oggi nuovo appuntamento con le recensioni cumulate delle letture che ho affrontato nell'ultimo periodo. Come sempre spero che possiate trovare interessanti i miei pensieri e, mi raccomando, non dimenticate di farmi sapere cosa ne pensate o se avete letto qualcuno di questi libri!
Il primo libro di cui vi parlo è la conclusione di una delle trilogia ya maggiormente apprezzate di questi ultimi tempi, uscita dalla penna e dalla mente di Marie Lu e approdata anche in Italia grazie alla Piemme Freeway: ovviamente sto parlando della serie di Legend di cui Champion è per l'appunto il capitolo conclusivo (qui da noi però è purtroppo ancora inedito).
Se scorrete a ritroso le recensioni o se avete una memoria formidabile, troverete che i precedenti due libri mi erano piaciuti moltissimo, sopratutto Prodigy era stata una lettura davvero unica e perfetta, con un ritmo incalzante e denso di avvenimenti ben calibrati all'interno della vicenda, per non parlare del finale e dell'incredibile cliffhanger che chiudeva il libro: una vera genialata, si può dire?
Champion, in confronto, parte decisamente in sordina, con una prima metà molto più lenta e meno ritmata rispetto al suo predecessore e che in più ripresenta scene e situazioni già lette e viste nel corso della serie. La musica cambia decisamente però nella seconda metà, dove finalmente troviamo un po' più di azione, sentimenti e dramma. Ebbene sì, se vi sembra strano preparatevi perché il dramma è una costante in Champion, che fin dalle prime pagine vi accompagnerà per poi culminare sul finale in cui si sprecheranno montagne di Kleenex, garantito! Ammetto che la seconda parte ha di parecchio risollevato le sorti del libro, ma non posso comunque non tenere conto di alcuni elementi che non mi sono proprio piaciuti. Un esempio per tutti sono i personaggi secondari, cattivi e non, che qui ho trovato davvero mal tratteggiati e molto stereotipati. Non li ho amati affatto né li ho percepiti come ben integrati all'interno della vicenda. Mi sono sembrate simpatiche macchiette, imprevisti sulla strada dei protagonisti che bisognava assolutamente mettere per dovere di narrazione (per quanto riguarda gli antagonisti), ma che non sono mai stati mai più di questo. Insomma i villain sono ben altro e tutti gli altri perdono decisamente lo smalto che li contraddistingueva in passato.
Si salvano però fortunatamente da tutto questo June e Day!! Loro mi sono piaciuti e sopratutto ho trovato che sono stati mantenuti abbastanza coerenti con i libri precedenti, senza troppi sconvolgimenti o stravolgimenti vari, che ultimamente sembrano essere una costante nei finali di serie. Certo, qualche parte drammatica particolarmente marcata ed enfatizzata, forse un po' troppo, c'è ma assolutamente nulla di insostenibile a mio parere e sopratutto nulla in confronto alla mal gestione dei personaggi secondari.
Per finire vorrei poi spendere due parole sul finale che è qualcosa che ancora non ho metabolizzato, lo confesso. Avevo sentito critiche positive in giro, ma onestamente sono rimasta piuttosto interdetta. A mia discolpa posso dire che non amo particolarmente i finali aperti, e questo non fa eccezione: pieno di speranza e di bei sentimenti, certo, ma accidenti! dieci anni sono sempre dieci anni! Le aspettative sono buone e il finale è naturalmente un happy ending pieno di buoni propositi per il futuro dei due protagonisti, ma per me è davvero troppo aperto nonostante tutto. Ammetto che questa conclusione così dolce amara non me la sarei mai aspettata, neppure nei miei sogni più fantasiosi.
In conclusione comunque ho trovato Champion una buona conclusione di saga. A mio parere si sarebbe potuto fare un pizzico di più su determinati fronti, ma questo non pregiudica né i punti di forza del romanzo che comunque ci sono, né la godibilità di una buona trama tutto sommato ben intrecciata. Di certo leggerò altro dell' autrice.
