ecco un'altra Fast Reviews per voi!
THRONE OF GLASS
SARAH J. MAAS
BLOOMSBURY
PAGINE
6,99 £
ED. PAPERBACK
(#1 Throne of Glass )
Disponibile anche in italiano per la Mondadori, qui le info!
Trama
(dalla cover)
After serving out a year of hard labor in the salt mines of Endovier for her crimes, 18-year-old assassin Celaena Sardothien is dragged before the Crown Prince. Prince Dorian offers her her freedom on one condition: she must act as his champion in a competition to find a new royal assassin. Her opponents are men-thieves and assassins and warriors from across the empire, each sponsored by a member of the king's council. If she beats her opponents in a series of eliminations, she'll serve the kingdom for three years and then be granted her freedom. Celaena finds her training sessions with the captain of the guard, Westfall, challenging and exhilirating. But she's bored stiff by court life. Things get a little more interesting when the prince starts to show interest in her... but it's the gruff Captain Westfall who seems to understand her best.
Then one of the other contestants turns up dead... quickly followed by another.
Can Celaena figure out who the killer is before she becomes a victim? As the young assassin investigates, her search leads her to discover a greater destiny than she could possibly have imagined.
Commento Personale
Per chi si stesse chiedendo perchè mai abbia deciso di leggere questo libro in lingua quando è disponibile la versione italiana, la risposta è semplice e immediata. Innanzitutto il prezzo (scusate se è poco!) e poi la sottoscritta non poteva leggere un romanzo su sui aveva cotante aspettative corredato dalla orrida cover che la Mondadori ha scelto! Proprio non potevo! (Datemi della malata, lo so!) Perciò sì, complice anche la volontà di tenere in allenamento il mio inglese, la mia scelta è ricaduta sulla versione originale, che ha avuto peraltro anche l'indubbio valore di mettermi a confronto con le parole stesse dell'autrice, uscite direttamente dalla sua penna e quindi giunte a me senza il filtro di un traduttore. E la cosa ha avuto esiti che facilmente definirei scioccanti! Ma andiamo con ordine.
Se cercate una recensione positiva al romanzo d'esordio della Maas che ha ottenuto consensi a destra e manca, allora avete sbagliato posto. Questa sarà infatti un'opinione molto critica, dura e forse anche un po' acidella alimentata dalla "frustrazione" di aver speso tempo in un libro che, per quanto mi riguarda, non lo meritava affatto! Come detto prima, le mie aspettative riguardo a questo libro erano decisamente alte. Dopo Il segno del destino lettura che credevo fantasy ma che si è rivelata invece essere di altra natura, la mia voglia di leggere qualcosa di veramente fantasy si è acuita esponenzialmente, risvegliando in me il ricordo delle mie prime letture che, appunto, appartenevano a questo genere. Il trono di ghiaccio aveva apparentemente tutte le caratteristiche in regola per soddisfarmi, ma potrete facilmente immaginarvi la mia faccia quando, andando avanti con la lettura, queste potenzialità sono evaporate una dopo l'altra come acqua sull'asfalto bollente!
Partiamo col dire che questo libro è fantasy solo perchè probabilmente lo potrete trovare nella sezione omonima se e quando deciderete di andarlo a comprare in libreria! La storia è ambientata effettivamente in un mondo fantastico - L'Erilea- con tanto di nomi di città, luoghi e quant'altro debitamente inventanti, ma per il resto finisce qui. Dato che gran parte della vicenda prende luogo in questo castello di cristallo abbastanza anonimo, il setting poteva benissimo essere Londra, New York o casa mia che la cosa non avrebbe fatto una grande differenza, anche perchè, per quanto mi riguarda, piazzare due nomi inventati su una cartina non fa di un romanzo un fantasy. Io mi aspettavo grandi viaggi nella natura sterminata e selvaggia, incontri con esseri e creature misteriose in luoghi impervi e indomabili ma evidentemente io e la signora Maas abbiamo un'idea un po' diversa dell'ambientazione fantasy!
