Cari Lettori,
oggi parliamo di una novità editoriale davvero consigliata!
AVEVANO SPENTO ANCHE LA LUNA
RUTA SEPETYS
GARZANTI
290 PAGINE
18.00€
RILEGATO
Trama:
(dalla quarta di copertina)
Lina ha appena compiuto quindici anni quando scopre che basta una notte, una sola, per cambiare il corso di tutta una vita. Quando arrivano quegli uomini e la costringono ad abbandonare tutto. E a ricordarle chi è, chi era, le rimangono soltanto una camicia da notte, qualche disegno e la sua innocenza. È il 14 giugno del 1941 quando la polizia sovietica irrompe con violenza in casa sua, in Lituania. Lina, figlia del rettore dell'università, è sulla lista nera, insieme alle famiglie di molti altri scrittori, professori, dottori. Sono colpevoli di un solo reato, quello di esistere. Verrà deportata. Insieme alla madre e al fratellino viene ammassata con centinaia di persone su un treno e inizia un viaggio senza ritorno tra le steppe russe. Settimane di fame e di sete. Fino all'arrivo in Siberia, in un campo di lavoro dove tutto è grigio, dove regna il buio, dove il freddo uccide, sussurrando. E dove non resta niente, se non la polvere della terra che i deportati sono costretti a scavare, giorno dopo giorno. Ma c'è qualcosa che non possono togliere a Lina. La sua dignità. La sua forza. La luce nei suoi occhi. E il suo coraggio. Quando non è costretta a lavorare, Lina disegna. Documenta tutto. Deve riuscire a far giungere i disegni al campo di prigionia del padre. E l'unico modo, se c'è, per salvarsi. Per gridare che sono ancora vivi.
Commento Personale:
Credo non esistano molte parole per descrivere tutte le emozioni che un libro come "Avevano spento anche la luna" è in grado di trasmettere.
A mio avviso è un libro da leggere, perché solo in questo modo si riescono fino in fondo ad apprendere il significato e il messaggio che la storia di Lina vuole lasciarci: quello dell'amore che vince, come nelle migliori favole, sopra ogni cosa. Sopra le cattiverie, le vessazioni, le umiliazioni e le ingiustizie. L'amore per la vita, per il proprio paese, per le persone più care. L'amore che vince una guerra.
é il 1941 e la Lituania è in mezzo al terrore del comunismo di Stalin e agli orrori della Germania nazista. é in questo clima di angoscia e paura che Lina e la sua famiglia saranno arrestati dagli agenti del NKVD e deportati in Siberia dove saranno condannati ai lavori forzati per un crimine mai commesso.
All'insaputa di tutti però,Lina disegna ogni cosa che vede: sofferenza, morte ma anche amore, perdono e compassione; consegnando tutto alla storia.
Il libro di Ruta Sepetys squarcia un muro di indifferenza e di ignoranza su una delle vicende più cruente, sanguinarie e deplorevoli della Storia. Se Hitler con la sua soluzione finale ha ucciso più di sei milioni di ebrei e deportati, Stalin con il suo terrore ne ha uccisi oltre venti milioni; e tutto questo all'insaputa della maggioranza delle persone.
Nelle frasi finali del libro, Lina stessa si augura che la vicenda possa essere raccontata di persona in persona, così come il suoi disegni furono passati di mano in mano, per non essere dimenticata mai più e perchè atrocità del genere non si ripetano.
Con uno stile fluido seppur caricato di eventi drammatici, l'autrice ci conduce in un kolchoz in Siberia e poi ancora più a nord mostrandoci attraverso gli occhi di Lina la guerra quotidiana che i deportati devono intraprendere per la vita.
Una storia che entrerà dentro il cuore, che ci farà gioire per tutte le piccole vittorie e rattristerà fino alle lacrime per i terribili eventi che si compiono davanti agli occhi di un lettore che sì spettatore ma al contempo impotente. Ci lascerà però anche un messaggio, quello che la volontà di vivere e l'amore possono fare miracoli.
Una storia che saprà emozionare fino in fondo. Da leggere!
Coinvolgimento: 5/5
Stile: 5/5
Personaggi: 5/5
Vicenda: 5/5
(Cover: 4/5)
Giudizio: 5/5 (Preferiti)
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