mercoledì 11 aprile 2012

Due chiacchiere con... Davide Simon Mazzoli

Cari Lettori,
come state? Dopo le abbuffate di torta Pasqualina,anche il blog torna alla quotidianità!
Qui piove a dirotto, ma io ho pensato di regalarvi un sorpresina e fare quattro chiacchiere con l'autore di un thriller che mi ha colpito dritto al cuore!
Vi lascio QUI il link alla mia recensione e di seguito l'intervista!



Ciao Davide, benvenuto su Forgotten Pages, il mio angolino virtuale. Per rompere il ghiaccio ti chiedo subito: chi è Davide Simon Mazzoli?
È un tizio che ama leggere e scrivere, e che ha fatto di questa sua passione il proprio mestiere.

Ho letto il tuo libro- Lo specchio del male (Tre60)- con molto piacere. So che è il tuo esordio narrativo. Cosa si prova a essere pubblicati e a vedere il proprio romanzo nelle librerie?
La pubblicazione ha l’effetto di una droga: una volta che inizi non puoi più farne a meno.
Vivo in Florida e purtroppo, come nel caso del libro che ho pubblicato l’anno scorso con mio cugino, non sono ancora riuscito a godere della visione del mio romanzo in libreria; per il momento mi accontento delle mille foto che amici e lettori mi continuano gentilmente ad inviare.

Entriamo un po’ nel vivo dell’argomento scrittura. Da dove ti è venuta in mente l’idea di scrivere questo libro? C’è stato un momento in cui hai capito che era proprio la storia che volevi raccontare?
Da un concatenamento di pensieri fatti in doccia. Le buone idee mi vengono sempre in doccia.
Non credo che esista un momento preciso in cui capisci che quella che stai scrivendo è la storia che vuoi raccontare: si inizia con il pensare ad una trama e il resto è come un fiume in piena che ti travolge.

Orazio De Curtis è il personaggio principale della vicenda. Anche se stenterai  a crederlo, mi ci sono un po’ affezionata; insomma è davvero un personaggio riuscito: cinico e arrogante alla fine però suscita anche tenerezza e qualche sorriso. C’è qualcuno che ti ha ispirato o è totalmente frutto della tua fantasia?
Orazio è la parte buia di ognuno di noi, il lato oscuro che non ammettiamo, il mostro che tentiamo per tutta la vita di tenere in gabbia. Affezionarsi ad Orazio significa scoprire e voler bene anche a quell’aspetto di se stessi che temiamo: è l’inizio di una nuova consapevolezza, utile alla propria accettazione.

Scrivere non è certo un’attività facile. Richiede impegno, costanza e dedizione. Ti è capitata qualche difficoltà durante la stesura del libro? Come sei riuscito ad affrontarle e a superarle?
Le difficoltà della stesura di questo romanzo si sono tutte concentrate nelle prime pagine, quando involontariamente scambiavo i pensieri di Orazio per i miei. La personalità di questo personaggio è piuttosto  forte ed all’inizio, ancora poco abituato alla nostra convivenza, mi è capitato più volte di divenire schiavo del suo mondo e del suo punto di vista. Immaginatevi la felicità di mia moglie…

Un’ultima domanda infine. Ci puoi svelare qualche tuo progetto futuro? Leggeremo altro di Orazio?
Il prossimo mese pubblicherò con la nuova UR Editore un romanzo per ragazzi dal titolo Le Terre Magiche di Midendhil – La missione dell’Ultimo Custode, il primo libro di una saga di otto. In autunno invece, di nuovo con mio cugino Marco, pubblicherò il seguito di Radiografia di un Dj che non piace con Mondadori.
Per quanto riguarda il versante thriller/noir, sto lavorando a due nuove idee che però richiederanno qualche tempo.

Grazie mille Davide, per aver trascorso un po’ di tempo in mia compagnia. I miei auguri per il futuro!

Grazie a te e a tutti i tuoi lettori. Ciao!






2 commenti:

  1. Non c'entra niente con il post, ma qui c'è un premio per il tuo blog: http://imilleeunlibro.blogspot.it/2012/04/premio-dardos.html

    ^_^

    RispondiElimina

Grazie per aver lasciato un tuo commento!!!