Proseguiamo quindi con i personaggi che inizialmente si presentavano davvero in maniera eccellente, ma poi.... Celaena Sardothien, la nostra indomita protagonista dal nome impronunciabile, è appena stata ripescata dalle miniere di Endovier un postaccio dove si muore di continuo tra atroci sofferenze, circondati dalle persone meno affidabili di tutto il continente. Celaena però è l'Assassina più famosa del mondo, la più temuta, quella che solo l'udire il suo nome sussurrato provoca terrore e paura in chi l'ascolta. Ceerto!! E infatti per tutto il resto del romanzo lei non va dietro ai due uomini di turno, sempre più confusa se buttarsi tra le braccia del principe ereditario Dorian - un dongiovanni incallito ma con l'animo tanto buono- e il bello e tenebroso capitano Westfall - prode comandante delle guardie reali, anch'egli con un grande cuore di burro! Ugualmente non passa il suo tempo a rimirarsi nello specchio indecisa su quale dei numerosi vestiti sfoggiare nè si abbuffa di dolci mangiando peggio di un camionista! Assolutamente no! Lei è Celaena Sardothien, l'assassina tutto cervello, astuzia e abilità, spietata e coraggiosa che però io non ho intravisto nemmeno per un errore durante tutta la lettura! I vari tentativi dell'autrice di rendere la sua protagonista empatica con il lettore con me hanno fallito miseramente, ottenendo l'effetto contrario e ridicolizzando il tutto! Il resto dei personaggi poi, nella migliore delle ipotesi non mi hanno entusiasmato minimamente: non li ho trovati particolarmente degni di menzione o di originalità e aleggiano tutti quanti nella grande mischia di figure secondarie e scialbe pronte a passare nel dimenticatoio.
Ma andiamo ancora avanti, perchè la parte migliore deve ancora arrivare! La nostra Celaena, assassina provetta, viene portata al castello per un motivo ben preciso: dovrà infatti gareggiare per diventare il braccio destro del re in persona e scontrarsi contro altri avversari ugualmente temibili e dimostrare così il proprio valore, ottenendo in cambio la libertà e la revoca della sua condanna. Ora, se l'intento dell'espediente di questo torneo era di ricreare le atmosfere alla Hunger Games (così come recitava il bollino sulla copertina italiana e inglese) o peggio ancora -e che Dio abbia pietà della Mondadori- persino emulare Martin (in modi a me sconosciuti peraltro!) direi che è stato preso un granchio colossale! Qui non c'è assolutamente nulla della tensione, della violenza e della forza che animavano i romanzi di Suzanne Collins, anzi! Nè c'è una seppur minima somiglianza con Martin!!!O_O Spero per la Mass che "l'emulazione" non fosse davvero il suo intento principale perchè diversamente sarebbe davvero imbarazzante per lei! L'autrice infatti - è inutile negarlo- non ha nè le doti nè le capacità narrative dei due autori sopracitati, e infatti non si sofferma nemmeno a descrivere le prove di questo impareggiabile torneo, figurarsi gli stati d'animo della protagonista: semplicemente ci passa su! Alcune prove non sono nemmeno riportate e l'espediente usato per "eliminare" i candidati non mi è piaciuto per nulla, ma al contrario mi ha "puzzato" enormemente di trovata per semplificarsi la via. Molte "avventure" aspettano infatti la nostra eroina al castello e gestire tanti elementi quanti l'autrice ne aveva messi sotto i riflettori cominciava a diventare un po' complicato, e dunque quale migliore soluzione di una bella sfoltita qui e lì? ZAC e non se ne parla più!! Già, peccato che io non abbia gradito affatto! Allo stesso modo in cui non ho affatto gradito i dialoghi che ho trovato a dir poco terrificanti! E la cosa lo è ancora di più dato che non c'è nemmeno la scusa della traduzione da poter tirare in ballo per salvare il salvabile! Ripeto, tutti i tentativi dell'autrice di far passare la protagonista per una alla mano, cordiale e molto empatizzabile mi hanno dato l'orticaria, rendendola ai miei occhi solo più infantile.
