Cari Lettori,
ecco la recensione del giorno!
LA DANZA DELLE FALENE
(The behaviour of moths)
POPPY ADAMS
BEAT
294 PAGINE
9,00 €
ED. ECONOMICA
Trama
(dalla copertina)
Ginny guarda fuori dalla finestra del primo piano. Cerca di scorgere la sagoma della sorella Vivian che a sessantaquattro anni, dopo un'assenza durata più di quaranta, ha deciso di tornare nella vecchia casa paterna. Ginny non ha mai lasciato Bulburrow Court, la casa di famiglia, vivendo da persona posata, senza dare nell'occhio, badando da sola a se stessa. Ora, però, l'arrivo della sorella le procura una sottile, insopportabile inquietudine. In un remoto angolo della sua mente si è fatta strada l'idea che la presenza di Vivi l'avventuriera non rischi soltanto di turbare il suo piccolo mondo: vecchi, dolorosi ricordi e devastanti risentimenti possono riaffiorare senza che nessuna delle due riesca a ricacciarli indietro. Ma quali sono gli oscuri segreti che si celano nel passato delle due sorelle? Ginny e Vivian sono le ultime discendenti di più generazioni di lepidotterologi, studiosi e cercatori di falene e farfalle. Il padre, un uomo eccentrico e testardo, era dedito solo al suo lavoro e trascorreva lunghe ore nel laboratorio nella soffitta di casa. La madre, trascurata dal marito, era via via precipitata nell'abisso dell'alcolismo. Ma prima di questo dramma, già nell'infanzia di Ginny e Vivian si era aperta tra le due sorelle una crepa che nessuna delle due, nel corso degli anni, ha potuto riparare né potrà farlo ora.
Commento Personale
Un romanzo particolare, non lineare e molto introspettivo. Sono questi i primi aggettivi che mi vengono in mente pensando a La danza delle falene traduzione italianizzata e poetizzata di The behaviour of moth, lavoro d'esordio dell'inglese Poppy Adams. Quando dico poetizzata lo faccio quasi con un pizzico di rammarico perchè, molto probabilmente, il comportamento sarebbe stato nettamente più adeguato che la danza del titolo attuale, considerato lo stile e i contenuti del libro. Ma poco male, alla fine ciò che conta è la storia vera e propria, tutto il resto è solo contorno, ed inoltre le mie sono tutte considerazioni post-lettura certamente futili a chi ancora il libro lo deve leggere. Particolare è invece al contrario un aggettivo denso di significati per questa storia che inizia come un romanzo di narrativa ma termina come un thriller - parafrasando la recensione di Elle- e che, aggiungo io, nel mezzo si trasforma in un romanzo psicologico degno di nota. Non lineare perchè siamo continuamente trasportati avanti e indietro nel tempo da continui flash back tra il presente e l'infanzia e l'adolescenza della protagonista. Infine introspettivo perchè siamo letteralmente "intrappolati" nella mente di Ginny - personaggio principale e voce narrante della vicenda, una mente contorta, solitaria, difficile da decifrare ed estremamente ingannevole, che alla fine riesce quasi a convincerci di essere "normale". La danza della falene è il romanzo del non detto, dove ogni cosa è velata da uno strato sottile di polvere, misteri e bugie, dove niente è quello che sembra e niente è detto esplicitamente.Sta al lettore entrare nel vortice e distinguere la realtà dalla falsità, la sanità dalla follia, e credetemi non sempre è così facile come si potrebbe credere! Poppy Adams è riuscita a creare uno romanzo dallo straordinario spessore psicologico, affascinante e allo stesso tempo agghiacciante, un thriller educato e compito ma non per questo meno feroce che incanta il lettore così come la luce fa con le falene.
Coinvolgimento
Il romanzo parte molto in sordina rispetto agli avvenimenti importanti che si sviluppano maggiormente nella seconda metà. Tuttavia nonostante la grande introspezione e il relativo torpore, tutta la prima parte è una meravigliosa contestualizzazione del modo di pensare e di agire di Ginny, indispensabile a mio parere per comprendere appieno il suo comportamento alla fine del romanzo. Personalmente la lentezza e la pochezza degli avvenimenti della prima parte non mi hanno affatto infastidita, ma al contrario mi ha enormemente intrigato. La seconda metà poi, densa di rivelazioni una più sconcertante dell'altra, si legge veramente in maniera molto fluida. 5/5
Stile
A me è piaciuto, ma credo che non tutti possano pensarla come me. Come detto precedentemente, è estremamente introspettivo e perciò caratterizzato da molte parti descrittive mentre sono davvero poche quelle di azione vera e propria, se si esclude il finale. Il modo di narrare è però ben determinato da uno scopo che si potrà capire solo a lettura terminata. Lo stesso dicasi per alcune scene che io ho trovato molto crude e direi quasi sadiche, sebbene siano narrate con una pacatezza di toni davvero sorprendente: tutto concorre a inquadrare e definire la personalità di Ginny e non sono quindi nè gratuite nè senza scopo finale. Molto apprezzata la prima persona narrante e le numerose digressioni scientifiche che, nonostante possano risultare un po' pedanti a volte, servono anch'esse a un ben preciso scopo e sono state tutto sommato molto interessanti. 5/5
Personaggi
Di fatto sono solo due i personaggi di questa strana vicenda, tutti gli altri sono o morti o scomparsi dalla vita delle due sorelle Stone da molto tempo. Grazie ai continui flashback però tutti loro possono rivivere a beneficio del lettore, sebbene i fatti siano narrati da una prospettiva distorta e di parte. C'è veramente poco che io possa dire a riguardo delle due protagoniste, senza correre il rischio di compromettere troppo la storia; per quanto mi riguarda le ho trovato molto ben caratterizzate e tratteggiate, due personaggi che definire interessanti è dire poco! 5/5
Vicenda
Da lasciare senza parole. E ho detto tutto. Mi è piaciuta molto, sia come è stata pensata che come è stata poi esposta su carta. Ho amato tutti i colpi di scena, che sono numerosi e ben distribuiti e sopratutto sortiscono il loro effetto molto bene. Unica nota dolente sono stati i troppi aspetti non chiariti esplicitamente al lettore. Si intuisce, si sospetta, si comprende ma non si ha mai la certezza assoluta. Si resta nel dubbio, esattamente come Ginny resta nel dubbio riguardo alcuni comportamenti della sorella; è vero che noi siamo lei,che siamo dentro la sua testa, spettatori muti, involontari e innoriditi del suo comportamento ma, nonostante abbia apprezzato questa scelta stilistica, ritengo tuttavia che un chiarimento puntuale sarebbe in ogni caso stato dovuto al lettore. 4/5
(Cover: Non mi piace moltissimo, la trovo molto anonima. Del resto però non mi piace nemmeno la cover originaria che trovo totalmente inadeguata per un romanzo de genere. 3/5)
Consigliato? Sì, consigliato se amate i gialli/thriller ma anche se volete leggere una storia molto diversa da qualunque altra cosa abbiate mai letto prima!
Giudizio:4.75/5
E pensare che non m'ispirava nemmeno un po'... arghhh! La copertina originale, comunque, mi piace :)
RispondiElimina:D l'apparenza inganna! u.u
RispondiEliminaSbaglio o non molto tempo fa avevi recensito un altro romanzo che cambia registro durate la lettura?
RispondiEliminaComunque interessantissimo anche questa, bella recensione! :)
mmmmm, si può essere! Mi viene in mente L'uomo di Primrose Lane, è a lui che ti riferivi? ^^ Grazie cara, sempre gentile :)
RispondiEliminaSì sì, era proprio quello! :)
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