sabato 11 maggio 2013

Book Blogger Hunt - Dodicesima Tappa


Cari Lettori,
buon sabato! Se frequentate abitualmente la rete, saprete certamente dell'iniziativa creata da tre magnifiche blogger - Denise, Juliette e Bliss- che giunge ormai alla sua seconda edizione. Dopo il successo della prima edizione infatti, anche quest'anno la Book Blogger Hunt ha preso il via il 1°Maggio e si concluderà il 15, con la soluzione finale ai cruciverba e tanti, tantissimi premi!
Per chi ancora non lo sapesse, questa volta esistono tre percorsi ben distinti; per tutti i chiarimenti, le informazioni e i dettagli vi lascio i link alle spiegazioni delle creatrici (QUIQUI e QUI). Per quanto mi riguarda, la tappa su FP appartiene al percorso partito dal blog Reading is Believing di Denise (QUI il post introduttivo e i dettagli) e oggi parleremo di...

Romanzi standalone e autoconclusivi

Innanzitutto è bene partire con un po' di definizioni! Per romanzo autoconclusivo si intende normalmente un romanzo con un finale ben preciso, che non lascia spazio a eventuali seguiti e  che se lo fa, in ogni caso le vicende narrate hanno comunque una conclusione puntuale. Insomma, chiuso il libro, i personaggi hanno trovato una collocazione- presumibilmente sono felici e contenti- e il cattivo è morto e sepolto (si spera!) E' molto probabilmente dunque, che non leggeremo mai  più nulla di loro.
Per romanzo stand alone invece, si intende un romanzo dove non ci sono riferimenti a precedenti opere dell'autore o dell'autrice e che quindi può essere letto da chiunque ma che potenzialmente può facilmente diventare capostipite di una successiva saga o serie. Il finale dunque potrebbe essere aperto, seppur magari con una sua conclusione intrinseca, ma potrebbe lasciare in ogni caso spazio per un eventuale futuro seguito, magari non chiarendo volutamente tutti gli aspetti della vicenda. Detto questo quindi, il termine stand alone risulta - di definizione- antitetico rispetto a quello di serie e/o saga (dove invece è necessario aver letto tutti i precedenti volumi per comprendere bene l'intreccio narrato), ma va da sè che le due cose sono necessariamente e strettamente collegate a doppio filo. Una sfocia nell'altra e- in pratica dunque- le due caratterizzazione letterarie arrivano ad assumere pressapoco lo stesso significato, portandoci dritti al cuore della nostra discussione: quale tipo di romanzo preferisco?


Devo ammettere che la risposta non è affatto facile, come invece potrebbe sembrare a prima vista. Leggere un romanzo autoconclusivo è certamente una comodità: niente attese snervanti per sapere come continuerà la storia, niente insidiosi cliffhanger finali che ti fanno venire voglia di prendere a pugni l'autrice o l'autore per giocare così sadicamente con i tuoi sentimenti per quel determinato personaggio, niente tempesta di "insulti" e solleciti alle case editrici affinchè pubblichino in tempi poco meno che biblici il seguito. Ma anche nessun batticuore se la tua serie preferita si interrompe al penultimo volume e tu sei costretta a impararti lo spagnolo - anche se sai dire solo hola- solo per poter leggerti il finale, niente personaggi resuscitati o reciclati di cui ormai sappiamo pure quante volte frequentano il bagno in una giornata tipo, nessuna serie infinita composta da trentadue volumi (magari tutti con il titolo simile e tutti caldamente raccomandati da Stephanie Meyer!), nessuna smania per avere finalmente tutti i volumi nella nostra biblioteca solo "per avere la serie completa" anche se in cuore tuo sai che non li leggerai mai (ok, forse questa è solo una mia mania!). 
A prima vista quindi il romanzo autoconclusivo vince. Ma non prendiamoci in giro, perchè noi siamo lettori compulsivi, maniaci della lettura! E volete forse dirmi che non ci piacciono tutte le copertine di una serie in bella mostra sul nostro scaffale migliore della libreria, sopratutto poi se le cover sono davvero mozzafiato? Che non ci piace l'attesa trepidante e densa di aspettative, che precede l'uscita dell'ultimo romanzo di una saga? Che non ci piace stalkerare l'autrice o l'autore di turno invadendo la sua bacheca twitter di commenti in cui le/gli fai sapere che stai contando i giorni alla rovescia per l'uscita del suo romanzo? Che faresti qualunque cosa -un tè, un cappuccino e perfino rassettargli la casa -affinchè nel prossimo libro dia a quel personaggio una parte più importante? O perchè non lo faccia fuori dopo le prime venti pagine? Che finiamo un romanzo e non ci sentiamo tristi perchè tanto sappiamo che lo ritroveremo nella prossima avventura? Volete forse dirmi che non ci piace, nemmeno un po', fangirlare sul boy di turno? Che non ci abbiamo fatto nemmeno un microscopico pensierino a riguardo? Che non abbiamo mai pensato a cosa faremmo se per qualche strana magia ci comparisse davanti? Volete dirmi allora che non ci piace leggere di lui e di quella sua struggente storia d'amore che vive libro dopo libro desiderano di essere noi al posto della lei di turno? Ah, ecco!!! Perchè io non ci credo! E sapete perchè? Perchè sono la prima a pensarla così: quella che si nasconde dietro la storia del libro autoconclusivo ma che sotto sotto ama le serie! Certo, ogni cosa ha il suo rovescio e non nego che qualche intoppo nel meccanismo lo scavalcherei volentieri, ma tutto sommato posso ben dire che sono felice e contenta circondata dalle mie serie preferite!!