In conclusione (soprassedendo su altri ventimila aspetti secondari che non mi hanno convinto) io sono ancora alla ricerca di un fantasy che mi dia soddisfazione e il mio verdetto è che Throne of Glass è stata una delusione bella e buona. Un fantasy non fantasy, con un'eroina determinata ma che ha la consistenza del tonno Rio Mare e con uno svolgimento già letto mille volte in altri libri e dunque poco originale che assolutamente non vale il tempo speso per leggerlo!
Coinvolgimento 2/5
Stile 2/5
Personaggi 2/5
Vicenda 2/5
Giudizio: 2/5
Trama
(dalla cover)
After serving out a year of hard labor in the salt mines of Endovier for her crimes, 18-year-old assassin Celaena Sardothien is dragged before the Crown Prince. Prince Dorian offers her her freedom on one condition: she must act as his champion in a competition to find a new royal assassin. Her opponents are men-thieves and assassins and warriors from across the empire, each sponsored by a member of the king's council. If she beats her opponents in a series of eliminations, she'll serve the kingdom for three years and then be granted her freedom. Celaena finds her training sessions with the captain of the guard, Westfall, challenging and exhilirating. But she's bored stiff by court life. Things get a little more interesting when the prince starts to show interest in her... but it's the gruff Captain Westfall who seems to understand her best.
Then one of the other contestants turns up dead... quickly followed by another.
Can Celaena figure out who the killer is before she becomes a victim? As the young assassin investigates, her search leads her to discover a greater destiny than she could possibly have imagined.
Commento Personale
Per chi si stesse chiedendo perchè mai abbia deciso di leggere questo libro in lingua quando è disponibile la versione italiana, la risposta è semplice e immediata. Innanzitutto il prezzo (scusate se è poco!) e poi la sottoscritta non poteva leggere un romanzo su sui aveva cotante aspettative corredato dalla orrida cover che la Mondadori ha scelto! Proprio non potevo! (Datemi della malata, lo so!) Perciò sì, complice anche la volontà di tenere in allenamento il mio inglese, la mia scelta è ricaduta sulla versione originale, che ha avuto peraltro anche l'indubbio valore di mettermi a confronto con le parole stesse dell'autrice, uscite direttamente dalla sua penna e quindi giunte a me senza il filtro di un traduttore. E la cosa ha avuto esiti che facilmente definirei scioccanti! Ma andiamo con ordine.
Se cercate una recensione positiva al romanzo d'esordio della Maas che ha ottenuto consensi a destra e manca, allora avete sbagliato posto. Questa sarà infatti un'opinione molto critica, dura e forse anche un po' acidella alimentata dalla "frustrazione" di aver speso tempo in un libro che, per quanto mi riguarda, non lo meritava affatto! Come detto prima, le mie aspettative riguardo a questo libro erano decisamente alte. Dopo Il segno del destino lettura che credevo fantasy ma che si è rivelata invece essere di altra natura, la mia voglia di leggere qualcosa di veramente fantasy si è acuita esponenzialmente, risvegliando in me il ricordo delle mie prime letture che, appunto, appartenevano a questo genere. Il trono di ghiaccio aveva apparentemente tutte le caratteristiche in regola per soddisfarmi, ma potrete facilmente immaginarvi la mia faccia quando, andando avanti con la lettura, queste potenzialità sono evaporate una dopo l'altra come acqua sull'asfalto bollente!
