Cari Lettori,
ecco la recensione del giorno!
TAKEN
ERIN BOWMAN
SPERLING & KUPFER
308 PAGINE
16,90 €
ED. RILEGATA
(#1Taken)
Trama
(dalla copertina)
A Claysoot, una piccola comunità isolata dal resto del mondo da mura altissime, non ci sono uomini. Perché tutti i ragazzi scompaiono il giorno in cui compiono diciotto anni. Appena scocca l'ora fatidica, la terra trema, il vento infuria e una luce accecante cala dal cielo. Così, come per magia, del giovane non rimane più traccia. A pochi mesi dal suo diciottesimo compleanno, Gray si prepara ad affrontare la fine. Sa che nulla potrà sottrarlo al terribile destino che lo attende. Né il coraggio, né l'astuzia, né lo straordinario sentimento che lo lega a Emma, l'amica di sempre. Un giorno, però, Gray scopre per caso una lettera della madre, morta ormai da molti anni, e tutto cambia. Bastano poche righe perché il ragazzo capisca che nel suo passato si nasconde un segreto. Un segreto sconvolgente che potrebbe salvargli la vita. E porre fine alle misteriose sparizioni di Claysoot. Per sempre. Deciso a scoprire la verità, Gray trova il coraggio di scavalcare le mura e fugge dalla città insieme con Emma. E all'improvviso gli compare davanti un mondo che non avrebbe mai osato immaginare. Un mondo dove tutto è possibile. Vivere, morire e persino innamorarsi. Un'altra volta.
Commento Personale
Ci sono delle letture che ti rubano l'anima e il cuore. E ci sono delle letture che, invece, ti scivolano letteralmente addosso, senza riuscire a lasciare traccia del loro passaggio. Taken, esordio narrativo di Erin Bowman, appartiene - almeno per quanto mi riguarda- alla seconda categoria. Per quanto infatti abbia sperato e pregato che l'autrice nascondesse un asso nella manica, capace di ribaltate le sorti del mio giudizio, alla fine dei giochi Taken si è rivelato essere una lettura scorrevole e carina, ma nulla in più.
Innanzitutto non ho compreso, ammesso che ce ne sia mai stato uno, il fine di questo romanzo. Ci sono alcune letture, sopratutto se parliamo di distopici, che pur nel loro intento di narrare e intrattenere riescono anche a far passare un messaggio o, più semplicemente, una riflessione (mi viene in mente, per esempio Unwind). Ma in Taken non ho trovato nulla di ciò. L'autrice ci racconta le vicende del protagonista, Gray, ma a quale fine? Se la distopia non serve a riflettere o a veicolare un messaggio, perchè allora utilizzarla? Inoltre, non ho gradito moltissimo i rimandi, per me abbastanza evidenti peraltro, ad altri recenti libri distopici piuttosto famosi, quali ad esempio Hunger Games o Never Sky o Matched, che sono stati mischiati e usati, ad uso e consumo dell'autrice, per delineare il mondo del proprio romanzo. Quasi che altre alternative non fossero praticabili o la gamma di originalità si fosse esaurita.
Ma andando avanti nell'analisi, ho trovato un altro elemento fortemente negativo: il mondo in cui Gray ed Emma si muovono non è affatto caratterizzato adeguatamente e manca, infatti, di descrizioni fondamentali atte a spiegare al lettore background e scenari. E se inizialmente ciò può essere forse tollerato perchè è la visione parziale del narratore protagonista, successivamente non è più assolutamente accettabile perchè si trasforma in lacune di world building gigantesche e incolmabili. Durante la lettura sono addirittura arrivata a dubitare che ci trovassimo sulla Terra, parlando di ambientazione, dato che le uniche spiegazioni fornite dall'autrice sulle città di AmWest e AmEast (luoghi coinvolti nelle vicende narrate e in cui si svolgono i fatti) si sono ridotte alla sola pronuncia di tali nome nomi e alla semplice menzione che sono in guerra. Capite benissimo anche voi, dunque, che informazioni così sommarie, per tutta la durata del libro, non sono assolutamente sufficienti a caratterizzare un mondo o uno scenario. In diretta conseguenza di ciò tantissime altre domande sono destinate a rimanere senza risposte durante la lettura, ad esempio: le città sono sormontate da una cupola, perchè? Perchè c'è mancanza di acqua? In che anno siamo? Perchè c'è stata una seconda guerra civile? ecc..
Andando ancora oltre devo dire che ben poco riesco a salvare dell'intero intreccio: la parte ambientata a Claysoot mi ha ricordato tantissimo il film The Village e, insieme al resto del romanzo, non ha certo brillato di originalità (tanto è vero che, esclusi i dettagli, persino io sono riuscita a ipotizzare la risoluzione del mistero); tutta la seconda parte, invece, pur essendo condita con qualche colpo di scena è rimasta comunque sempre nell'ordinario, sopratutto per quanto riguardo lo svolgimento vero e proprio.