Coinvolgimento: 4/5
Stile: 5/5
Personaggi: 3/5
Vicenda: 4/5
Giudizio: 4/5
Il secondo romanzo di cui vi parlo invece è di un genere completamente diverso e di un autore capace di scatenare critiche ed apprezzamenti in ugual misura. Naturalmente parlo di di Dan Brown e della sua ultima fatica Inferno, che è stata anche una delle mie ultime letture. Personalmente, come accennavo qualche post fa, Dan Brown è un autore che a piccole dosi (il che equivale a un suo romanzo ogni due/tre anni circa) mi soddisfa a pieno. Intendiamoci, lo trovo molto cinematografico e visivo, esagerato e sopra le righe in parecchi punti e con uno stile piuttosto discutibile, ma per un'evasione di tanto in tanto è più che perfetto. Inferno naturalmente non fa eccezione e, come i libri precedenti dedicati alle avventure del professore Robert Langdon, provetto storico e simbolista di fama mondiale, assomiglia molto più a un copione cinematografico che a un romanzo vero e proprio, nonostante vada detto che in questo caso particolare è evidente lo sforzo dell'autore nel cercare di evitare dinamiche già lette e già presentate in passato.
Inferno è senz'altro un romanzo molto dinamico, ricco di colpi di scena (più o meno intuibili) e piuttosto imprevedibile per la maggior parte della sua lunghezza. Ha i suoi difetti intrinseci naturalmente: dialoghi e descrizioni che lasciano un po' a desiderare, approfondimenti e caratterizzazioni dei personaggi piuttosto labili e un fondo di esagerazione che, davvero, in certi punti credo riesca a far storcere il naso anche ai lettori più fantasiosi. Ma tutto funziona, almeno per me. Avendo rispettato le dosi autoimposte mi sono infatti potuta godere il libro di Brown, sopratutto per le tematiche morali affrontate e l'originalità della mescolanza tra Dante e scienza che lo contraddistinguono.
E in generale posso dunque dire che sì, l'ultimo lavoro dell'autore mi è piaciuto, mi ha intrattenuto e distratta, catapultandomi nel suo mondo iperbolico che però mi ha conquistato. Ho apprezzato il tentativo di uscire dagli schemi, di introdurre novità persino sul finale e di regalare al lettore qualcosa di nuovo ma che contemporaneamente mantenesse un tratto inconfondibile dello stile di Dan Brown. Non sarà il miglior romanzo mai letto quest'anno e non sarà neppure un libro ricoperto di lodi e premi, ma è stata sicuramente una valida lettura e una conferma del fatto che sì, nonostante tutto, a me Dan Brown piace! :)
Coinvolgimento: 5/5
Stile: 3/5
Personaggi: 3/5
Vicenda: 5/5
Giudizio: 4/5
Si salvano però fortunatamente da tutto questo June e Day!! Loro mi sono piaciuti e sopratutto ho trovato che sono stati mantenuti abbastanza coerenti con i libri precedenti, senza troppi sconvolgimenti o stravolgimenti vari, che ultimamente sembrano essere una costante nei finali di serie. Certo, qualche parte drammatica particolarmente marcata ed enfatizzata, forse un po' troppo, c'è ma assolutamente nulla di insostenibile a mio parere e sopratutto nulla in confronto alla mal gestione dei personaggi secondari.
Per finire vorrei poi spendere due parole sul finale che è qualcosa che ancora non ho metabolizzato, lo confesso. Avevo sentito critiche positive in giro, ma onestamente sono rimasta piuttosto interdetta. A mia discolpa posso dire che non amo particolarmente i finali aperti, e questo non fa eccezione: pieno di speranza e di bei sentimenti, certo, ma accidenti! dieci anni sono sempre dieci anni! Le aspettative sono buone e il finale è naturalmente un happy ending pieno di buoni propositi per il futuro dei due protagonisti, ma per me è davvero troppo aperto nonostante tutto. Ammetto che questa conclusione così dolce amara non me la sarei mai aspettata, neppure nei miei sogni più fantasiosi.