Gli indizi

E ora, dopo questo sproloquio (mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate anche voi, sono curiosissima!) passiamo agli indizi che vi serviranno per scoprire la parola da inserire nel cruciverba! Trovate il cruciverba QUI.

- E' un autore italiano di thriller.
- Ha scritto il suo primo romanzo nel 2009 ottenendo un grande successo di pubblico ed è stato anche tradotto in Francia e negli USA.
- E' in libreria in questi giorni con il suo quarto ed ultimo libro.
(- E' uno degli autori preferiti di Morna! :D)

Avete capito di chi parlo? Si?! E' facile facile! Allora dovrete tenerlo per voi, non scrivetelo qui o da altre parti che non sia il cruciverba, altrimenti toglierete agli altri partecipati il gusto di giocare! :D 
Vi ricordo inoltre, che la prossima tappa sarà domani sul blog di Lucrezia Il libro che pulsa.

Spero che anche questa volta l'iniziativa sia stata di vostro gradimento e che sarete in tantissimi a partecipare! 

A presto



10 commenti:

  1. Anche io faccio fatica a decidere che tipo di romanzo preferisco perchè, se da un lato adoro le saghe lunghe dall'altro non sopporto l'attesa! L'unica certezza è che odio i finali aperti, mi mandano proprio in bestia! XD L'avevo già accennato in un'altra tappa della Book Blogger Hunt ma preferisco ripetermi per spiegarmi meglio! XD Non amo i finali aperti perchè li considero la scorciatoia degli autori, un po' come se avessero paura di deludere i lettori! Al contrario amo i cliffhanger! XD

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  2. É uno degli articoli più belli che ho letto finora! Complimenti Morna!!!^^ mica facile rispondere...
    Autoconclusivo VS Standalone?? Apprezzo una bella storia a prescindere dal fatto che abbia un seguito o meno. Peròòòò, se devo essere sincera, mi ritrovo molto nella seconda parte del tuo articolo. Sono proprio una di quelle lettrici che va pazza per le saghe, per le attese piene di aspettative, per i sogni ad occhi aperti sul boy di turno e sulla storia d'amore con la protagonista...!! Una delle cose che più amo di una saga è, proprio come hai detto tu, sapere che alla fine del romanzo la storia non terminerà lì, ma proseguirà nei sequel! E poi, lo confesso, mi piace da matti ammirare nella mia piccola libreria tutte le copertine di una serie, ben ordinate una di fianco all'altra! *___*