Partiamo col dire che questo libro è fantasy solo perchè probabilmente lo potrete trovare nella sezione omonima se e quando deciderete di andarlo a comprare in libreria! La storia è ambientata effettivamente in un mondo fantastico - L'Erilea- con tanto di nomi di città, luoghi e quant'altro debitamente inventanti, ma per il resto finisce qui. Dato che gran parte della vicenda prende luogo in questo castello di cristallo abbastanza anonimo, il setting poteva benissimo essere Londra, New York o casa mia che la cosa non avrebbe fatto una grande differenza, anche perchè, per quanto mi riguarda, piazzare due nomi inventati su una cartina non fa di un romanzo un fantasy. Io mi aspettavo grandi viaggi nella natura sterminata e selvaggia, incontri con esseri e creature misteriose in luoghi impervi e indomabili ma evidentemente io e la signora Maas abbiamo un'idea un po' diversa dell'ambientazione fantasy!
Proseguiamo quindi con i personaggi che inizialmente si presentavano davvero in maniera eccellente, ma poi.... Celaena Sardothien, la nostra indomita protagonista dal nome impronunciabile, è appena stata ripescata dalle miniere di Endovier un postaccio dove si muore di continuo tra atroci sofferenze, circondati dalle persone meno affidabili di tutto il continente. Celaena però è l'Assassina più famosa del mondo, la più temuta, quella che solo l'udire il suo nome sussurrato provoca terrore e paura in chi l'ascolta. Ceerto!! E infatti per tutto il resto del romanzo lei non va dietro ai due uomini di turno, sempre più confusa se buttarsi tra le braccia del principe ereditario Dorian - un dongiovanni incallito ma con l'animo tanto buono- e il bello e tenebroso capitano Westfall - prode comandante delle guardie reali, anch'egli con un grande cuore di burro! Ugualmente non passa il suo tempo a rimirarsi nello specchio indecisa su quale dei numerosi vestiti sfoggiare nè si abbuffa di dolci mangiando peggio di un camionista! Assolutamente no! Lei è Celaena Sardothien, l'assassina tutto cervello, astuzia e abilità, spietata e coraggiosa che però io non ho intravisto nemmeno per un errore durante tutta la lettura! I vari tentativi dell'autrice di rendere la sua protagonista empatica con il lettore con me hanno fallito miseramente, ottenendo l'effetto contrario e ridicolizzando il tutto! Il resto dei personaggi poi, nella migliore delle ipotesi non mi hanno entusiasmato minimamente: non li ho trovati particolarmente degni di menzione o di originalità e aleggiano tutti quanti nella grande mischia di figure secondarie e scialbe pronte a passare nel dimenticatoio.
Ma andiamo ancora avanti, perchè la parte migliore deve ancora arrivare! La nostra Celaena, assassina provetta, viene portata al castello per un motivo ben preciso: dovrà infatti gareggiare per diventare il braccio destro del re in persona e scontrarsi contro altri avversari ugualmente temibili e dimostrare così il proprio valore, ottenendo in cambio la libertà e la revoca della sua condanna. Ora, se l'intento dell'espediente di questo torneo era di ricreare le atmosfere alla Hunger Games (così come recitava il bollino sulla copertina italiana e inglese) o peggio ancora -e che Dio abbia pietà della Mondadori- persino emulare Martin (in modi a me sconosciuti peraltro!) direi che è stato preso un granchio colossale! Qui non c'è assolutamente nulla della tensione, della violenza e della forza che animavano i romanzi di Suzanne Collins, anzi! Nè c'è una seppur minima somiglianza con Martin!!!O_O Spero per la Mass che "l'emulazione" non fosse davvero il suo intento principale perchè diversamente sarebbe davvero imbarazzante per lei! L'autrice infatti - è inutile negarlo- non ha nè le doti nè le capacità narrative dei due autori sopracitati, e infatti non si sofferma nemmeno a descrivere le prove di questo impareggiabile torneo, figurarsi gli stati d'animo della protagonista: semplicemente ci passa su! Alcune prove non sono nemmeno riportate e l'espediente usato per "eliminare" i candidati non mi è piaciuto per nulla, ma al contrario mi ha "puzzato" enormemente di trovata per semplificarsi la via. Molte "avventure" aspettano infatti la nostra eroina al castello e gestire tanti elementi quanti l'autrice ne aveva messi sotto i riflettori cominciava a diventare un po' complicato, e dunque quale migliore soluzione di una bella sfoltita qui e lì? ZAC e non se ne parla più!! Già, peccato che io non abbia gradito affatto! Allo stesso modo in cui non ho affatto gradito i dialoghi che ho trovato a dir poco terrificanti! E la cosa lo è ancora di più dato che non c'è nemmeno la scusa della traduzione da poter tirare in ballo per salvare il salvabile! Ripeto, tutti i tentativi dell'autrice di far passare la protagonista per una alla mano, cordiale e molto empatizzabile mi hanno dato l'orticaria, rendendola ai miei occhi solo più infantile.
