viene. E non una sola volta. 
In ogni caso, esulerò da commenti più approfonditi circa la visione della donna e del suo ruolo che ne esce da questo romanzo, e dirò semplicemente che il libro è simpatico, a tratti divertente a tratti un noioso (era davvero necessario dedicare quattro capitoli al sesso tra i protagonisti e raccontarci tutti i posti in cui i due si "rotolano"?), si legge in una manciata di ore e si dimentica altrettanto in fretta. Non una lettura mirabile né peggiore di molte altre che ho fatto, dunque. Carina e stop. 
Se avete voglia di qualcosa di molto leggero, provate a dargli una possibilità altrimenti non vi perderete nulla.

Giudizio: 3.75/5


Infine l'ultima lettura di cui vi parlo è anche l'ultima che ho terminato da pochissimo: Delirium di Lauren Oliver. Credo di non avere mai sentito un giudizio negativo su questa serie in generale e su questo libro in particolare. Quello che di sicuro ho sentito, e anche parecchie volte, sono le lamentele delle lettrici per i finali assurdi con cui ogni romanzo termina. E questo è anche il motivo per cui ho aspettato tanto per iniziare a leggere la serie: volevo essere sicura di non dover aspettare troppo tra un libro e l'altro, giusto in caso di cliffhanger pazzeschi . L'imminente uscita italiana del terzo e conclusivo capitolo della serie era il momento che aspettavo per poter finalemente iniziare a leggere qualcosa dell'autrice. Morale della favola: il libro mi è piaciuto, è stata una lettura carina e intrigante, ma penso che sia sopravvalutata. Per esempio, non so se dipenda dal fatto che ho letto altri romanzi dello stesso genere, ma Delirium mi ha ricordato moltissimo altri due distopici (Matched e Under the never sky nella fattispecie) per la struttura della società e del mondo ideato dall'autrice. Sì, l'idea dell'amore come una malattia  mortale da estirpare è originale, ma forse l'autrice non ha calcato adeguatamente la mano su cosa comporti davvero togliere il sentimento dalle persone. Ci sono accenni e descrizioni per carità, ma per quanto mi riguarda è un'idea così potente e con delle conseguenze così prorompenti che meritavano decisamente più spazio all'interno del libro, che invece si concentra molto di più sulla protagonista. Per il resto la lettura scorre, la Oliver ha uno stile molto particolare e ricercato, a tratti è veramente poetico anche se diventa spesso lento e descrittivo. Alcune scene però sono davvero belle da leggere e ricordare e il finale ha risollevato un bel po' le sorti del romanzo. I personaggi non mi sono dispiaciuti, anche se onestamente mi aspettavo di più, sopratutto da Alex.
In conclusione, non posso negare che mi aspettavo un pizzico di più un po' su tutti i fronti, nonostante in generale il romanzo mi sia comunque piaciuto. 
Per il seguito, però,  mi aspetto di più.

Giudizio: 4/5

5 commenti:

  1. Io ho letto solo Delirium e per quanto mi sia piaciuto questo libro il finale ha avuto uno strano effetto su di me.
    Non so, mi ha fatto passar la voglia di leggere gli altri :(

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  2. Mi sono divertita tantissimo leggendo Non cercarmi mai più xD, un bel libro leggero per distrarre i pensieri :)

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  3. Sorella mi ispira tantissimo!!!
    Io intanto ti ho taggata qui: http://libridilo.blogspot.it/2013/12/naughty-or-nice-tag.html
    Buon Natale ^^

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