lunedì 17 febbraio 2014

Recensione - L'isola dell'amore proibito

Cari Lettori,
ecco la recensione del giorno!

L'ISOLA DELL'AMORE PROIBITO
TRACY GARVIS GRAVES
GARZANTI
317 PAGINE
GARZANTI



Trama
(dalla copertina)

L'acqua cristallina lambisce dolcemente i suoi piedi nudi. Anna apre gli occhi all'improvviso e davanti le si apre la distesa sconfinata di un mare dalle mille sfumature, dal turchese allo smeraldo più intenso. Intorno, una spiaggia di un bianco accecante, ombreggiata da palme frondose. Le dita della ragazza stringono ancora spasmodicamente la mano di TJ, disteso accanto a lei, esausto dopo averla trascinata fino alla riva. Anna non ricorda niente di quello che è successo, solo il viaggio in aereo, il fondale blu che si avvicina troppo velocemente e gli occhi impauriti di TJ, il ragazzo di sedici anni a cui dovrebbe dare ripetizioni per tutta l'estate. Un lavoro inaspettato, ma chi rifiuterebbe una vacanza retribuita alle Maldive? E poi Anna, insegnante trentenne, è partita per un disperato bisogno di fuga da una relazione che non sembra andare da nessuna parte. Ma adesso la loro vita passata non è più importante. Anna e TJ sono naufraghi e l'isola è deserta. La priorità è quella di sopravvivere fino ai soccorsi. I giorni diventano settimane, poi mesi e infine anni. L'isola sembra un paradiso, eppure è anche piena di pericoli. I due devono imparare a lottare insieme per la vita. Ma per Anna la sfida più grande è quella di vivere accanto a un ragazzo che sta diventando un uomo. Perché quella che all'inizio era solo un'amicizia innocente, attimo dopo attimo si trasforma in un'attrazione potente che li lega sempre più indissolubilmente.

Commento Personale

Febbraio si sa è il mese dell'amore o almeno così dicono. Perciò, complice anche l'atmosfera mielosa e romantica che si respira in giro ho deciso per questo periodo di darmi da fare con il romance, genere con il quale ho sempre avuto i miei alti e bassi. L'isola dell'amore proibito, traduzione infarcita e fantasiosa di On the island (a mio parere decisamente più conciso e pregnante) sembrava il titolo giusto con il quale proseguire questo mio intento iniziato niente di meno che con Proibito di Tabitha Suzuma, di cui vi parlerò più avanti. Il punteggio del libro su GoodReads è veramente alto e anche in Italia le recensione che ha collezionato non sono affatto negative, in più tutta la storia dell' "amore proibito" mi aveva creato una certa aspettativa che volevo venisse soddisfatta con la lettura. 
In realtà devo ammettere che la lettura del romanzo d'esordio di Tracy Garvis Graves si è rivelata profondamente diversa da quello che mi aspettavo. Non che non mi sia piaciuta, chiariamoci, ma senza ombra di dubbio posso dire che mi aspettavo un altro genere di storia. Innanzitutto il libro è nettamente diviso in due parti: quella dedicata al naufragio dei due protagonisti su un'isola deserta e quella riguardante il ritorno alla realtà e nel mondo civilizzato di Anna e T.J. Se di per sé questo fatto non è assolutamente negativo, devo però sottolineare che si sente un profondo stacco tra le due parti, che risultano abbastanza differenti e poco amalgamate tra di loro, e non solo per l'ambientazione in cui prendono luogo. Se la prima metà del libro si legge veramente tutta d'un fiato e in pochissime ore, la seconda risulta decisamente più lenta e articolata, molto più introspettiva e maggiormente incentrata sui pensieri dei due personaggi. Ripeto, non è un difetto ma, se ci fosse stata più "cornice" e più collegamento tra le due parti, lo avrei preferito.
 A ben vedere, comunque, questo discorso può benissimo essere esteso all'intero libro. In generale, infatti, L'isola dell'amore proibito è un romanzo che si legge velocemente e in maniera molto scorrevole però, a mio modesto parere, ha poca "ciccia", non so se ho reso l'idea! :) Si legge una scena e si vorrebbe di più: più dettagli, più particolari, più contestualizzazione, più sentimento. E non sto parlando solo delle scene d'amore, è un discorso più ampio che si estende all'intera gamma di emozioni che il libro tocca, questo va detto, ma quasi mai in maniera esaustiva. Per capirci: due persone normalissime naufragano su un' isola deserta e ci restano per quattro anni circa; riuscite a immaginare la complessità e l'enormità dei sentimenti che un evento del genere può suscitare nella psiche di una persona, anche senza contare la storia d'amore? Vi faccio un esempio. A un certo punto i due protagonisti decidono che è meglio non alimentare false speranze riguardo i soccorsi che dovrebbero trarli in salvo (giusto, pensiero verosimile e assolutamente legittimo!) Poco dopo però cominciano a pensare che se i soccorsi non si materializzano è perché li credono ormai morti (pensiero altrettanto giusto). La riflessione successiva è che a casa i loro parenti avranno già eseguito un funerale con le bare vuote. Il capitolo in questione finisce così e il successivo riprende raccontando avvenimenti di alcuni mesi dopo. Ora, è corretto che l'autrice abbia toccato una sequenza di pensieri così importanti e verosimili ma, a mio parere, non li ha approfonditi per bene. Personalmente se dovessi pensare che mentre sono spersa su un'isola deserta in mezzo all'oceano Indiano, viva e vegeta, i miei stanno celebrando il mio funerale dandomi per spacciata, diventerei letteralmente pazza. O no? Dunque perché non parlarne? Perché non continuare ad esplorare ancora un po' questi pensieri invece di interrompere il capitolo?  
Tutto questo mi porta a dover ammettere che, purtroppo, questo discorso si ripercuote moltissimo anche la storia d'amore e, dato che alla fine il romanzo è considerato romance, devo dire che questo mi è dispiaciuto parecchio. L'amore tra i due personaggi scoppia, come era logico pensare, anche se di proibito non c'è assolutamente nulla (stiamo parlando, in fin dei conti, di una storia d'amore in cui la donna è più grande dell'uomo). Sebbene infatti la parte romantica sia dolce e tenera al punto giusto, devo ammettere di averla trovata manchevole di pathos e tensione la cui presenza, al contrario, avrebbe decisamente giovato a una più completa caratterizzazione dei personaggi. Di nuovo, quindi, si legge ma si vorrebbe di più. E non lo dico riferendomi solo a scene di sesso, ma leggendo un romance in generale mi viene in mente di essere avvolta in un caldo abbraccio che si crea grazie a una serie di scene di tenerezza e amore che, davvero, non possono mancare in un libro del genere, almeno per quanto mi riguarda.
Altro aspetto un po' controverso per me sono una serie di cliché e facilitazioni (passatemi il termine) che l'autrice regala ai suoi protagonisti e che denotano come la Graves non si sia ancora smaliziata del tutto in termini letterari. Non entro nel merito della questione se sia umanamente possibile sopravvivere quattro anni bevendo latte di cocco e mangiando pesci ma, ecco, il fatto che Anna ritrovi la sua valigia con la crema depilatoria e i bagnoschiuma profumati mi ha fatto spuntare un sorriso sulle labbra. Mi prendo sempre come esempio (dato che alla fine il libro l'ho letto io), ma io se mi trovassi un'isola deserta l'idea di depilarmi le gambe sarebbe tra i miei ultimi pensieri, ve lo garantisco!!!
In conclusione, quindi, L'isola dell'amore proibito si è rivelato un romanzo particolare, un mix traballante in alcuni punti ma tutto sommato riuscito di storia d'amore e sopravvivenza. Un libro che ha delle buona fondamenta e su cui si sarebbe potuto osare di più, scrivendo e approfondendo di più in ogni direzione. 
Per me comunque la Graves rimane un'autrice da tenere sotto osservazione per il futuro: il potenziale c'è, bisogna solo adoperarlo correttamente!