In conclusione comunque ho trovato Champion una buona conclusione di saga. A mio parere si sarebbe potuto fare un pizzico di più su determinati fronti, ma questo non pregiudica né i punti di forza del romanzo che comunque ci sono, né la godibilità di una buona trama tutto sommato ben intrecciata. Di certo leggerò altro dell' autrice.
Coinvolgimento: 4/5
Stile: 5/5
Personaggi: 3/5
Vicenda: 4/5
Giudizio: 4/5
Inferno è senz'altro un romanzo molto dinamico, ricco di colpi di scena (più o meno intuibili) e piuttosto imprevedibile per la maggior parte della sua lunghezza. Ha i suoi difetti intrinseci naturalmente: dialoghi e descrizioni che lasciano un po' a desiderare, approfondimenti e caratterizzazioni dei personaggi piuttosto labili e un fondo di esagerazione che, davvero, in certi punti credo riesca a far storcere il naso anche ai lettori più fantasiosi. Ma tutto funziona, almeno per me. Avendo rispettato le dosi autoimposte mi sono infatti potuta godere il libro di Brown, sopratutto per le tematiche morali affrontate e l'originalità della mescolanza tra Dante e scienza che lo contraddistinguono.
E in generale posso dunque dire che sì, l'ultimo lavoro dell'autore mi è piaciuto, mi ha intrattenuto e distratta, catapultandomi nel suo mondo iperbolico che però mi ha conquistato. Ho apprezzato il tentativo di uscire dagli schemi, di introdurre novità persino sul finale e di regalare al lettore qualcosa di nuovo ma che contemporaneamente mantenesse un tratto inconfondibile dello stile di Dan Brown. Non sarà il miglior romanzo mai letto quest'anno e non sarà neppure un libro ricoperto di lodi e premi, ma è stata sicuramente una valida lettura e una conferma del fatto che sì, nonostante tutto, a me Dan Brown piace! :)
Coinvolgimento: 5/5
Stile: 3/5
Personaggi: 3/5
Vicenda: 5/5
Giudizio: 4/5
voglio leggerli tutti adesso! Ho legend lì che mi aspetta...
RispondiEliminahihihih :D Devi farmi sapere cosa ne pensi poi! ;)
EliminaHo appena finito Prodigy e Champion sarà sicuramente una delle mie prossime letture, non vedo l'ora di leggerlo *__*
RispondiEliminaBella recensione :)
Effettivamente la fine di Prodigy chiama la lettura di Champion e anche parecchio direi! *-*
EliminaGrazie mille! ^^
Ciao Morna, non ho letto la recensione di Champion perché è una trilogia che voglio iniziare al più presto e non voglio rovinarmi la sorpresa.
RispondiEliminaPer quanto riguarda Inferno, anch'io l'ho appena letto e sono completamente d'accordo con te. In generale è stata una lettura soddisfacente ma a tratti era veramente assurdo quello che leggevo. Ho apprezzato molto tutto il riferimento artistico sia quando la scena era ambientata a Firenze che a Venezia e infine Istanbul. Mentre il legame con l'inferno di Dante mi è sembrato una forzatura che non stava in piedi. Mi aspettavo un viaggio nei cerchi dell'Inferno e invece.. I colpi di scena sono nello stile di Brown al 100%, quelli non mancano mai :)
Sono contenta che tu voglia iniziare la trilogia della Lu, come dicevo nella recensione secondo me merita :)
EliminaPer Inferno concordo in pieno in te, nonostante ci siano parecchi elementi tipici di una visione americana di noi italiani, la parte descrittiva e di ambientazione è stata davvero apprezzabile. Dante effettivamente ha un piccolo cammeo in tutto questo...insomma si poteva fare qualcosa di più, assolutamente. I colpi di scena alla Brown sono immancabili!! :D
SPOILER PER CHI NON HA LETTO PRODIGY!
RispondiEliminaQuindi...dalla tua recensione di Champion deduco che Day non muore giusto? GIUSTO??? No, no non me lo dire! *^*
Ok, non te lo dico!! :D
EliminaInferno è lì che mi aspetta...devo attenere il momento giusto! ;)
RispondiEliminafammi sapere poi, se ti va, come lo trovi! ^^
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