ecco la recensione del giorno!
IO NON SONO MARA DYER
MICHELLE HODKIN
MONDADORI
460 PAGINE
17,00 €
ED. RILEGATA
(#2 Mara Dyer)
Trama
(dalla copertina)
Mara Dyer sa di aver commesso un omicidio. Jude voleva farle del male, e lei si è difesa, grazie al terribile potere che le permette di uccidere con la forza del pensiero. Ma ora Jude è tornato, e nessuno le crede anche se giura di averlo visto con i suoi occhi. Quel ragazzo dovrebbe essere morto, e Mara rischia di finire i suoi giorni nell'ospedale psichiatrico in cui è tenuta in osservazione con una diagnosi di probabile schizofrenia. L'unica possibilità di salvezza è assecondare i medici e fingere di avere avuto un'allucinazione. Così la sera è libera di tornare a casa e vedere Noah, l'unico che ancora crede in lei e cerca di aiutarla a fare luce sui misteri che circondano la sua vita, proteggendola da Jude. Ma i fatti inquietanti si moltiplicano, e Mara rischia di impazzire sul serio: qualcuno entra in camera sua la notte e la fotografa mentre dorme, e un giorno le fa trovare una bambola appartenuta alla nonna, che soffriva dei suoi stessi disturbi. Mara, esasperata, cerca di bruciarla, ma nel fuoco rinviene un talismano complementare a quello in possesso di Noah...
Commento Personale
Dopo lo sconvolgente finale di Chi è Mara Dyer, bramavo il momento in cui avrei messo le mie manine sul sequel: Io non sono Mara Dyer. E, finalmente, quel momento è arrivato. Una volta avutane la possibilità, ho abbandonato di volata ogni altra lettura per dedicarmi a Mara e ai suoi incubi, senza pensarci due volte. Come anche per il precedente libro, non posso negare di essermi appiccicata al romanzo, neanche avessi usato la colla alle dita, leggendolo tutto d'un fiato per riprendere a respirare solo ai ringraziamenti. Non importa quante pagine aveva il libro, io lo avrei divorato anche se ne avesse avute mille o duemila. Michelle Hodkin ha infatti uno stile unico e particolarissimo per il quale, anche se sta parlando del nulla, si rimane comunque incantati e legati alle pagine; sa prendere all'amo il lettore, stordendolo con scene sinistre, angoscianti, a volte perfino surreali; lo inebetisce quasi togliendogli ogni certezza e quando è certa di aver confusa abbastanza le carte sul tavolo, ecco che tira fuori uno dei tanti colpi di scena nella sua manica, schiaffandolo davanti agli occhi del povero e interdetto lettore. Leggere Io non sono Mara Dyer è stato così, almeno per me: peggio che un giro della morte sulle montagne russe, peggio che respirare ossigeno puro. Mi ha dato alla testa, non ho capito più nulla, ho dubitato di tutto e tutti e, di nuovo, il finale è stata la doccia gelata che mi aspettavo. E durante la lettura ho capito due cose. La prima è che l'autrice è una gran sadica, perchè ai suoi personaggi non risparmia davvero nulla tra accoltellamenti vari, pazzie, iniezioni, ricoveri coatti e altre piacevolezze del genere; ci sarebbe davvero da avere paura a incontrarla dal vivo! :) E la seconda è che, quando leggo i libri della Hodkin, non importa quanto io mi sprema le meningi per cercare di capire e ricondurre alla razionalità il tutto (esattamente come cerca di fare Mara, peraltro), perchè lei sarà sempre un passo avanti a me e sarà lì a ribaltare tutte le mie certezze.
Questo secondo libro della trilogia getta nuova luce sui fatti e, sopratutto, sull'identità di Mara anche se, come era forse prevedibile immaginare, alla fine non si ha ancora una risposta definitiva e univoca alla domanda su chi sia per davvero Mara Dyer. Personalmente ho trovato questa seconda prova dell'autrice ancora più convincente: mi ha dato modo di confermare ancora di più la bravura dell'autrice non soltanto sul piano dello stile ma anche sulla costruzione stessa del romanzo, che risulta decisamente atipica rispetto ai classici ya a cui siamo abituati. Una delle parti più interessanti e contemporaneamente misteriosa, che ho apprezzato maggiormente, è stata quella relativa ai flash back; e il fatto che non trovino una soluzione in questo libro mi fa ben sperare per il finale di trilogia che, a questo punto, mi aspetto quantomeno epico! Ma tra ospedali picchiatrici che si trovano su un'isola chiamata niente di meno che No Name Island, bambole vodoo e morti apparenti non c'è che l'imbarazzo della scelta per quanto riguarda il mistero e le atmosfere a dir poco inquietanti.