Coinvolgimento

Buono. L'estrema scorrevolezza del romanzo è comunque un punto a favore da non dimenticare. Anche il fatto che importanti approfondimenti psicologici siano presenti, sebbene non troppo ampliati, è indice di un profondità da parte dell'autrice che merita di essere tenuta in conto. Nel complesso gli aspetti principali del romanzo mi sono piaciuti e dunque il mio coinvolgimento è stato buono 4/5

Stile

L'autrice ha dichiarato di aver scritto il libro tra le cinque e le sette di ogni mattina prima di andare a lavoro. Si vede. Nel senso che, stante questa dichiarazione, diventano comprensibili alcuni modi di scrivere scene e capitoli che ricorrono ampiamente nel  corso del libro. 
Lo stile comunque rimane buono ed estremamente scorrevole. Onestamente non sono riuscita a capire se l'uso alternato dei pov mi sia piaciuto o meno, ma nel complesso ho amato l'uso della prima persona. In ogni caso, rimango dell'idea che qualche descrizione in più, qualche approfondimento in più, non avrebbero guastato. 4/5

Personaggi

Ben delineati e approfonditi seppur con qualche mancanza qui e la, come dicevo prima. Nel complesso però mi sono piaciuti molto.  Purtroppo non posso dire lo stesso dei secondari  che ho trovato praticamente inesistenti o comunque troppo marginali. 4/5

Vicenda

L'isola dell'amore proibito è il romanzo d'esordio dell'autrice e in alcuni punti questo si percepisce davvero bene (forse un po' troppo). L'idea di fondo mi è piaciuta molto anche se, ripeto, l'avrei farcita un po' di più. La seconda parte del romanzo mi è piaciuta forse un pizzico di più rispetto alla precedente perché, nonostante la lentezza, si discosta un po' dai classici cliché del genere e gli attriti che si generano tra i due protagonisti li ben argomentati e sopratutto verosimili. Il finale mi ha leggermente deluso: ho trovato l'happy ending un po' troppo happy. Tutto sommato, però, una storia che merita di essere letta. 4/5

(Cover: La copertina italiana non è brutta anche se ammetto di preferire quella originale che trovo più sobria ma più appropriata 4/5)



Consigliato? Sì, consigliato a chi ama il genere e a chi cerca una lettura rilassante e veloce ma comunque interessante e piuttosto ben articolata.

Giudizio: 4/5



2 commenti:

  1. Ho letto poche recensioni in giro di questo libro.. quindi sono contenta di averne trovata un'altra! Ho inserito questo libro nella mia WL appena uscito, e sono sempre più intenzionata a leggerlo, soprattutto dopo questa recensione *w*

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  2. Ika, sono contenta di sapere che hai trovato utile la recensione :) Hai fatto bene a inserirlo in wl, è comunque un libro che merita una possibilità a prescindere dai gusti ;)

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