In conclusione (soprassedendo su altri ventimila aspetti secondari che non mi hanno convinto) io sono ancora alla ricerca di un fantasy che mi dia soddisfazione e il mio verdetto è che Throne of Glass è stata una delusione bella e buona. Un fantasy non fantasy, con un'eroina determinata ma che ha la consistenza del tonno Rio Mare e con uno svolgimento già letto mille volte in altri libri e dunque poco originale che assolutamente non vale il tempo speso per leggerlo!
Coinvolgimento 2/5
Stile 2/5
Personaggi 2/5
Vicenda 2/5
Giudizio: 2/5
XDXD era un po' che non ridevo così di gusto! A questo punto mi dico "Per fortuna che, nonostante le richieste, la cara Mondadori si è dimenticata di mandarmelo!!" A quanto pare è la solita storia trita e ritrita, con il triangolo amoroso. Credo proprio che questa volta risparmierò i soldi e non lo leggerò :)
RispondiEliminaDirei che la recensione non ti è venuta proprio "veloce" forse a causa del risentimento XD
RispondiEliminaMi devo proprio aggregare a Monica qui sopra per le risate che mi hai fatto fare leggendo... Una cosa è certa, malgrado tutti gli elogi che ho letto finora di questo titolo, la tua critica sentitissima mi ha davvero contagiata. Forse è la prima volta che lo dico... Libro depennato dalla WL ^^
Almeno vi siete fatte due risate!! Ci tengo comunque a precisare che la mia opinione è puramente soggettiva!! :D Il libro infatti è piaciuto praticamente a tutti!
RispondiElimina@Lorenza: ahhaahhh no direi che mi sono allungata per bene!! Ma avevo propria voglia di tirare fuori tutto il "risentimento"!!^^
Peccato, mi incuriosiva molto questo libro!
RispondiEliminaBello recensione, però! :)
Mi spiace che ti abbia lasciato l'amaro in bocca! Se ti può consolare, anche io penso che la tua recensione sia davvero divertente xD
RispondiEliminaMi incuriosisce molto questo titolo, ma ancora non riesco a capire se sia di mio gusto o meno. Cercavo qualche opinione non entusiasta per avere uno sguardo d'insieme e la tua opinione era proprio quello che cercavo :) Proverò a leggere qualche capitolo per avere il verdetto definitivo!
Grazie della recensione, avevo visto questo libro e sentito in giro parecchio.
RispondiEliminaConfesso che il titolo, che ammicca a 'game of thrones', mi indispettiva già, letta la quarta di copertina che ricordava HG mi ha allontanata di un altro passo.
Le recensioni in rete.. mi hanno messo a distanza di sicurezza :(
un vero peccato, il plot c'era e la copertina scelta è davvero bella. Peccato si fermi lì.
Il libro sembra interessante - ma sicuramente la copertina della versione italiana scelta da Mondadori è proprio brutta. Sono pienamente d'accordo con te. Ma chi la ha scelta ? Un cieco ?
RispondiEliminaE' un vero peccato! Purtroppo non è il primo caso di libri in versione italiana con pessime cover
Guarda hai proprio ragione! Era un cieco davvero! Purtroppo concordo con te: non sarà nè il primo caso nè l'ultimo! :|
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