giovedì 16 maggio 2013

Recensione - La città di sabbia

Cari Lettori,
ecco la recensione del giorno!

LA CITTA' DI SABBIA
(Days of blood and starlight)
LAINI TAYLOR
FAZI
470 PAGINE
16,00 €
ED. RILEGATA
(# 2 Daughter of smoke and bone)



Trama
(dalla copertina)

La studentessa d'arte Karou ha finalmente le risposte che ha sempre cercato. Sa chi è e cosa è. Ma, insieme a questa scoperta, un'altra verità affiora in superficie, una realtà che la ragazza farebbe di tutto pur di ignorare: ha amato un ragazzo che le è nemico, lui l'ha tradita e per questo il suo mondo è sconvolto. Ora, in una kasbah dimenticata nel deserto del Marocco, Karou e i suoi alleati si preparano a uno scontro definitivo contro l'armata dei serafini e sotto la luce delle stelle plasmano creature di potente forza distruttiva. Akiva, legato dall'appartenenza all'esercito degli angeli, ma gravato da un profondo conflitto interiore, inizia a progettare un altro tipo di battaglia: quella per il riscatto. Per la speranza. Costellato da scene drammatiche, di segreti e di scelte impossibili, "La città di sabbia" porta i due protagonisti sui fronti opposti di una guerra antichissima che ha acquistato nuovo vigore.

Commento Personal
e

Aspettavo questo libro dal momento stesso in cui ho letto l'ultima pagina de La chimera di Praga. L'ho immaginato, l'ho sognato, sono stata perfino tentata di prenderlo in lingua perchè dovevo assolutamente, necessariamente, inderogabilmente sapere come continuava la storia tra Akiva e Karou. Grazie infatti allo sconcertante finale del primo libro della serie, ho vissuto in questo stato d'animo fino a quando non sono finalmente entrata in possesso de La città di sabbia, dopo più di un anno di attesa straziante. Sulle prime mi sono perfino dimenticata di indignarmi per la cover e il cambio di titolo (solo io trovo che Days of blood and starlight sia un titolo davvero molto poetico e che accostare le parole sangue e luce di stelle crei un'antitesi meravigliosa?) tanto ero contenta di averlo tra le manine. Naturalmente non ho resistito molto prima di incominciarne la lettura, e come potevo d'altra parte? Se anche voi avete amato il primo libro di questa serie, sono certa che potrete capirmi fino in fondo. Ho divorato le pagine in pochi giorni, ripetendomi tra me e me quanto Laini Taylor sia stata epica nella scrittura di questo romanzo. A volerla dire tutta, gli avvenimenti salienti si contano sulle dita di una mano, ma vi posso assicurare che le oltre quattrocento pagine pesano niente nella mente del lettore, tanto è fluida la scrittura dell'autrice e tanto il modo di raccontare funzioni da catalizzatore dell'attenzione per tutta la lunghezza del libro. Personalmente ho trovato una crescita stilistica da parte della Taylor, che ha saputo imbastire alla perfezione una storia non facile da raccontare, che ha abbandonato - anche se non del tutto- situazioni pseudocomiche in favore di altre nettamente più cupe (che almeno per me sono risultate più seducenti) e che infine, ha saputo introdurre un tocco, non eccessivo né banale, di coralità. Il tutto ha avuto - a mio modesto parere- il grande pregio di avvolgere, se possibile, ancora maggiormente il lettore nelle atmosfere create dalla mente e dalla penna dell'autrice. Ma la parte migliore dell'intero libro è, e resta, l'originalità che impera su ogni singola pagina del romanzo. Il concetto in se stesso, il core di tutta la vicenda è l'aspetto più riuscito: geniale, mi viene solo questo come aggettivo per caratterizzarlo!  E poi naturalmente, non c'è da dimenticarsi del dramma che è presente in quasi ogni aspetto della storia. Ah, quanto amo la storia tormentata di Akiva e Karou, potrei leggerla per sempre, e non scherzo!!!
La città di sabbia è dunque un romanzo profondamente cupo, più segnato rispetto a La chimera di Praga, che gratta davvero il fondo per preparare - almeno credo- il tutto per il gran finale. Anche se a priori , non avrei mai detto che un libro con queste caratteristiche e premesse avrebbe potuto incantarmi a tal punto, La città di sabbia ci è riuscito pienamente, conquistandomi senza ombra di dubbio.  Sono veramente felice di questa mia lettura, anche se ora non so davvero quanto dovrò aspettare prima di poter leggere la conclusione! Sigh!!

Coinvolgimento

Ottimo. La fluidità dello stile mescolato con l'originalità della vicenda fanno davvero scorrere senza intoppi la lettura, che si beve tutta d'un fiato. Le numerose "avventure", la coralità e il dramma profondo, unito alle atmosfere estremamente interessanti e vivide, fanno il resto. 5/5

Stile

Laini Taylor ha uno stile molto particolare, a tratti quasi poetico ed ipnotico.Descrizioni, anche piuttosto dettagliate, si alternano a passaggi più serrati caratterizzati da periodi secchi e debolmente aggettivati che creano un buon contrasto con i brani più lunghi e articolati. L'insieme risulta dunque di grande impatto e contribuisce alla fluidità di cui sopra. 5/5

Personaggi

Alcuni personaggi sono stati davvero epici e originalissimi. Non posso negare di non avere un debole per il triangolo Akiva- Karou - Thiago (che tra le altre cose trovo un villain davvero eccezionale!) e come questa situazione entri in conflitto con la guerra tra Serafini e Chimere.
In ogni caso ho trovato l'intera galleria di personaggi ben descritta e analizzata. Mi sono piaciute le interazioni che l'autrice ha inserito tra i vari attori della vicenda e come le ha fatte evolvere...alcune davvero in modo molto tragico!!. Molto bello il finale, che naturalmente termina sul più bello! 5/5

Vicenda

Molto intricata, densa e cupa. Ancora di più rispetto al precedente libro. Come detto sopra, mi è piaciuta l'originalità intrinseca e la coralità che l'autrice le ha voluto donare.Un elemento che ho molto apprezzato - forse perchè non leggo tantissimi libri costruiti così - è stato il cambio quasi totale di ambientazione che da urban diventa prettamente (o quasi) fantasy, essendo il libro ambientato quasi prevalentemente a Eretz: il mondo di Serafini e Chimere.
Non c'è molto altro da dire senza entrare troppo nei dettagli e rivelare eventuali spoiler, se non che il romanzo ha in definitiva uno sviluppo davvero molto interessante e particolare...che naturalmente deve ancora pienamente evolversi nel terzo e conclusivo capito (che io non vedo l'ora di possedere tra le mie manine!)  5/5

(Cover: Non è brutta, ma direi tranquillamente che c'è di meglio in giro! Non capisco perchè non si sia potuta lasciare la cover originale, in ogni caso. Il cambio di titolo invece può andare, anche se quello americano era davvero poetico per me. Quello che invece non sopporto è che mettendo vicino questo romanzo e La chimera di Praga sulla libreria, non sembrano nemmeno uno il continuo dell'altro o libri di una stessa serie! Almeno qualche elemento grafico, come il font per esempio, poteva essere lasciato uguale all'edizione del precedente libro, tanto per richiamarlo! -.- 3/5)



Consigliato? Ovviamente consigliato a tutti quegli che hanno amato La chimera di Praga! 
Giudizio:5 /5



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