ben ritrovati! Oggi voglio proporvi quattro brevi recensioni di letture che, per un motivo o per un altro, non ho mai trovato il tempo di scrivere prima d'ora. Ma bando alle ciance e partiamo con le opinioni!
IN FUGA
KEVIN HEARNE
FANUCCI
315 PAGINE
10,00 €
ED. BROSSURATA
(#1 The Iron Duke Chronicles)
Appena ho saputo dell'uscita italiana di questo libro (e sto parlando della fine di Agosto T.T) sono stata presa da una smania incontenibile di leggere le avventure di Atticus: druidi, magia celtica, dei e ambientazione moderna mi sembravano un mix assolutamente da non lasciarsi scappare e molto in linea con i miei gusti! In effetti posso dire, con buona certezza, di averci visto giusto. Tutto considerato, infatti, sono rimasta più che soddisfatta dell'esordio narrativo di Hearne. La trama interessantissima e ricca di avventure, senza contare l'originalità molto marcata che contraddistingue l'intero lavoro, sono solo alcuni dei numerosi punti positivi del romanzo. L'autore è riuscito a creare un mix veramente sorprendente ma ben calibrato di mitologia e urban fantasy, mischiando la tradizione celtica con molte altre e facendo intervenire il pantheon di dei direttamente nella vicenda stessa come personaggi, creando così interessanti svolte narrative. Il personaggio di Atticus poi, mi è piaciuto tantissimo: chiacchierone e disinvolto, proietta immediatamente il lettore dentro la storia ma senza mai lasciarlo a se stesso. Il risultato è dunque un romanzo che è un vero piacere leggere, originale e molto dinamico. Unica pecca, a mio avviso, è stata la ripetitività di determinate situazioni che, per quanto siano state debitamente camuffate dall'autore, alla fine ripresentano sempre la stessa dinamica di fondo. C'è da dire però che In fuga è il primo libro di una serie che in patria conta già nove volumi e dunque sono ragionevolmente sicura delle ampie possibilità di miglioramento dell'autore. Per ora, quindi, non mi resta che attendere il seguito, nella speranza che l'attesa non sia troppo lunga! :)
Giudizio: 3.75/5
EVERNEATH
BRODI ASHTON
370 PAGINE
(#1 Everneath)
Everneath era un romanzo su cui avevo altissime aspettative ma che purtroppo mi ha enormemente deluso! Dai voti stratosferici collezionati su Goodreads ero convinta di avere per le mani un piccolo gioiellino, in cui la rivisitazione del mito di Orfeo e Euridice fosse il perno principale e anche il pretesto per una rielaborazione in chiave moderna e originale dei vecchi miti greci. Niente di più errato!! Per gran parte del romanzo semplicemente non accade nulla. La protagonista compie sempre le solite azioni, generando sempre più domande nel povero lettore, ma sempre senza mai fornire uno straccio di risposta! Il povero malcapitato (me, in questo caso!) si deve sorbire più di trecento pagine di vuoto cosmico per avere l'opportunità di riuscire, peraltro da solo, a mettere insieme i pezzi e costruirsi una soluzione che si tenga in piedi! E tutto questo senza contare che un libro del genere, che si spaccia come il retelling di un mito, non tiene mai- e sottolineo mai- in considerazione il mito stesso. In pratica il libro tratta argomenti mitologici ma solo perchè l'autrice- bontà sua- ha nominato tre volte in croce il nome di Euridice!!! Mi pare giusto!
E poi il finale. Devo davvero parlare del finale più scontato che io abbia mai letto?!
Evidentemente io e gli utenti di Goodreads abbiamo letto due libri diversi ma con lo stesso titolo!
Giudizio: 2/5
ANN AGUIRRE
260 PAGINE
(#1 Razorland)
Distopico che tenevo d'occhio da un bel pezzo. Alla fine la curiosità ha avuto la meglio sul portafoglio.
