lunedì 24 giugno 2013

Fast Reviews #6 - Il segno del destino

Cari Lettori,
ecco un'altra Fast Review per voi!

IL SEGNO DEL DESTINO
ROBIN LEFEVERS
FANUCCI
453 PAGINE
12,00 €
ED. BROSSURATA
(#1 His Fair Assassin)



Trama
(dalla copertina)


Il destino di Ismae è stato scritto ben prima che lei nascesse: la Morte l'ha segnata con una cicatrice, ma questo marchio funesto si rivelerà invece la sua strada per la salvezza. Sarà proprio quella cicatrice a farla ripudiare dal marito, un uomo violento che è stata costretta a sposare. La mano della Morte continua a guidare la ragazza, che fugge da tutto per cercare riparo nel convento di Saint Mortain, dove alcune suore osservano ancora gli antichi riti tradizionali. Qui viene trasformata in una perfetta assassina; silenziosa, seduttiva e letale, un'ancella della Morte. Presto, Ismae viene inviata alla corte di Bretagna per fare luce sugli intrighi che mettono in pericolo non solo il regno, ma anche la vita della giovane duchessa Anne. Per riuscire nell'impresa, dovrà fare appello a tutto ciò che ha imparato nel convento. Peccato che non le abbiano insegnato come tenere a bada i moti del cuore, e Ismae si ritrova lacerata tra il dovere e l'amore che preme nel suo cuore.

Commento Personale

Grandissime aspettative da parte mia hanno seguito l'acquisto di questo libro che, a onor del vero, avrebbe meritato decisamente più pubblicità da parte della casa editrice. Tra timori di trovarmi di fronte  una traduzione pessima e la paura di tagli e censure (ultimamente sono diventata particolarmente sensibile di fronte a questi argomenti) mi sono approcciata al romanzo di LeFevers di cui avevo tanto sentito parlare con trepidazione. Premetto innanzitutto di essermi fatta un'idea errata - e non so nemmeno io il perchè- per quanto riguarda il setting della storia che avevo immaginato essere fantasy, mentre invece la vicenda di Ismae è ambientata alla corte di Bretagna, alla fine del 1400. Poco male dopotutto, dato che l'autrice immischia in ogni caso diversi elementi paranormali andando così a creare una storia davvero molto originale e avvincente. Altrettanto interessanti sono i personaggi, la protagonista in particolare, ma anche tutta la galleria di secondari, tranne qualche eccezione. Ottima la parte romance che è presente (senza il famigerato triangolo) ma molto limitata e circoscritta. Anche lo  stile gradevole, ben proporzionato tra parti descrittive e altre più d'azione,  permette una lettura molto fluida, che non pesa assolutamente sulla mole del libro che pure non è indifferente. 
Perchè allora, non ho dato il massimo delle stelline, vi starete chiedendo? Semplicemente perchè non ho amato particolarmente alcune scelte fatte dall'autrice riguardo allo svolgimento della vicenda stessa e purtroppo quando vengono deluse le aspettative più alte, il risentimento è un pizzico più acuto che negli altri casi. In particolare avrei preferito più dinamismo e più azione. Ismae è un'assassina, addestrata a uccidere e alla Morte, Duval un abile guerriero e insieme avrebbero potuto fare scintille, mentre invece l'autrice li ha relegati all'interno della Corte tra intrighi, misteri e tradimenti. Non che questa opzione non sia valida, ma qualche volta la storia perde un po' di grip sul lettore, risultando un po' statica e scontata (e solo in qualche punto banale). A volte capita che l'autrice scivoli leggermente su qualche passaggio, non riuscendo a imprimergli quell'incisività che invece mi aspettavo. Altre volte invece, le motivazioni che sono state scelte per giustificare determinati comportamenti o azioni le ho trovate poco credibili e/o poco convincenti. Onestamente io ho trovato un po' pretenzioso basare praticamente tutto il romanzo sull'impossibilità della Duchessa Anne di sposare il Barone Dubret perchè vecchio e grasso. Certo, sarà anchestato  poco piacevole, ma non era così infrequente per una nobildonna dell'epoca sposare una persona molto più vecchia di lei e farlo senza provare alcun tipo di amore. Gestire una corte non è affatto semplice in termini di descrizioni ma ancora più di personaggi che la compongono, sopratutto se sono ambigui e manipolatori; e per quanto mi riguarda, sotto questo punto di vista, l'autrice avrebbe potuto fare senz'altro di più. 
Personalmente avrei dunque di gran lunga preferito una bella avventura sotto il cielo aperto, ma mi rendo conto che, tutto sommato, questi sono gusti personali. Il valore del romanzo rimane in ogni caso intatto e ben alto.

In conclusione Il segno del destino non è stata esattamente la lettura che mi aspettavo, ma è stato lo stesso entusiasmante e gradevole. Il mondo creato dall'autrice, nel quale "rientreremo" con il prossimo libro anche se insieme ad altri personaggi, è molto interessante, ben strutturato e accattivante, sicuramente meritevole di lode, così come i personaggi. Alcuni passaggi li ho trovati in definitiva un po' lenti e deboli, ma nulla di così compromettente per l'integrità del romanzo. Per il prossimo però, mi attendo decisamente di più!

Coinvolgimento: 3/5
Stile: 5/5
Personaggi: 4/5
Vicenda: 3/5

Giudizio: 3.75/5


3 commenti:

  1. Io ho in programma di iniziarlo stasera ma spero mi catturi, anche perché adoro il genere e ho tanta fiducia in questo libro!

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  2. Franci, fammi sapere poi cosa ne pensi! Adoro confrontarmi!

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  3. mumble mumble... dovrò iniziarlo a breve e ti farò sapere :)

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