In conclusione quindi, se dovessi descrivere con un solo aggettivo questo libro, certamente direi "prevedibile". Prevedibile nel comportamento dei personaggi, nell'evoluzione della storia, nella cornice che inquadra il romanzo.
Mi spiace davvero "bocciare" un romanzo su cui riponevo molte aspettative ma, ripensando adesso al libro, ammetto che i dettagli hanno già cominciato a sfumarsi nella mia testa. Tra qualche mese credo che non ricorderò più moltissimo e questo, per quanto mi riguarda, non è mai un buon segno. Tra descrizioni mancanti per quanto concerne l'ambientazione, poco approfondimento generale anche nei personaggi e molta prevedibilità, Taken si è rivelato essere un libro perfetto per passare qualche ora di fine estate in compagnia, ma destinato a essere dimenticato in fretta. Si prende tuttavia la sufficienza perchè è un esordio e, poichè una seconda opportunità non si nega a nessuno, attendo curiosa il seguito.
Coinvolgimento
Scarso e altalenante. Come detto prima, la lettura mi ha mandato fastidiosi flash di altri libri e film, e la cosa non mi ha entusiasmata molto. La prevedibilità dilagante e la classicità nei personaggi e nell'intreccio, inoltre, mi hanno impedito di godermi a pieno la lettura e di gustarmi per bene i pochi colpi di scena presenti nel testo. 3/5
Stile
Interessante il POV maschile, ma l'uso del presente non mi ha convinta moltissimo; anche se si tratta principalmente di gusti. Insopportabili gli sbalzi temporali nel giro di poche righe. Per il resto, lo stile è adeguato al romanzo, scorrevole e fluido. Nulla di eccezionale ovviamente, ma gradevole e il linea con il tipo di romanzo. 3/5
Personaggi
Sono sempre curiosa quanto leggo di uomini che scrivono di donne e viceversa. Anche in questo caso, quindi, ero estremamente interessata allo sviluppo del personaggio di Gray da parte dell'autrice. Devo dire che, in generale, ho trovato la caratterizzazione del protagonista un po' traballante: diverse volte, infatti, ho scorto in Gray pensieri prettamente femminili piuttosto che atteggiamenti verosimilmente più maschili; e questo mi ha dato la misura dell'ingenuità dell'autrice. Ciò non toglie che ha compiuto, a mio avviso, una scelta molto coraggiosa, per il suo esordio, scegliendo un pov maschile. C'è ancora molto da migliorare comunque sotto questo aspetto ed è esattamente quello che mi aspetto nel seguito.
In definitiva non posso dire di aver trovato i personaggi caratterizzati: sono abbozzati, ma non descritti in maniera puntuale. Durante tutta la lettura, per quanto abbia cercato, non sono riuscita ad affezionarmi a nessuno di loro purtroppo, e questo è sempre un grandissimo peccato. I secondari non mi sono piaciuti molto: li ho trovati poco più che simpatiche macchiette e ben poco caratterizzati. 2/5
Vicenda
Come già detto, l'ho trovato estremamente prevedibile e a tratti davvero poco originale. Ho trovato i colpi di scena abbastanza interessanti ma sono stati mal concentrati, dato che si trovano sopratutto nella parte finale e non sempre hanno sortito il loro effetto su di me, dato che al loro arrivo ero già abbastanza esasperata. In generale mi sarei aspettata di più. 2/5
(Cover & Edizione: Sono stata molto contenta della scelta della casa editrice di mantenere la cover originale che, a parte piccolissimi cambiamenti davvero infinitesimi, è uguale a quella americana. I colori sono veramente belli e in generale tutta l'edizione è molto curata. Ottimo lavoro, sotto questo punto di vista. 5/5 )
Consigliato? Sinceramente nel genere distopico potete trovare di meglio in circolazione, ma dato che le mie sono sempre opinione soggettive, se siete curiosi provate a dargli un'opportunità perchè potrebbe, magari, piacervi.
Giudizio: 2.5/5
Immaginavo fosse una mezza caca... ehm, delusione! Lo leggerò tra un po', me lo evito per il momento :/
RispondiEliminaoddio...avevo grandi aspettative...magari lo leggerò più in là :S
RispondiEliminaPeccato, avevo intenzione di leggerlo.. :(
RispondiEliminaQuesto era un libro la cui trama mi aveva incuriosita.. però leggendo la tua recensione credo che passerò oltre.
RispondiEliminaPeccato... Anch'io avevo grandi aspettative. Ovviamente lo leggero lo stesso perché ci devo mettere il naso di persona... Ma mi sa che gli anteporro letture più promettenti ^^
RispondiElimina