In conclusione quindi, anche questo secondo libro della serie è promosso a pieni voti; una lettura totalizzante, ben progettata e capace di intrattenere pienamente. Ci sono stati alcuni sviluppi che non ho pienamente apprezzato, ma nel complesso posso certamente ritenere Io non sono Mara Dyer uno dei più intriganti libri letti quest'anno.
Coinvolgimento
Ottimo! Lo stile e la costruzione della vicenda si completano tra di loro, intrattenendo il lettore a pieno. E' quasi impossibile posare il libro che quasi si vorrebbe divorare per ottenere delle risposte. Atmosfere cupe e misteriose -assolutamente da film dell'orrore- unitamente ai capitoli brevi, pregni di rivelazioni, colpi di scena e twist narrativi sono gli elementi principali che concorrono a un coinvolgimento totale. 5/5
Stile
Ottimo. Pur non brillando per particolari doti stilistiche, lo stile della Hodkin è perfetto per questo tipo di libro: svela solo lo stretto necessario ma, spesso e volentieri, nemmeno in maniera del tutto corretta; si adatta perfettamente alla vicenda, riecheggiando benissimo i sentimenti di Mara e coinvolgendo il lettore. Aspro e sprezzato quando serve, veloce e dinamico quando necessario, permette di mantenere viva la suspense, senza mai scadere nella noia o perdendo la sua grip sul lettore. 5/5
Personaggi
Ben caratterizzati e descritti quelli principali, un pizzico di meno quelli secondari che rimangono un po' troppo sullo sfondo. Mara è decisamente l'elemento preponderante dell'intero libro: di lei conosciamo tutto, ma abbiamo sempre e solo la sua visione parziale delle cose. E questa scelta, di rendere la protagonista pseudo pazza narratrice della storia, è stato il vero colpo di genio dell'autrice!
Mi è piaciuta molto anche la dinamica della storia d'amore, che non è classica e non scade mai in sdolcinatezze fini a loro stesse! 5/5
Vicenda
Intrigante, ottimamente costruita, a tratti surreale, a tratti inquietante. L'intreccio del libro è davvero ottimo. L'unica cosa che mi sento di sottolineare sono alcune evoluzioni nella vicenda che mi hanno lasciato un attimo perplessa. Ad esempio, la storia della dottoressa Kells mi è sembrata un po' frettolosa e buttata lì: non la si poteva introdurre come personaggio già nel primo libro? In ogni caso, il libro termina con molto domande che troveranno (si spera!) finalmente una risposta nel capitolo conclusivo, perciò mi riservo di leggere anche quello per poter, infine, dare il mio parere. Molto dipenderà dalle scelte che l'autrice sceglierà di fare ma, dati i precedenti, sono sicura che non rimarrò delusa. 4/5
(Cover:Sono rimasta un po' dispiaciuta dalla scelta della casa editrice di cambiare la cover, dato che per il primo volume si era mantenuta quella originale. La cover scelta non è bruttissima, ma preferivo molto di più quella originale. C'è da dire, però, che il font è rimasto invariato e almeno si abbinano sullo scaffale della libreria :) 4/5)
Consigliato? Sì, assolutamente sì se avete letto il primo e vi è piaciuto! E, anche se non vi è piaciuto, provate a dare una seconda opportunità a Michelle Hodkin, perchè se la merita. Se invece non avete ancora iniziato la serie, ma volete avvicinarvi, vi consiglio caldamente di cominciare dal primo!
Giudizio: 4.75/5
Concordo pienamente! :)
RispondiEliminaDevo ancora leggere Chi è Mara Dyer ma sono curiosissima di farlo! *___*
RispondiEliminadevo dire che non sono molto appassionata a questo genere di ya, soprattutto per via del tema della "pazzia" xD sono pazza di mio e non amo partcolarmente leggere di protagoniste che non si riescono ad inquadrare perfettamente anch se posso capire che è proprio questo il bllo del libro, tutta l'atmosfera di mistero che circonda i protagonisti. Appena avrò tempo però lo leggero u.u
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