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Innanzitutto lasciami dire che l'articolo mi è piaciuto moltissimo! Complimenti! Anch'io amo le serie. A volte, come hai detto tu, per avere il seguito di un romanzo devo stalkerare le case editrici e devo premere per avere delle risposte, ma leggere una serie è una cosa totalmente diversa da leggere un romanzo autoconclusivo. Leggendo una saga, si crea un legame tra te e tutti i libri che la compongono che supera quello del libro singolo. Romanzo dopo romanzo, attesa dopo attesa, diventa un vero e proprio percorso di crescita interiore. Faccio un esempio: a giugno, quando Goddess (il terzo volume della serie Starcrossed di Josephine Angelini) sarà pubblicato, saranno passati due anni dalla pubblicazione del primo e quindi diventeranno i due anni durante i quali ho seguito la trilogia. Per tutti questi mesi, la trilogia si è insinuata sotto la mia pelle, mi ha fatto sognare di giorno e di notte, mi ha fatto immaginare come avrebbe potuto concludersi l'avventura di Helen a Nantucket, mi ha spinto di giorno in giorno ad amare la storia creata dalla Angelini in attesa del romanzo conclusivo. Con un autoconclusivo tutto ciò non accade perché quando giri l'ultima pagina del libro, ti rendi immediatamente conto che la storia è terminata e che non sentirai parlare mai più di quei personaggi. A quel punto non serve a nulla ricordarli, perché non ci sarà un'altra storia, non leggerai più nessun'altra loro avventura e ciò che hai provato mentre leggevi il libro, diventa all'improvviso solo un'esperienza, un ricordo. E non c'è nemmeno la speranza che la storia prenda una direzione diversa, perché di libri non ce ne saranno più. Insomma, preferisco le serie perché mi donano più emozioni, mi danno più speranza e durano di più. Spero che mi sia spiegata bene e che la pensiate come me :)

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  5. Bel post ed ottimo argomento!! :) a me di solito gli autoconclusivi non piacciono anche se li leggo spesso però se mi reco in libreria senza un titolo ben preciso di solito punto sulle serie questo perché se il libro è ben scritto e mi sono innamorata dei personaggi, come succede sempre, mi dispiace che non ci sia un seguito e allora preferisco partire già sapendo che ci sarà un secondo libro e magari anche un terzo e un altro ancora!! diversamente, se non mi piace amen, la chiudo li e sono felice. Il fatto di adorare le saghe però non fa che ampliare la mia disperazione un volta finita la serie, beh in quel caso il senso di vuoto e mancanza che provo è amplificato per il numero di libri che ho letto di quella serie! XD insomma un vero disastro!
    Aggiungo anche, si, anche io adoro vedere le copertine dei miei libri nella mia libreria, credo che ne studierò una da mettere su tutta la camera e che sia piatta in modo da poter tenere i libri in bella mostra per sbavare ogni volta su quelle meravigliose copertine!! :D

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  6. @Anna T. Io con i cliffhanger ho un rapporto d'amore e d'odio >.< Se da una parte sono forse una delle cose più elettrizzanti di una lettura, dall'altra sono assolutamente crudeli da parte dell'autore/autrice. ç_ç Un esempio? Il finale di Chi è Mara Dyer e il finale di Wolfsbane: sono ancora lì che mi mangio le unghie!!! :)

    @Jessica: Grazie mille Jessica, sono molto felice che ti sia piaciuto! Io mi sono divertita moltissimo a scriverlo :) Hai ragione, sapere che riprenderai in mano una storia con la sua ambientazione, i suoi personaggi e i suoi drammi è qualcosa che non ha prezzo! ^^

    @Foreigner: grazie mille per il tuo commento spassosissimo ^^ Hai perfettamente ragione: in tutto il tempo che intercorre tra una pubblicazione e l'altra si cresce con la serie con cui dividiamo un pezzetto di vita assieme! E' un aspetto che non avevo mai visto sotto questo punto di vista, grazie per averlo messo in risalto :)

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  7. @Aryanne: Grazie mille^^ Una libreria come dici tu, sarebbe il mio sogno segreto!!! :D

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  8. Non saprei proprio decidermi sinceramente!
    La definizione è già nella mia testa ;)

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  9. Io adoro gli autoconclusivi da sempre, forse perché ci sono cresciuta e ho nostalgia della sensazione malinconica che mi prendeva alla fine di un bel romanzo, come se dovessi dire addio ad un caro amico: quello che nn veniva raccontato lo immaginavo io e nn rischiavo di rimanere delusa con un seguito che infrangeva le mie speranze. Ovviamente ora la lista delle saghe che seguo è lunghissima anche perché gli autoconclusivi sono sempre meno e nn bastano a soddisfare la mia fame letteraria, ma cerco di limitarmi a trilogie o poco più ^^

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  10. Quando ero più piccola ero una vera patita di saghe: Harry Potter, Artemis Fowl, La guerra degli elfi.. ne leggevo infinite..Poi mi sono un po' scoraggiata perchè alcune serie erano davvero lunghe, ho iniziato a perdere pezzi per strada e ho lasciato perdere passando quasi esclusivamente ai libri autoconclusivi. Solo negli ultimi mesi ho ripreso in mano le saghe,e ora sono più sepolta di libri di quando ho smesso, ma sono contenta di aver ricominciato!:)

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