Ora, non vorrei sembrare la Signorina Incontentabile, ma devo dire che mi aspettavo molto, ma molto di più da questo libro, nonostante le quattro stelline che si è guadagnato:D
In ogni caso, va detto che Enclave è un buon distopico: originale e dinamico. Le premesse sono interessanti, le svolte narrative pure e non risultano mai noiose. I personaggi sono ben costruiti e molto interessanti. Deuce mi è piaciuta molto, a tratti mi ha ricordato la Katniss del primo libro e mi è piaciuto moltissimo il cambiamento che subisce durante l'andare della storia. Anche Fade mi ha decisamente conquistato con i suoi misteri, i suoi sguardi tenebrosi e le frasi non dette. Ugualmente ho amato lo stile dell'autrice, che ho trovato molto interessante e non convenzionale. Purtroppo però, nonostante gli indubbi aspetti positivi del libro, non posso non considerare- anche in questo caso - le mancate di risposte a diversi quesiti che la narrazione solleva e le lacune di world building, che in diversi punti diventano piuttosto marcate. Il mondo creato dall'autrice è molto interessante, ricco di particolari e "usanze" che avrebbero sicuramente meritato maggiori spiegazioni! E' vero che tutto sommato sono dettagli, ma sicuramente avrebbero contribuito a una visione più completa dell'ambientazione rendendo il tutto molto più coinvolgente per il lettore. Tuttavia, risolti questi aspetti (che possono benissimo essere recuperati nel secondo volume) posso sicuramente affermare che la Aguirre è, per quanto mi riguarda, un'autrice da tenere sotto sorveglianza perchè potrebbe riservare delle belle sorprese in futuro. Per ora quindi, non mi resta che leggere il seguito!
Giudizio: 4/5
Ho voluto tenere il meglio per il finale. Bè, definirlo "meglio" è una grossa parola, ma sicuramente dei quattro libri, Bloodrose è stato quello che mi ha maggiormente sconvolta.
BLOODROSE
ANDREA CREMER
DEAGOSTINI
416 PAGINE
14,90 €
ED RILEGATA
(# 3 Nighshade)
Come preannunciato, Bloodrose credo sia stato il libro che in questo 2013 mi ha maggiormente sconvolta, e ancora adesso non sono pienamente sicura di essermi ripresa fino in fondo dal finale. Mai, nemmeno nei miei incubi più sfrenati, avrei pensato che l'autrice concludesse così la trilogia. Ok, va bene, lo ammetto: forse sto usando toni un po' troppo melodrammatici per descrivere la situazione, ma come vi sentireste se l'autrice facesse morire il vostro personaggio preferito? Perchè è proprio di questo che stiamo parlando! Oh si! (e se avete letto le mie recensioni precedenti saprete certamente a chi mi sto riferendo!) E poi ci credo che l'autrice ha ricevuto così tante lettere di fans scontenti da dover scrivere chiarimenti pubblici e, stando a quanto si vocifera, uno spin off in cui questa verità potrebbe essere ribaltata!!!! In ogni caso, soprassedendo per un attimo su questa evitabile e assurda morte, devo ammettere che Bloodrose è stato un buon finale di saga. Non posso dire di aver condiviso le scelte della protagonista (ovvio!), ma posso accettarle. Il fatto poi che la saga abbia preso questa piega così inaspettatamente drammatica, in cui il lieto fine non è dolce e zuccheroso, ma al contrario amaro e discutibile, è stato per me un valore aggiunto, una conferma della differenza rispetto alle altre saghe ya e in qualche modo della sua "superiorità". Vuoi perchè mi sono trovata a fare il tifo per i lupi, vuoi perchè la Cremer ha creato un mondo davvero magico o semplicemente perchè mi sono affezionata ai personaggi, ma mi è davvero dispiaciuto un sacco dover dire "arrivederci", nonostante sappia che potrò sempre rileggere i libri! Ed è proprio per questo che, nonostante tutto, mi sento davvero consigliarvi l'intera trilogia.
Giudizio: 4/5
Mi fa piacere che "In fuga" ti sia piaciuto, mi ispira molto e penso lo leggerò quando cercherò un libro pieno d'azione :)
RispondiEliminaInvece mi spiace che "Everneath" non ti abbia convinta; non è il mio genere, ma la presenza del mito greco e le ottime opinioni che si leggono i giro mi avevano quasi covinta a dargli una chance. Ma visto che hai evidenziato dei difetti che mi infastidiscono molto, direi che lo lascerò stare ;)