mercoledì 24 agosto 2011

Recensione - Il diamante dell'harem

Cari Lettori,
ecco la recensione del giorno!


IL DIAMANTE DELL'HAREM
KATIE HICKMAN
GARZANTI
327 PAGINE
18.60 €
RILEGATO
Sito dell'autrice


Trama:


Venezia, 1604. Una gondola fende l'acqua nera come il petrolio. La lanterna dell'imbarcazione illumina fiocamente il volto pensieroso di Paul Pindar, mercante dell'onorevole Compagnia del Levante. L'uomo si trova a Venezia ormai da diversi mesi e consuma le sue notti e il suo denaro tra gioco d'azzardo e cortigiane. Ma niente riesce a fargli dimenticare Celia, la sua promessa sposa, rapita dai turchi per la pelle di luna e i biondi capelli. La sua bellezza l'ha resa una delle favorite del sultano nell'harem di Costantinopoli, ma ora il suo destino è sconosciuto. Eppure, proprio quando Paul ha perso la speranza di reincontrarla, ecco che fra i vicoli veneziani inizia a serpeggiare una voce sempre più insistente. Si dice che in città sia nascosta una misteriosa pietra, un diamante blu dal valore inestimabile appartenuto al sultano di Costantinopoli. Pindar non ha dubbi: deve impossessarsene a tutti i costi. È convinto che il gioiello lo ricondurrà in qualche modo a Celia. Ma la strada è irta di pericoli. L'unica in grado di aiutarlo è Annetta, una monaca che si trova in un convento di clausura nella laguna veneziana. La ragazza non è una suora come tutte le altre. Il suo è un passato oscuro, indissolubilmente legato all'harem. Niente è come sembra fra gli intricati corridoi del convento e dietro le grate delle celle monacali, che nascondono pericoli, trame silenziose e lotte di potere. Il diamante è reale, o si tratta solo di un tranello per trascinarlo verso la rovina?


Commento Personale:


Primo libro di questa scrittrice che leggo e con il senno di poi dico che ho fatto male: avrei dovuto leggere il precedente (Il giardino delle favorite, Garzanti,2008).
Circostanza che porta a eventi risolti, visto che alla fine tutto viene chiarito con spiegazioni più o meno esaurienti, ma che guasta un po' la lettura, almeno in alcuni punti.


Ammetto che nel primo centinaio di pagine ho seriamente preso in considerazione l'idea di abbandonare la lettura: personaggi intriganti ma non abbastanza approfonditi, il cui ruolo e le cui precedenti azioni (comprese le dirette conseguenze) non sono affatto spiegate;rapporti di conoscenza o  amicizia non spiegati e lasciati semplicemente intendere; eventi dati per scontati o solo delineati. In pratica, per chi si trova davanti il libro senza aver letto il precedente, un forte spiazzamento.


Tuttavia, il mistero che avvolge la scomparsa di Celia, la narrazione di più storie contemporanee e come esse siano infine collegate tra di loro riesce in qualche modo a tenere avvinto il lettore e a far proseguire nella lettura.


Il finale è la parte migliore del libro, a mio avviso: la narrazione assume un buon ritmo e dopo alcune pagine che spiegano finalmente i fatti avvenuti in passato e che colmano quindi le lacune di un lettore che non conosceva l'antefatto; la vicenda assume finalmente il fascino e la direzione che mi aspettavo di trovare fin all'inizio.
La storia in sè tuttavia non mi ha convinto fino in fondo: si avvale infatti di coincidenze un po' troppo forzate  in alcuni punti o che non vengono spiegate adeguatamente, quasi questi eventi capitino per puro caso. 


I personaggi, risultano essere un po' piatti e poco abbozzati un po' per tutta la lunghezza del romanzo e restano in un qualche modo "distaccati" dal lettore che non riesce ad entrare pienamente in sintonia con loro.
Molto bella e accurata invece l'ambientazione, che mi è parsa ricostruita in maniera piuttosto vivida e dettagliata. Molto caratteristica e ben fatta la descrizione del convento di clausura e altrettanto quella di Venezia, che è descritta nei particolari e che colpisce immediatamente per la sua schiettezza e acuta vitalità.


Il libro in conclusione risulta quindi un buona lettura, che io però consiglio a chi ha già letto il precedente romanzo dell'autrice, per non incorrere negli spiacevoli buchi di narrazione precedentemente detti.
 Un romanzo che ciò nonostante, saprà regalarvi un intenso sguardo sulla Serenissima e vi svelerà il segreto che ammanta la figura di Celia, misteriosamente scomparsa nel Mediterraneo.


Coinvolgimento: 4/5 
Stile: 4/5
Personaggi: 3/5
Vicenda: 5/5
(Cover: 5/5)


Giudizio: 4/5







2 commenti:

  1. ciao Morna! ho letto tempo fa il giardino delle favorite e mi é rimasto un ricordo molto piacevole, davvero te lo consiglio, anche se come hai scritto nella recensione,anche io ho notato la piattezza dei personaggi. Invece questo secondo non mi convince e infatti lo ho lí da maggio e ancora non mi decido a leggerlo.
    Lya

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  2. Ciao Lya, guarda non escludo affatto di leggerlo più avanti. Tutto sommato la Hickman non scrive male ^^
    Ti confesso che il diamante dell'harem lo avevo comprato appena uscito l'anno scorso e l'ho letto dopo quasi un anno :D

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